Recensione a "Le guide di città tra il XV e il XVIII secolo: arte, letteratura, topografia. Seminari di Letteratura artistica", a cura di Eliana Carrara e Monica Visioli, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2020 (original) (raw)
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Vedianche, 2013
429 p.: ill. (Fonti, memorie e studi del Centro Storico del Finale; 2), ISBN 978-88-901669-2-1. Recensione a cura di Oriana Cartaregia L'analisi condotta nel corposo e documentato volume curato da Anna Giulia Cavagna parte e dipana dalla Nota de varij libri della libreria de Marchesi di Finale. Manoscritta, documento, rinvenuto presso l'Archivio Doria Pamphilj di Roma, che presenta caratteristiche originali. Più che di un inventario/nota si tratta di un vero e proprio catalogo di libri, ma anche di oggetti artistici e curiosi, "in itinere", sia perché registra varie spedizioni dei medesimi da Vienna al Castello di Carcare affinché confluissero poi nel Palazzo Gavone di Finale Ligure, dimora marchionale di Alfonso II Marchese del Finale (1525-1583), sia perché in esso sono segnalati anche volumi fatti acquistare durante il lungo viaggio, imprestati, presi in prestito e scambiati. Il catalogo, redatto nel corso dei quindici anni d'esilio di Alfonso presso la corte di Vienna (1564-1583) e destinato molto probabilmente alla pubblicazione a stampa, come quel 'manoscritta' aggiunto al titolo lascia intuire e come note e cura formale delle registrazioni bibliografiche attestano, è l'unico testimone della biblioteca dei Marchesi di Finale, andata completamente dispersa; raccolta di dimensioni notevoli per l'epoca: 1083 registrazioni in maggioranza di edizioni a stampa, pochi i manoscritti elencati. Cavagna, con convincenti argomentazioni e, soprattutto, attraverso l'analisi critica della Nota, rivela l'ambizioso progetto di costruzione identitaria che Alfonso II Del Carretto perseguì utilizzando come strumenti libri e biblioteca. Cacciato dal suo territorio per gli intrighi di genovesi e spagnoli che direttamente, fomentando rivolte e conseguenti interventi armati, e indirettamente, infangando e sminuendo la figura del marchese, miravano al predominio sul finalese, Alfonso trova rifugio presso la corte di Vienna, dalla quale spera venga riconosciuto il torto subito e appoggiato il sogno di riconquista. Allo scopo, si prodiga da un lato a conquistarne i favori prestando servizio nell'esercito imperiale, e dall'altro ricostruendo, nel corso degli anni, una memoria dinastica famigliare che egli sostiene risalire alla casata dei duchi ascanidi di Sassonia, lo stemma della quale campeggia, non a caso, nell'arma carrettesca da lui stesso ridisegnata. Il capillare disegno propagandistico, tutto proteso a rivendicare l'alto e prestigioso lignaggio e le parentele con le corti del nord Europa, viene veicolato attraverso dediche, apparati paratestuali in opere a stampa, ma anche tramite una sapiente costruzione della propria immagine dinastica: ritratti, imprese e progetti iconografici che Cavagna rintraccia con acribia in istituti museali
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2024
Recensione di "Città nel Mezzogiorno d’Italia tra XI E XV Secolo", Potenza, Basilicata University Press, 2024, pp. 254, ISBN 9788831309318, a cura di F. Panarelli, in «Schola Salernitana - Annali», 29 (dicembre), 2024, pp. 157-165.
Recensioni e culturali, professioni, rapporto con la terra e sistemi di coltura, botteghe artigiane, costumi e usanze nei matrimoni, nelle doti e nei testamenti, più in generale il nesso tra l'individuo e la famiglia e tra l'individuo e la comunità. In sintesi possiamo dire di trovarci di fronte a un'opera ad ampio spettro, capace di unire un metodo storiografico puntuale e preciso agli aspetti socio-economici e per così dire "antropologici" che hanno interessato gli storici del '900. Dopo le Conclusioni (pp. 499-505) troviamo l'Appendice, che, dalla p. 508 alla p. 554, riporta in chiare e immediate tabelle tutte le nozioni utili per meglio comprendere i contenuti del testo, come la sequenza cronologica dei presidenti, viceré e governanti, le liste di pesi, misure e valute, contratti matrimoniali e doti, salari e stipendi, prezzi e mercanzie, e che quindi in un'unica soluzione chiarisce tutta la documentazione utilizzata per questo studio. Infine, come è di norma, si trovano Bibliografia (pp. 555-590), Indice dei nomi (pp. 591-622), Indice dei luoghi (pp. 623-629) e Indice degli argomenti (pp. 631-646).