"Neve Lucretius a me indefensus maneat": Girolamo Mercuriale, il "De rerum natura" e la medicina nel Rinascimento (original) (raw)

Un inedito commento rinascimentale a Lucrezio: Gian Vincenzo Pinelli, Pedro Núñez Vela e Andreas Dudith lettori del "De rerum natura" a Padova

Giornale critico della filosofia italiana, 2015

The incunable n. 699 in the Ambrosiana Library in Milan is a copy of the first Aldine edition of Lucretius’ De rerum natura (Venice, 1500), completely interleaved and widely annotated by the Italian humanist and book collector Gian Vincenzo Pinelli (1535-1601). Pinelli’s notes to Lucretius (partially held in twenty-six leaves in the Ambrosiana MS D 239 inf.) were composed in Padua between 1559 and 1560 in collaboration with the Spanish humanist Pedro Núñez Vela (d. 1580) and the Hungarian Andreas Dudith (1533-1589). These notes were probably intended for a new edition of the poem and the Venetian printer Paolo Manuzio was following the work closely, while he was informed by Marc-Antoine Muret in Rome about Denys Lambin’s collation of Lucretian manuscripts in the Vatican Library.

La retorica dell'amore fecondo. Ap 10 e il De rerum natura di Lucrezio

“La retorica dell'amore fecondo: cielo terra e mare in Ap 10,6 e nel De rerum natura di Lucrezio”, in C. Bazzi – R. Amici (edd.), Donare. Esegesi, teologia e altro (Studia 63), Roma, Urbaniana University Press, 2012, 205-218.

La titolatura divina di Ap 10,6 si presenta come enumerazione tripartita sindetica degli "spazi riempiti" che integrano la creazione (oektisen).

La fortuna dei "libri medicinales" di Aezio Amideno nell'Europa rinascimentale. Le "Annotaciones" di Cristóbal de Horozco

Etudes Classiques, 2012

LA FORTUNA DEI LIBRI MEDICINALES DI AEZIO AMIDENO NELL'EUROPA RINASCIMENTALE Le Annotationes di Cristóbal de Horozco * Résumé.-Cristóbal de Horozco, médecin et humaniste, élève d'« El Pinciano », est l'auteur d'un commentaire sur les seize Libri medicinales d'Aétius d'Amida (Bâle, 1540). Il s'agit d'une oeuvre très importante pour la connaissance du texte d'Aétius durant la Renaissance. Horozco corrige la traduction latine de Giovanbattista Montanus (Venise, 1534). Il emploie pour ses corrections les textes en grec et en latin de médecins de l'Antiquité, principalement Dioscoride et Galien. Dans cette étude, encore provisoire, sur le premier livre du commentaire, on a découvert l'usage d'un manuscrit grec d'Aétius, aujourd'hui perdu. Les leçons du manuscrit et les corrections d'Horozco sont souvent utiles à la compréhension du texte et elles pourront servir aux éditeurs d'Aétius.

Tra prìncipi e saltimbanchi. Medicina e letteratura nel tardo Rinascimento

Sapienza Università Editrice, 2020

La medicina è stata la scienza guida del Rinascimento, volano di innovazioni tecniche e sociali e creatrice feconda di immaginario: che si trattasse di curare i mali della società o di guarire gli individui con triache miracolose, ha rappresentato uno strumento fertile e versatile, nutrendo le ambizioni dell’uomo rinascimentale a intervenire sulla realtà per dominarla. Studiarne la storia significa allora adottare un punto di vista privilegiato per osservare un secolo, un autore, un testo. Prendendo in esame i rapporti fra medicina erudita, politica e storiografia prima, e tra medicina popolare e teatro poi, l’autrice compie un percorso poliedrico, che parte dai Discorsi di Niccolò Machiavelli per arrivare agli scenari della Commedia dell’Arte di Flaminio Scala, in un costante andirivieni tra narrazioni colte e canovacci popolari, tra le corti dei prìncipi e le piazze dei saltimbanchi. Free Version: http://www.editricesapienza.it/node/7948

Le Muse di Lucrezio (e degli altri). Incoronazioni poetiche e memorie esiodee nel "De rerum natura"

«Materiali e discussioni per l'analisi dei testi classici», 2020

The article analyzes the literary meaning of the Muses in Lucretius’ "De rerum natura". Within the poem, the Muses are associated sometimes with mount Helicon (1, 118; 3, 1037), sometimes with Pieria (1, 926 = 4, 1). Through this opposition, which is inherited from the openings of Hesiod’s "Theogony" and "Works and Days", Lucretius distances himself from Homer and Ennius in terms of genre affiliation. The ritual of poetic coronation is reinterpreted in an Epicurean key (5, 1397-1400), and this allows Lucretius to define his didactic poetry and its Hesiodic and Empedoclean background.

«Un morbo universale/che si veste d’ogni male»: l’ipocondria tra letteratura e medicina nel secolo dei lumi

in La Medicina dell’Anima. Prosa e poesia per il racconto della malattia, Napoli, Loffredo, 2020, pp. 43-61, 2020

Durante il XVIII secolo, l’ipocondria conquista una dimensione autonoma rispetto alla malinconia e viene riconosciuta come malattia dell’uomo altamente civilizzato. Il contributo propone di indagare le rappresentazioni dell’ipocondria nella produzione lirica italiana del XVIII secolo e le sue connessioni con i progressi della scienza medica.