Uomini e lavoro di cura. Indagine nella provincia di Pesaro e Urbino ai tempi del covid- (original) (raw)

Uomini e lavoro di cura Indagine nella provincia di Pesaro e Urbino ai tempi del covid 19

2020

In un contesto sociale dove sempre più spesso vengono messi in discussione i modelli di genere eteronormativi e stereotipati, la questione non può prescindere dallo studio approfondito delle mascolinità. La ricerca si inserisce nello studio delle diverse mascolinità presenti nella provincia di Pesaro e Urbino con particolare focus al lavoro di cura maschile prima e durante il lockdown. Si è voluto indagare sulle abitudini e le emozioni maschili nell'ambito domestico per vedere quali modelli ricorrenti di mascolinità venivano messi in campo nella Provincia prima del lockdown e per vedere se ci fossero delle pratiche positive di conciliazione vita-lavoro che non si sbilanciassero quasi esclusivamente sulle donne-cosa che ancora accade nella maggioranza dei casi. Si è voluto fare una comparazione con il lavoro di cura svolto durante la quarantena per vedere se il passar maggior tempo in casa, quindi riavvicinandosi alla sfera domestica ed emotiva, avesse prodotto dei cambiamenti nella visione maschile dello stesso lavoro e in generale dei rapporti umani. La ricerca parte dall'analisi storica della separazione sessuale del lavoro, dove alle donne spetta il lavoro riproduttivo e nell'ambito privato mentre agli uomini spetta il lavoro produttivo e la sfera pubblica. Si passa alle teorie femministe della cura, volte a rivalutare questo lavoro e portarlo al centro dell'attenzione nel dibattito pubblico poiché fondamentale per la vita e dunque per lo Stato. Si analizzano gli studi delle caring masculinities, ovvero quelle mascolinità alternative e positive che sono coinvolte nel lavoro di cura e si costituiscono in linea con la costruzione di una società paritaria. Vengono analizzati i contesti sociali e politici, con particolare focus alle questioni di genere e del lavoro di cura, in Italia, nella regione Marche e nella provincia di Pesaro e Urbino. Infine vengono esposti i risultati dei due questionari sottoposti agli uomini della Provincia che indagavano sulla loro partecipazione nel lavoro di cura domestica e familiare prima e durante il lockdown. I risultati non permettono di delineare dei modelli di mascolinità precisi ma indicano la volontà maschile di iniziare a parlare di determinate tematiche e liberarsi da consuetudini anacronistiche.

Uomini in professioni educative e di cura: considerazioni da un’indagine sul campo

2018

The article deals with the lack of men in training courses dedicated to the educational, health, and care professions.Our research, carried out with university students who have been able to escape their “gender cages” by enrolling in studies generally regarded as female preserves, has allowed us to identify multiple social and cultural factors that discourage young men from entering fields of knowledge and practice that, historically, have been closed to their gender. The article specifically examines three factors: Italian school orientation policies, which are silent on gender issues; a cultural and social framework packed with stereotypes that devaluemen who choose careers in the health and care sectors; and non-stereotypical male role models at home and school who demonstrate their skills and passion in the educational, health, and care fields.Our objective is to offer pedagogical hypotheses on the evolution of the male gender as well as to provide a general outline of educatio...

Donne e lavoro nelle Marche. Indagine sulle Occupate

Il presente rapporto di ricerca è frutto di una indagine che ha come oggetto il mercato del lavoro femminile nelle Marche, in particolare le donne occupate. Un questionario on line è stato inviato alle occupate marchigiane iscritte ai sindacati e ha visto una partecipazione molto estesa di occupate marchigiane con 786 rispondenti. In questa ricerca vengono analizzate le condizioni delle donne occupate, i percorsi lavorativi, le criticità, ma anche gli aspetti più importanti della condizione femminile quali la vita familiare, il lavoro domestico, la cura dei figli e l’assistenza agli anziani. La componente femminile risulta fortemente penalizzata nel mercato del lavoro rispetto a quella maschile. Il mercato del lavoro femminile è caratterizzato da salari più bassi, segregazione occupazionale, oltre che da più incerte prospettive di carriera. Inoltre, per le donne occupate conciliare lavoro e impegni famigliari è estremamente complicato, a causa della carenza e ai costi dei servizi per l’infanzia e gli anziani.

