Attivismo sismico: partecipazione dal basso in un contesto di emergenza (original) (raw)

Sisma in Emilia Romagna: l’attivita’ di Reluis

2012

A seguito degli eventi sismici registrati il 20 ed il 29 maggio in Emilia Romagna, il consorzio ReLUIS, sotto il coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e della Protezione Civile regionale Emilia Romagna, e stato immediatamente coinvolto nelle prime attivita di supporto all’emergenza riguardanti le verifiche dell’agibilita di edifici pubblici e privati. La disamina degli esiti delle verifiche di agibilita e tutte le principali attivita svolte dal consorzio ReLUIS nel post sisma Emiliano sono brevemente descritte nel presente documento.

Attività emergenziali svolte a seguito degli eventi sismici del Maggio 2012 in Veneto.

XV Convegno ANIDIS “L’Ingegneria Sismica in Italia”, 2013

In seguito agli eventi sismici del maggio 2012, l’Amministrazione centrale del Ministero dei Beni e le attività Culturali e gli uffici periferici che operano nelle regioni colpite dai fatti calamitosi hanno intrapreso le azioni ritenute più opportune e utili per la migliore salvaguardia del patrimonio culturale di rispettiva competenza. La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Provincie di Verona, Rovigo e Vicenza, che si è avvalsa del supporto tecnico del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università degli Studi di Padova, è stata particolarmente interessata dal problema data l’entità dei danni verificatisi, in particolare, agli edifici ecclesiastici nell’area dell’Alto Polesine nella provincia di Rovigo. Tutte le attività post-emergenza sono state svolte da squadre composte da tecnici della Sovrintendenza, da ingegneri strutturisti dell’Università esperti in ambito sismico, funzionari dei Vigili del Fuoco e, quando necessario, da una tecnico con competenza specifica sulla tipologia di beni culturali presenti nell’edificio. Nell’articolo verranno illustrate le varie fasi operative, i risultati delle attività di schedatura del danno dei beni rilevati e i relativi progetti di messa in sicurezza elaborati nei casi ritenuti più critici.

“Terre mobili”: movimenti e rivendicazioni “dal basso” come risposta socio-culturale al sisma del maggio 2012 in Emilia. Stato della ricerca e prime considerazioni

Indice Premessa………………………..…………………………………………………………………………………………………….…pag 3 Metodologia………………………………..………………………………………………………………………………………...pag. 4 Oggetto della ricerca……………………………………………………………………………………………………………...pag. 6 1. Lo stravolgimento del mondo: risposte socio-culturali al disastro…………………………....pag. 7 2. Catastrofi generative………………………………………………………………………………………………..pag. 13 3. Antropologia, potere ed emancipazione nell'età contemporanea: alcune premesse………………………………………………………………………………………………………………………….…pag. 20 4. Presa di coscienza e mobilitazione politica: alcune modalità………………….……………….pag. 22 5. L'emergenza come paradigma e discorso in caso di calamità…………………….…………….pag. 31 6. Il mondo distorto creato dai mass media: l'invenzione che fa notizia…….…………..…..pag. 36 7. Il sapere tecnico e l'allontanamento dal mondo……………………………………………………..pag. 41 8. Azioni e rivendicazioni dal basso. L'esperienza di campo e alcune riflessioni……….…pag. 42 Conclusioni…………………………………………………………………………………………………………………………pag. 52 Bibliografia…………………………………………………………………………………………………………………………pag. 52 Appendice A…………………………………………………………………………………………………………………….…..pag. 56 Appendice B………………………………………………………………………………………………………………………...pag. 58 "La cultura [...] è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri" Antonio Gramsci, Socialismo e cultura, Il Grido del popolo, 29 gennaio 1916 "Odio gli indifferenti. Credo come Federico Hebbel che «vivere vuol dire essere partigiani». Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. [...] Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? [...] Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti"

Gestire un terremoto in Italia: breve prontuario d'emergenza sismica

Gestire un terremoto in Italia: breve prontuario d'emergenza sismica lavoroculturale.org /prontuario-demergenza-sismica/ Venerdì 21 aprile è stato inaugurato all'Aquila un progetto unico nel suo genere in Italia, lo Stato delle Cose: un viaggio nell'Italia dei terremoti attraverso oltre 10.000 fotografie prodotte da oltre 60 fotografi. L'ideatore del progetto, Antonio Di Giacomo, ha chiesto ad alcuni curatori di Sismografie una riflessione sulla gestione dei terremoti in Italia, che qui pubblichiamo accompagnata da alcune foto tratte dal progetto*.