Giovani e social network. Emozioni, costruzione dell'identità, media digitali (Carocci 2020) (original) (raw)

Ragione e sentimento. Peripezie della catarsi da Apocalittici e integrati ai media digitali

I castelli di Yale, 2024

The article addresses three different interpretations of the concept of catharsis in three different texts: Apocalittici e integrati (Eco 1964), Montani (2020) and Bolter (2019). Despite substantial modifications, after sixty years the concept of catharsis still indicates the problem of media products' effects on the consumers and the different positions about it, whether they would be "apocalyptic", enthusiastic, or neutral. After an examination of these three texts, the article puts forth a semiotic interpretation, according to which media products entail a "sender" function of a "using program", which subjects have to make "instable" or "plural" in order to make their use less mechanical. Thus, subjects could enable a wider range of responses, in order to manage the possible effects more consciously. In this way, the old contrast between media enthusiasts and detractors can be seen as a non-exclusive opposition L'articolo prende in esame tre "apparizioni" della nozione di catarsi: in Apocalittici e integrati (Eco 1964), in Montani (2020), e in Bolter (2019). Nonostante le significative trasformazioni subite, il concetto di catarsi continua a esprimere il problema dell'effetto dei prodotti mediali sui fruitori e le diverse posizioni in merito, che siano "apocalittiche", "integrate" o "neutrali". Dopo aver esaminato i tre testi, l'articolo propone una lettura semiotica che individua i prodotti mediali come portatori di "istanze di destinazione" che, dal lato dei destinatari, vanno rese "instabili" per moltiplicare le possibili risposte cognitive e passionali. In tal modo, è possibile gestire consapevolmente gli effetti, secondo un programma che fa dell'opposizione tra apocalittici e integrati una opposizione partecipativa e non esclusiva.

Tutta un’altra Storia? Social network, narrazioni e identità digitali

The identity of individuals in a community, and in a “distributed” form of community, such as the social network, is formed/informed by relationships. The growing availability of information about these connections allows the quantification of social behaviors. Digital identities can be analyzed to identify – and spread – models, that is, generalizations created from the statistics of occurrences and patterns of words and colors, not just interpretations. The digital man is a “deluge of forms” more than a “material man” and the social networks design aims to in-form in order to control the actual and possible forms of a human being. Digital identities have been a proscenium of freedom and alternatives, but are now turning into stories written by the design of social networks and by the political and economic interests that drive such designs. This paper presents a reflection on these actualities, through an ideal conversation between Vilém Flusser and a few contemporary artists, sociologist, and philosophers.

Vivere onlife: Social Network, GenZ e il problema dell’identità.

Vivere onlife social network, GenZ e il Problema dell’Identità, 2022

Le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione, o ICT, stanno modificando la nostra realtà, e il conseguente avvento dei Social Network sta inoltre producendo un forte fenomeno di cambiamento in quasi ogni ambito umano tanto da apparire ai più come un cambiamento di paradigma che apre la strada ad un nuovo concetto di storia. Da qualche anno stiamo di fatto assistendo alla creazione di una nuova realtà, destinata ad evolversi e ad intrecciarsi inevitabilmente alle nostre vite, alle nostre esigenze, al modo di concepire noi stessi e gli altri con modalità di interazioni sociali e in spazi sempre nuovi, talvolta inesplorati. Indagare come le nostre identità e le nostre percezioni siano continuamente riscritte alla luce di queste trasformazioni diviene ora di vitale necessità per comprendere lo sviluppo umano in nuovi assetti informazionali e tecnologici in perenne mutamento e, all’apparenza, concettualmente inafferrabili, ma che risultano oggi più pervasivi che mai.