Quattro Quadri (original) (raw)

2003, CRAM - Südtiroler Volksuniversität

POETICA Il progetto nasce da un'idea di Sisina Augusta, ispirata dall'osservazione di una particolare immagine. Si trattava della copertina di un'edizione del diario di Nijinsky, che ne ritraeva il volto riflesso in uno specchio. La sua figura, i suoi tratti, in apparenza neutri ed immobili, rivelavano quell'intenso furore e quella forza che sempre caratterizzarono la sua vita. Questa sua capacità di esprimere una solenne ed enigmatica staticità, una sensazione di grave potenza e, nel contempo, suggerire un intenso dinamismo emotivo, rende questa pur semplice foto un autentico quadro, carico dell'energia del soggetto stesso. Il magnetismo di quest'immagine è tale da essere in grado di catturare l'attenzione anche di chi, come molti, non sanno riconoscervi il celebre Nijinsky, ed a provarlo sono state le reazioni che le persone hanno avuto guardandola riprodotta nella locandina dello spettacolo. Di qui dunque l'idea di creare non una coreografia ma un quadro, un ferma immagine capace di evocare le molteplici sfaccettature di un mio stato d'animo, di volta in volta suscitato da uno o l'altro argomento. La struttura si compone di quattro quadri, impostati sul concetto multimediale di tableau vivant, e collegati a quattro citazioni letterarie da Baricco, Pirandello, Remarque ed appunto Nijinsky. Il Quadro di Nijinsky, che nell'opera finale è risultato poi essere il quarto, ha fissato proprio la duplicità del carattere del danzatore. La coreografia è stata ideata e sviluppata su due percorsi tra loro simmetrici e contigui il cui punto d'incontro è lo stesso Nijinsky, interpretato da un attore (Alberto Rizzi), che come veicolo comunicativo utilizza principalmente la parola e con essa si rapporta sia alla moglie, una danzatrice (Aurora Mischi), che al suo doppio