Il governo delle organizzazioni di Bretton Woods. Analisi critica, processi di revisione in atto e proposte di riforma (original) (raw)

LE MANI SULLA SCUOLA Riforme per mantenere la struttura disuguale della società

Per poter giudicare nel merito il lavoro di Anna Angelucci e Giuseppe Aragno è necessario, innanzitutto, comp prospettiva che gli autori hanno scelto per contestare in modo radicale le politiche di riforma scolastica in atto in due decenni; e, aspetto ancora più rilevante, motivare le ragioni di questa scelta prospettica, incentrata sul lungo La letteratura sulla scuola, in particolare quella che intende denunciare la strumentalità e l'infondatezza dei princi si vorrebbe, nel nostro Paese, rinunciare a una tradizione pedagogico culturale di grande spessore e tradizione Potrebbe ad alcuni sembrare addirittura ripetitiva, ma non è così; in effetti, alcuni testi che risalgono a più di due d di Giulio Ferroni e Lucio Russo, non hanno perso affatto la loro attualità, e sarebbero da soli sufficienti a significativamente critico sui presupposti politico-culturali perseguiti dai riformatori. Ma è proprio l'atteggiamento ultimi, indifferenti a tale patrimonio critico, a costringere a rinnovare queste analisi destrutturanti, e ad aggio critico in riferimento ai sempre nuovi contesti e provvedimenti che, senza sosta, mutano radicalmente in peggio il in Italia, senza peraltro riuscire a farlo in maniera definitiva. Notiamo subito che il libro in oggetto parte da una valutazione decisamente pessimista; se all'epoca delle imp Ferroni e Russo l'intenzione era quella di lanciare un avvertimento al mondo della cultura, e mettere in guardi politica che si presentava in modo evidentemente regressivo, oggi la «distruzione della scuola»-come recita il uscito quasi contemporaneamente [i]-è in parte già avvenuta, producendo mutamenti probabilmente irreversibili. L'esigenza degli Autori è stata quella di indagare le radici storiche e culturali di tale trasformazione, per individ reso possibile uno sconvolgimento privo di ragionevoli presupposti teorici, che non reggerebbero a un contraddi ci fosse la possibilità di avviarlo. Un'esigenza di ricostruzione storica quanto mai avvertita in questa fase epoc anche il progetto del volume collettaneo La scuola dell'ignoranza, che è stato recentemente presentato e discu della Cultura. La necessità di questo sguardo storico è quanto mai urgente, perché non solo presso l'opinione pub anche tra gli intellettuali, e persino tra gli stessi docenti, si fa fatica a scorgere il progetto unitario, la ratio, la coer che sono stati perseguiti e in parte realizzati in questi due decenni. In effetti, a uno sguardo approssimativo, la spesso improvvisata e superficiale, e segnata anche da significativi fallimenti (dai grandi progetti di riforma targati sino alle strategie solo apparentemente diverse dei ministeri successivi). In realtà tale apparente incoerenza testim difficoltà incontrate da questa azione politica, dovuta anche alla coraggiosa resistenza di buona parte della class accettato di rinunciare al proprio bagaglio professionale, immotivatamente delegittimato da tutti i sostenitori del Ma l'aspetto particolarmente interessante de Le mani sulla scuola, che lo distingue in parte da studi simili ricostruzione storica proposta non ha inizio con l'autonomia scolastica, ma parte addirittura dagli anni preunita uno sguardo retrospettivo eccessivo, sicuramente importante dal punto di vista della consapevolezza culturale, m utile per rendere maggiormente consapevoli delle dinamiche attuali. In realtà non è così, in quanto, alla fine d evince è una proposta interpretativa assolutamente coerente e, a nostra opinione, efficace. Per comprendere la logica sottesa a tale impostazione, conviene partire da un'osservazione contenuta nell'In dovuta alla penna dello storico Piero Bevilacqua, il quale ricorda qual è la finalità autentica della scuola pubblic quale diventa difficile comprendere i motivi che nell'ultimo quarto di secolo hanno condotto scientemente a sman La scuola, scrive Bevilacqua, «rimane la vera grande leva dell'emancipazione dei ceti subalterni e della mobili lettura dei capitoli dovuti alla penna di Giuseppe Aragno, emerge come la classe dirigente post unitaria si è i contenere tale progetto emancipativo, per impedire che una sua piena realizzazione andasse a mutare la feroce di

La revisione della forma di governo tra noto e ignoto

Diritto Pubblico Europeo Rassegna online, 2024

Il lavoro analizza criticamente il modello di contestualità tra elezione del Presidente del Consiglio dei ministri e camere parlamentari prospettato dal d.d.l. di revisione costituzionale, di iniziativa governativa, A.S. n. 935, proponendo alcuni spunti anche in chiave comparativa. Dietro tali innovazioni si intravede, prima che un intervento sulla configurazione delle relazioni interorganiche, una problematica ridefinizione di alcuni tratti della idea stessa di democrazia rappresentativa

La riforma delle regole sull'organizzazione del Ministero degli affari esteri

Studi Parlamentari E Di Politica Costituzionale, 2011

The reform of Foreign Office, proposed by the Italian Government and issued by presidential decree n. 95 on June 24, 2010, has once again modified the internal administrative structure of this Department. After an analysis of the historical reform process, the author examines the presidential decree with the most important features of the new organizational structure. The central purpose of this investigation is to take stock in the regulatory reform, trying to outline the effectiveness in reaching to two main objectives: 1) cuts in resources and offices (as a requested from the Italian financial law); but also significantly 2) the construction of a new more efficient and flexible administrative model for coordinating the diverse range of Italian activities in the present international relations.

