"Vivere la storia". L'esperienza del Museo archeologico dei ragazzi (original) (raw)
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Ricostruire e narrare. L’esperienza dei Musei archeologici all’aperto
2019
Ricostruire e narrare. L’esperienza dei Musei archeologici all’aperto racconta al pubblico italiano cosa sono realmente queste iniziative, sgombra il campo da luoghi comuni, illustra le tendenze europee e nazionali, riflettendo su come andrebbero strutturati progetti del genere, sulla comunicazione tramite il Time Travel, sulla possibilità di creare nuove economie e nuovi sbocchi occupazionali. INDICE Introduzione Open Air Museum: origini e dibattito tra fine Ottocento e i nostri giorni Gli Archaeological Open Air Museum Il viaggio nel tempo (dedicato a Raffaele Licinio) La performance storica Archaeological Open Air Museum in Italia Archaeological Open Air Museum in Italia: lo stato delle cose Bibliografia
L’archeologia, futuro della città contemporanea. Un’esperienza didattica
IL PROGETTO DI ARCHITETTURA COME INTERSEZIONE DI SAPERI Per una nozione rinnovata di Patrimonio, 2019
Le città sono l’esito del susseguirsi di trame e orditure che, nel tempo, si sovrappongono mettendo sovente in evidenza contraddizioni, lacune e discontinuità del palinsesto urbano. Il conflitto di autonomie di logica, di contesto d’uso e forma, di passati e presenti differenti, manifestano il bisogno di trovare una risoluzione capace di innescare una nuova vitalità e una nuova riconoscibilità di senso e struttura della città. La reinterpretazione contemporanea delle tracce archeologiche trova nel progetto di architettura il luogo in cui interrogarsi criticamente su ciò che tali preesistenze hanno ancora oggi in potenza: ovvero le capacità di riemergere, nel contemporaneo, come inediti elementi primari. Ele- menti, cioè, in grado di risolvere le discontinuità e le smagliature tra le figure autonome del tessuto urbano, innescando nuove tensioni nella costruzione della città.
A Scuola di Archeologia. Giovani talenti sulle tracce dei loro antenati
2014
Ventidue giovani talenti sono sulle tracce di un passato remoto e dimenticato: i segni che i loro antenati hanno lasciato del loro passaggio -autentico e concreto -sulla nostra terra. Sono i promettenti ragazzi della II B dell'Istituto d'Istruzione Superiore Secondaria "Caramia -Gigante" di Alberobello. Gli allievi sono stati accompagnati in questo percorso a ritroso nel tempo dalla prof.ssa Margherita Longo e dal relatore Gabriele Carmelo Rosato. Sono state fornite loro le nozioni fondamentali della disciplina archeologica e, una volta interiorizzate, si sono cimentati in una serie di attività pratiche, con vivo slancio e determinazione.
Ascoltare il tempo: i racconti del museo archeologico nazionale delle Marche
MUSEUM.DIÀ II° CONVEGNO INTERNAZIONALE DI MUSEOLOGIA Chronos, Kairòs e Aion. Il tempo dei musei Atti dell’Incontro Internazionale di Studi, 265–286. Roma: E.S.S. Editorial Service System, 2018
Voci di oggetti nel buio, storie di personaggi dimenticati, emozioni che riemergono dal tempo. Con il nuovo progetto multimediale “Il museo a portata di mano”, il Museo archeologico nazionale delle Marche ha voluto rinnovare il viaggio dei visitatori nelle tre sezioni preistorica, picena e romana attraverso l’ausilio di nuovi linguaggi di comunicazione. Tavoli multi-touch e vetrine interattive introducono alle sezioni, dove sono disponibili anche diversi percorsi di audioguida, realizzati con la app IZI.travel, ciascuno declinato in tre versioni: per adulti, per bambini e le storie. All’ingresso del Museo un tavolo multi-touch orienta il visitatore in base ai suoi interessi e al tempo disponibile per la visita, con uno spazio dedicato anche a Palazzo Ferretti, la magnifica dimora cinquecentesca che ospita le collezioni del Museo. Il presente contributo illustra le nuove modalità che accompagnano il visitatore attraverso le sale del Museo e lo orientano rispetto ai molteplici tempi in esso racchiusi: dall’epoca in cui fu costruito il Palazzo, ai tempi, assai distanti tra loro e multiprospettici, che riaffiorano dai racconti dei vari reperti, contenuti nell’audioguida. Le storie raccontano il museo dalla preistoria all’età romana, dando voce a 25 tra gli oggetti più significativi delle collezioni, mediando tra la spiegazione didascalica e la narrazione, per trasmettere informazioni in modo coinvolgente. Bifacciali, brocche in ceramica, urne cinerarie, pendagli piceni, gemme ellenistiche e molti altri reperti riconducono il visitatore nel passato, trasformandosi nei protagonisti di storie verosimili, che non perdono mai di vista l’irrinunciabile base scientifica. Ogni volta si pone l’accento su aspetti diversi: l’importanza e l’emozione di una scoperta, un oggetto che entra in azione, pagine di diario degli archeologi, un aneddoto del reperto legato alla vita del museo, un regalo romantico, vengono messi in scena attraverso interviste, monologhi, lettere e racconti in prima e terza persona, cercando la prospettiva migliore per stimolare la curiosità.
Università, musei archeologici, pubblico: un’esperienza a Roma Tre
TI PRESENTO UN MUSEO ARCHEOLOGIA PUBBLICO MUSEI, G. Calcani, A. Corbascio edd., 2018
A norma di legge è vietata la riproduzione, anche parziale, del presente volume o di parte di esso con qualsiasi mezzo Progettazione e cura grafica: ing. Fabrizio Musetti Roma, ottobre 2018
Voci ritrovate. Archeologi italiani del Novecento: l’esperienza di una mostra
Archeologia e Calcolatori, 2016
The author illustrates some recent events promoted in Orvieto (the ancient Etruscan town of Volsinii) by the Fondazione per il Museo ‘Claudio Faina’. After a brief description of the scope and aims of the Foundation, which was established in 1957, attention is focused on some exhibition projects that make use of computer-based technologies to illustrate and disseminate information on the Museum collections, encouraging a greater interaction between scholars and the general public. In particular, the author focuses upon the recent exhibition ‘Voci ritrovate. Archeologi italiani del Novecento’. The exhibition was conceived by ‘digging’ in the Archives of the Foundation, a research work that enabled the ‘discovery’ of a series of tapes in which the voice of some of the greatest Italian archaeologists and historians of the last century were collected and preserved. Original Rai radio recordings of the Sixties and Seventies of the 20th century enrich the collection and a dedicated websit...