Viaggio nel lavoro di cura (survey)

Le trasformazioni del lavoro domestico nella vita quotidiana tra qualità del lavoro e riconoscimento delle competenze Anticipazioni dalla ricerca Roma -16 Giugno 2014 Indagine promossa da ACLI COLF Realizzata da IREF (Istituto di Ricerche Educative e Formative In collaborazione con le sedi territoriali di Acli Colf e del Patronato Acli Nota metodologica "Viaggio nel lavoro di cura" è un'indagine promossa da Acli Colf e Patronato Acli per comprendere le trasformazioni del lavoro domestico in Italia negli anni della crisi economica. La ricerca ha previsto due moduli: secondo, realizzato attraverso un'indagine con questionario strutturato. I risultati del primo modulo sono stati presentati n disponibili sul sito www.acli.it. Le anticipazioni del secondo modulo di indagine sono l'oggetto pubblicazione dei risultati definitivi di entrambi i moduli di indagine.

Religione, genere e lavoro di cura : il caso degli uomini migranti in Italia

2017

, 'Religione, genere e lavoro di cura. Il caso degli uomini migranti in Italia' (Migration, gender, religion and paid domestic work relations), Religioni & Societá, XXXII, 88, May-August 2017, special issue 'Women, religion and gender relations', pages 74-85. Post print version (Accepted version after peer-review but before formatting) Questo articolo trae spunto da una ricerca qualitativa che analizza il ruolo della religione nel contesto del lavoro di cura verso gli anziani i. In particolare, la ricerca si occupa dei lavoratori migranti in Italia. Ci interessa comprendere in che modo l'appartenenza religiosa gioca un ruolo nella strutturazione dei rapporti e delle rappresentazioni sociali di genere che sottendono questo lavoro. Quest'ultimo si riferisce all'insieme dei compiti domestici e di cura-nelle loro dimensioni morali, emotive e materiali-che vengono svolti al servizio di persone dipendenti ma anche di adulti indipendenti (Kofman 2012). La nostra analisi dei rapporti tra religione e lavoro di cura si limita in questo contesto al cattolicesimo e, in una misura limitata, al protestantesimo evangelico. In Italia, la Chiesa Cattolica ha infatti data un importante contributo all'organizzazione del settore del lavoro di cura, anche attraverso la formazione professionale dei lavoratori domestici. Dopo una discussione degli studi esistenti e una sezione metodologica, l'articolo analizza in che modo i rapporti sociali di genere e le appartenenze religiose si intrecciano nei processi di formazione dei lavoratori migranti: come genere e religione operano nei processi di costruzione dell'alterità culturale e di inclusione dello 'straniero' nella sfera domestica in Italia. L'analisi suggerisce come l'appartenenza cattolica costituisca un elemento potenzialmente inclusivo per i migranti: tale aspetto interessa in particolare gli uomini, che ricorrono alla religione al fine di sottrarsi alle rappresentazioni dominanti che nella nostra società stigmatizzano gli uomini stranieri, particolarmente i musulmani. Allo stesso tempo, l'analisi ci CORE Metadata, citation and similar papers at core.ac.uk

Donne migranti ai domiciliari: il lavoro di cura in pandemia

Migrazione, donne, diritti, 2021

Questo saggio indaga una dimensione specifica della cura, quella che attiene alle trasformazioni del lavoro domestico – prestato “per conto terzi” in un mercato particolarmente informale, femminilizzato e razzializzato – in tempi di pandemia, in cui l’accentramento delle vite verso la sfera domestica ha favorito una riconfigurazione delle presenze, dei legami e degli equilibri interni alla casa.

