L’ etica islamica nel paradigma di responsabilità di Taha Abderrahmane (original) (raw)

Il Waqf: Charitable trust dei modelli islamici

Il Waqf ha origini lontane, occorre risalire all’età del profeta per osservare la prima manifestazione di waqf finalizzata alla costruzione di un edificio destinato al culto e, nonostante questo dato, non è comune nel mondo occidentale parlare di waqf con la stessa naturalezza con la quale si parla di trust. Nelle linee che seguono ci introdurremo nel mondo islamico al fine di comprendere la funzione che in esso ha il waqf e per capire le somiglianze, nonché le differenze, con il charitable trust.

Etica e responsabilità

Tesina di approfondimento per l'esame di Storia della filosofia antica dell'a.a. 2014-2015, Università di Pisa, Facoltà di Filosofia, Prof. Maria Michela Sassi

La moralità nel Sacro Corano: il bene sommo per l’umanità, Introduzione del curatore e prefazione

La moralità nel Sacro Corano: il bene sommo per l’umanità, 2021

In questo volume la Dottoressa Basma Abdelgafar ha raccolto e sistematizzato una serie di riflessioni dello studioso egiziano Muhammad Abdullah Draz sul testo coranico ed in modo particolare sul suo insegnamento etico, che si situa al di là del contesto espressamente religioso per aprirsi ad una dimensione eminentemente umanista. La lettura di quest’opera è importante per comprendere il cuore dell’insegnamento etico islamico ed i valori positivi che ogni musulmano è chiamato a vivere nella propria vita individuale e sociale, al fine di essere di beneficio al mondo multiculturale e globalizzato in cui viviamo.

Riferimenti scritturali e teologia islamica nel Documento di Abu Dhabi

Rivista di Teologia dell'Evangelizzazione, 2020

L'esortazione conclusiva del Documento di Abu Dhabi è che divenga oggetto di riflessione e studio sia all'interno delle singole comunità religiose, sia al di fuori dei limiti confessionali, «tra tutte le persone di buona volontà». L'intenzione di essere testo di ispirazione per un pubblico così diverso determina la possibilità di diverse letture che ciascuna comunità può assegnargli. All'interno del mondo musulmano europeo la reazione al Documento è stata in grande maggioranza positiva. L'istituzione di cui è rap-presentante l'imam al-Tayyeb, ovvero l'Università al-Azhar del Cairo, è uno dei più importanti centri dell'ortodossia sunnita-sebbene fonda-ta nel X secolo dal califfato sciita-e tuttora da alcuni riconosciuta come «l'Università più prestigiosa del mondo islamico». L'imam Ahmad al-Tayyeb è il Grande Imam di questa Università, che oltre ad essere la carica ufficiale religiosa più importante dell'Egitto sunnita è considerata espressione vivente del pensiero teologico e giuridico sunnita. Pochi giorni dopo la firma del Documento, il Consiglio Europeo dei saggi musulmani (EuLeMa) ha espresso «profonda gratitudine» per «i precisi richiami menzionati nel Documento alla libertà, giustizia, dialogo, alla protezione dei luoghi di culto, alla cooperazione tra Oriente e Occidente, alla condanna del terrorismo, al valore e alla dignità della famiglia, della donna, dei bambini e dei poveri». Recentemente, inoltre, è stato pubblicato il documento Una fratellanza per la conoscenza e la cooperazione, un commento sul Documento di Abu Dhabi, nato per iniziativa dell’associazione italiana Coreis, firmato da 22 leader musulmani internazionali e di diverse denominazioni, nel quale si definisce il Documento: «Un evento istituzionale senza precedenti nella storia delle relazioni tra cristiani e musulmani», osservando che la direzione futura del dialogo interreligioso debba perciò muovere «verso il riconoscimento della legittimità e la provvidenziale diversità di rivelazioni, teologie, religioni, lingue e comunità religiose».