Immaginare la città. L'Ateneo in prima linea per la cultura del bello, La Repubblica, 29/04/21 (original) (raw)

Michele Campopiano (edizione e studio), Carlo Cattaneo. La città considerata come principio ideale delle istorie italiane, Edizioni della Normale 2021

Tra i protagonisti del nostro Risorgimento, figura centrale nella storia del pensiero federalista e democratico, Carlo Cattaneo (1801-69) ha elaborato le sue posizioni politiche sulla base di ampie e profonde ricerche storiche e filosofiche. Questo volume ripropone al pubblico uno dei suoi saggi più importanti, La città considerata come principio ideale delle istorie italiane (1858), in una nuova edizione curata e annotata da Michele Campopiano. Tale saggio non rappresenta soltanto una profonda e originale analisi delle funzioni svolte dai centri urbani nella storia della penisola, ma anche una riflessione teorica sul ruolo della città nello sviluppo della partecipazione politica e della vita civile del nostro paese. L’introduzione al volume consente di inquadrare lo scritto nel contesto dei dibattiti politici e storiografici dell’epoca. https://edizioni.sns.it/prodotto/la-citta-considerata-come-principio-ideale-delle-istorie-italiane/

La "Città di vita" all'ombra del Palazzo. Lo spazio urbano fiumano nelle memorie dei legionari - letterati dannunziani

Visioni d'Istria, Fiume, Dalmazia nella Letteratura Italiana, I.R.C.I. Trieste, 7-8 novembre 2019

Il 2019 segna il centenario dell’occupazione italiana di Fiume, ovvero dell’ingresso in città di gruppi di arditi e granatieri agli ordini del Comandante Gabriele d’Annunzio. La ricerca accademica in merito all’Impresa si è concentrata finora soprattutto sulle sue componenti eminentemente storico-politiche (Alatri, Valeri, Mosse, Pupo). I testi letterari sono stati per lo più tralasciati, in questo contesto, perché ritenuti parziali nella resa dei fatti, d’intralcio a una rigorosa ricostruzione storica. La critica ha fatto oggetto privilegiato di riflessione l’estetizzazione della prassi politica dannunziana, rintracciando nei discorsi fiumani il seme della retorica mussoliniana. Restano ignorati i resoconti di altri «legionari-letterati», nella definizione di Renzo De Felice, e i contributi di quegli intellettuali stranieri, dal Belgio al Giappone, che hanno vissuto la reggenza dannunziana, contribuendo a forgiare il mito internazionale di Fiume. I primi memoriali di servizio sulla Marcia di Ronchi, che dà inizio all’Impresa, compaiono già durante l’occupazione; decine di legionari danno poi forma letteraria alle proprie memorie, facendo ricorso a una pluralità di generi e di strategie retoriche. La memorialistica su Fiume dimostra un altissimo tasso di letterarietà nelle rappresentazioni testuali dello spazio urbano cittadino. L’obiettivo del presente contributo è di mettere in luce quindi, all’interno della memorialistica legionaria, le rappresentazioni letterarie dello spazio urbano fiumano, sottratto all’ombra che vi proietta il Palazzo del Governo in cui il Comandante tesse la sua fitta trama politica. Ne risulterà, di necessità, la straniante percezione di una Fiume dannunziana senza D’Annunzio, attraverso la sensibilità letteraria dei «legionari-letterati» e le loro inedite visioni di Fiume. La scrittura autobiografica di Giovanni Comisso, Mario Carli, Léon Kochnitzky costituirà il corpus testuale fondamentale per questa indagine.

Nel segno di Aldo. Catalogo della mostra. Biblioteca Universitaria. Bologna, 29 ottobre 2015 – 16 gennaio 2016, a cura di Loredana Chines, Piero Scapecchi, Paolo Tinti, Paola Vecchi Galli, Bologna, Pàtron, 2015

<<TECA. Testimonianze, editoria, cultura, arte. Rivista internazionale di arte e di storia della scrittura, del libro, della lettura>>, 2016

L‘impegno profuso dall‘Ateneo bolognese nel garantire esperienze e metodologie di lettura sempre più efficaci e al passo coi tempi, si coniuga con la valorizzazione delle collezioni librarie storiche, con particolare riferimento a quelle della Biblioteca Universitaria che – insieme con l‘Archivio Storico dell‘Università e con i fondi delle Biblioteche, dipartimentali e non – rappresentano il «cuore pulsante della memoria libraria e documentaria dell‘Alma Mater».

Bollettino d'Arte, Preview fasc. 29, s. VII, gennaio-marzo 2016

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