Il primo libro dei Préludes di Claude Debussy: tonalità ed interferenze modali (original) (raw)

2020, Quaderni di analisi vol. 1: Introduzione all'analisi della musica post-tonale

La perfetta simbiosi esistente, nella musica di Debussy, fra tonalità e sistemi sonori non diatonici viene indagata a fondo nel saggio. Prendendo come punto di riferimento il primo libro dei Préludes (1909-10), viene illustrato come molti procedimenti armonici – apparentemente riconducibili alla tradizionale sintassi tonale – ravvisabili nei brani che compongono la raccolta, nascondano tra le pieghe alcune peculiarità che possono essere definite “interferenze modali”. Particolarmente rilevante è la relazione che si instaura con la scala esatonale, ovvero con il sistema sonoro che più di ogni altro sembrerebbe essere antitetico rispetto alla tonalità, soprattutto per l’impossibilità di dar vita a relazioni di quinta e a movimenti per semitono. Anche la relazione con i modi pentatonici, che pure presentano maggiori affinità con le comuni scale diatoniche, viene esaminata sotto questa nuova luce, fornendo una chiave di lettura inedita per interpretare quegli aggregati, così frequenti nella produzione del compositore francese, formati dalla sovrapposizione di intervalli di seconda e/o di quarta. ** To browse the paper online: www.domenicogiannetta.it/flip-pdf/Giannetta\_Il-primo-libro-dei-Preludes/mobile/index.html

Voiles dal primo libro dei Preludi per pianoforte di Claude Debussy

Musica Domani, 2008

L'analisi [...] affronta una questione di rilievo per l'interpretazione della musica del XX secolo: in che modo un compositore può integrare, all'interno di un linguaggio imperniato sui modelli sintattici della tradizione tonale, elementi mutuati da altre esperienze e culture musicali? Per dare risposta a questi interrogativi Domenico Giannetta, autore di un volume dedicato ai Nocturnes di Debussy (LIM 2007), si concentra sull'analisi di Voiles, uno dei pezzi pianistici più noti del compositore francese. [Presentazione di Susanna Pasticci] ** To browse the paper online: www.domenicogiannetta.it/flip-pdf/Giannetta\_Voiles-dal-primo-libro-dei-Preludi/mobile/index.html

Le transizioni modali nella musica di Claude Debussy

Rivista di Analisi e Teoria Musicale, 2012

Debussy's musical language is based on the juxtaposition of different musical units each consisting of a limited number of pitch-classes, a situation that would seem to be ideal for an analytical approach based on PC-set Theory. The presence of a definite reference pitch, however, shows the similarity of these units with known types of scale, and this interpretation seems the most appropriate for the specific language of Debussy. The transition from one unit to another is facilitated by the presence of one or more pitches, in common to both the modal systems, that work as a pivot, often in combination with some chromatic shiftings which make the transitional process easier and natural. The most surprising aspect, finally, is the way in which Debussy is able to combine this technique with the requirements of the tonality. The great variety of scales used, in fact, although considerably enriches the harmonic context, don't preclude the presence of tonal functions. A double interpretation is always possible: the first is based on the modal system obtained by the pitch-classes present in a specific musical unit, while the second one takes into consideration the relationship established between the different units that reminds the traditional tonal syntax.

G. CANDELA, «Come un essenziale alfabeto». L'influenza della musica nell'opera di Eugenio Montale

ISBN: 9788894506860 - «Come un essenziale alfabeto». L'influenza della musica nell'opera di Eugenio Montale, Palermo, 2017

Questo scritto si articola in due momenti fondamentali che si concentrano in altrettanti aspetti del percorso poetico e critico dell'opera di un poeta centrale nella storia della letteratura non solo italiana, ma anche europea del secolo scorso, Eugenio Montale. Montale e la sua opera sono infatti al centro della riflessione novecentesca sulla poesia e sarà intenzione di questo scritto mettere in risalto quegli aspetti che legano il poeta italiano alle tradizioni letterarie e culturali esterne all'ambito puramente nazionale, come nel caso dell'interesse per la storia della musica e l'attenzione agli sviluppi contemporanei di questa o la ripresa di tematiche e forme poetiche della letteratura straniera, soprattutto anglosassone. La prima parte di questo scritto riguarderà principalemente la prima produzione poetica di Eugenio Montale, dalle poesie giovanili fino ad Ossi di Seppia, tenendo conto del lavoro di eminenti critici sullo stesso argomento. Qui si cercherà di dimostrare le affinità che legano il nostro poeta alle molteplici espressioni della cultura europea fin de siècle e in particolar modo alla musica di Claude Debussy, nei temi, nei motivi e nelle soluzioni espressive del reciproco linguaggio artistico. La seconda parte invece tenterà brevemente un confronto con altre voci della tradizione musicale del Novecento, alla luce delle profonde conoscenze e degli interessi teorici di Montale che emergono nei suoi scritti di critica culturale e musicale.

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