Sul Welfare State. Considerazioni critiche e proposte di riforma

2009

Non chiederti che cosa lo Stato possa fare per te, chiediti piuttosto che cosa ti stia già facendo!" DAVID FRIEDMAN SOMMARIO: 1. Introduzione (p. 2); 2. Motivazioni economiche al superamento del Welfare State (p. 5); 3. I fondamenti teorici dello Stato (p. 11); 4. La centralità del diritto di proprietà (p. 20); 5. La spesa pubblica italiana nel secondo dopoguerra (p. 22); 6. Conclusioni (p. 27). ESTRATTO: In questo saggio vengono valutate criticamente le posizioni emerse in letteratura a favore del Welfare State. Il ridimensionamento dello Stato sociale, che permetterebbe tra l"altro di ridurre la spesa pubblica, garantirebbe maggiore spazio al libero mercato. Il passaggio da un sistema di welfare ad uno di workfare aumenterebbe così l"efficienza del sistema. A tal fine viene presentata una survey ragionata della letteratura che ha inteso evidenziare i vantaggi di operatori pubblici dalle dimensioni contenute, cui vengono assegnati funzioni da "guardiano notturno". PAROLE CHIAVE: Welfare State; equità; efficienza; diritto di proprietà; libertarismo. JEL CODES: I3, H5. SUL WELFARE STATE -2 -

Lo scioglimento dei consigli degli enti locali per infiltrazione mafiosa tra analisi normativa e proposte di modifica

Il contributo si propone di delineare l'evoluzione della normativa riguardante lo scioglimento degli enti locali a causa dell'infiltrazione da parte della criminalità organizzata. Dapprima, ci si soffermerà su una analisi della legislazione più risalente, ante e post Repubblica, al fine di evidenziare il percorso tortuoso che la normativa ha affrontato. Successivamente, l'analisi si concentrerà sugli interventi dello Stato repubblicano di contrasto alla mafia, prendendo le mosse dai primi decreti-legge, attraverso i quali emergerà una presa d'atto, da parte dello Stato, della capacità di condizionamento del buon andamento e dell'imparzialità dell'ente territoriale da parte della mafia. Dunque, l'attenzione verrà posta, in particolare, sull'art. 143 del d.l. n. 267 del 2000 (TUEL), come modificato dalla legge di conversione del c.d. decreto sicurezza, legge 1° dicembre 2018, n. 132. Saranno analizzati il suo funzionamento, i suoi elementi di criticità, le basi costituzionali su cui poggia un intervento di natura assolutamente straordinaria, il cui obiettivo risiede nella necessità di mantenere l'unitarietà dello Stato in quanto ordinamento giuridico, mettendone in risalto le criticità, i possibili indici di incostituzionalità, avanzando, infine, proposte di modifica di tale strumento normativo. Si farà, al contempo, breve riferimento alla problematica, posta dalla legislazione in questione, circa il diritto di elettorato attivo e passivo.

Amministrazione in transizione: riflessioni sulla transizione ecologica e sull’organizzazione amministrativa al suo servizio

Rivista quadrimestrale di diritto dell'ambiente, 2021

The paper focuses on the reorganization of the Ministry of the Environment that led to the establishment of the Ministry of the Ecological Transition. Given its prominent role in the recent scientific debate, firstly an attempt is made to frame the concept of ecological transition in a historical perspective. Then it is shown, through the new ministerial models of France and Spain, how ecological transition has been used to renew the national administration previously in charge of protecting the environment. Finally, an attempt is made to analyse the new Italian ministerial structure. In particular, reflections are made on the potential relationship between functions, organization and binding targets to be achieved, in order to verify if the administrative transition is up to the challenges of the ecological transition.

La riforma della governance del PNRR

Osservatorio costituzionale, 2023

L’articolo esamina la recente riforma della governance del PNRR promossa dal Governo Meloni con il decreto legge n. 13 del 2023. Dopo aver illustrato le modifiche apportate rispetto alla governance precedentemente delineata dal Governo Draghi, si approfondiscono i profili di rilievo costituzionale, con attenzione particolare alle relazioni endo-governative. La conclusione è che le diverse strutture della governance esaminate possono, in ultima istanza, essere ricondotte a tendenze di più lungo periodo già presenti nell’ordinamento, quali il rafforzamento della figura del Presidente del Consiglio e la crescente incidenza dei rapporti con l’Unione europea sulla strutturazione degli esecutivi.

I regimi di regolamentazione globali. Profili critici sul "Global Administrative Law Research Project"

Chi mi conosce sa che non sono solito prodigarmi in ringraziamenti ipocriti, perché ho in genere fatto affidamento, per quanto possibile, solo su me stesso nel perseguire i miei obiettivi e le mie ambizioni, attribuendo a me stesso tanto i meriti quanto gli errori, le colpe ed i demeriti. Tuttavia non posso fare a meno, al termine di questi 5 lunghi anni, di ringraziare in primis i miei genitori, per avermi sempre fornito il sostegno economico e morale necessario agli studi senza mai intromettersi nei miei ritmi personali e nei miei personali risultati, basandosi solo sulla fiducia che da sempre mi hanno implicitamente ma incondizionatamente garantito. Per gli stessi motivi un grande grazie va ai miei zii paterni nei cui confronti il mio affetto e la mia riconoscenza non sono minori e che hanno fatto anch'essi molto per sostenermi e motivarmi, ed ai miei nonni, perché se sono ciò che sono lo devo anche all'educazione che hanno contribuito attivamente a fornirmi sin da piccolo.