Parroci rurali e cura d'anime nella Toscana mezzadrile d'inizio Novecento

Parroci rurali e cura d'anime nella società mezzadrile d'inizio Novecento, in «Memorie Domenicane», Nuova Serie, 40 (2009), pp. 269-335., 2009

La ricerca analizza da un punto di vista socio-antropologico i modelli pastorali e l’attività di cura d’anime dei parroci rurali nella Toscana mezzadrile d’inizio Novecento. Sono utilizzate diverse tipologie di fonti provenienti dagli archivi storico-ecclesiastici quali: la stampa minore (biografie, elogi funebri, manuali e discorsi parenetici); il materiale manoscritto dei parroci (“libri cronici” e memorie, epistolari e carteggi); i documenti del magistero dei vescovi (Lettere Pastorali, lettere circolari, decreti ed altro); le Visite Apostoliche condotte durante il pontificato di Pio X; le Visite Pastorali indette dai vescovi toscani sotto il pontificato di Benedetto XV. La ricerca porta alla luce quelle forme di religiosità e di devozione popolare che tanta parte ebbero nella costruzione di un’identità contadina condivisa, quali l’universo di riti collettivi, modelli etici, tradizioni di culto, che trovarono visibile manifestazione nella frequenza ai sacramenti ed al catechismo, alla devozione ad alcuni santi, nell’intitolazione di altari ed oratori, in alcune festività religiose strettamente legate ai cicli del raccolto e delle stagioni. Nelle zone rurali la parrocchia rimase a lungo il primo nucleo della vita religiosa, in quanto centro reale della devozione e delle pratiche religiose di tutti i fedeli presenti nel territorio di sua competenza. Quanto mai interessante è quindi evidenziare il ruolo rivestito del parroco-curato, figura sulla quale tendevano a concentrarsi non solo tutto l’insieme dei compiti cultuali ordinari e straordinari, ma anche funzioni di educazione e di organizzazione religiosa, civile e sociale. Fortemente ancorato al territorio e punto di riferimento ascoltato e rispettato tanto dalle famiglie contadine quanto dalle autorità civili, il parroco di campagna fu – come nota Miccoli – un piccolo “vescovo e re del suo popolo” in quanto sul suo ruolo e sulla sua dignità si concentrarono domande ed esigenze del piccolo villaggio affidato alla sua cura, ma anche l’autorità, l’autonomia, la responsabilità con cui era chiamato a svolgerli. La pluralità delle fonti storiche mette in luce realtà religiose e prassi pastorali anch’esse inevitabilmente plurali, in cui le antiche ragioni di appartenenza si intersecano con una realtà religiosa delle province rurali in lenta ma progressiva trasformazione, all’interno della quale opera quella secolarizzazione delle masse contadine da più parti denunciata. Emergono così processi antropologici di estremo rilievo, come «l’abbandono delle forme religiose tradizionali legate soprattutto alla “routine” della vita agro-pastorale», in una società mezzadrile d’inizio Novecento in cui ormai «l’ambiente rurale è pressoché da tutti considerato come il principale se non l’unico contesto – con varie gradazioni – favorevole alla “moralità”». Parroci rurali e cura d'anime nella società mezzadrile d'inizio Novecento, in «Memorie Domenicane», Nuova Serie, 40 (2009), pp. 269-335.

Uomini e famiglie nella Firenze consolare

Il dossier (complemento al volume "Firenze nell’età romanica (1000-1211). L’espansione urbana, lo sviluppo istituzionale, il rapporto con il territorio", Firenze, 2010) raccoglie i i materiali di ricerca utili all’identificazione di famiglie e personaggi del gruppo dirigente fiorentino dell’età consolare (profili genealogici, ricerca prosopografica). Lo scopo è di rendere trasparente l’analisi e di permettere una sua prosecuzione da parte di ricercatori e appassionati.

Aspetti antipatriarcali di san Giuseppe, uomo e lavoratore

Nota di Lunaria: negli ultimi tempi qualche teologo o teologa ha interpretato la figura di san Giuseppe (molto marginale nei vangeli) come "simbolo di emancipazione e liberazione dal patriarcato", proprio perché nei vangeli Giuseppe non si comporta come un uomo patriarcale e brutale della sua epoca, tutto il contrario.

Donne al lavoro nella società veneta dell’età del Ferro

Redefining ancient textile handcraft structures, tools and production processes: proceedings of the VIIth International Symposium on Textiles and Dyes in the Ancient Mediterranean World (Granada, Spain 2-4 October 2019), 2020, ISBN 978-84-338-6776-6, págs. 227-238, 2020

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