Il retroterra scientifico della logica di Hegel di Wolfgang Lefèvre e Peter Damerow (1939-2011) (original) (raw)

G.W.F. Hegel, Scienza della logica. 1. Logica oggettiva. Libro secondo. L'essenza (2018).

2018

Si presenta qui la seconda parte della prima edizione italiana integrale della Scienza della logica (4 voll.). Hegel è ben consapevole di affrontarvi la parte più impegnativa della sua opera; molti interpreti hanno considerato queste pagine addirittura come le più difficili dell’intera tradizione filosofica occidentale. Di certo, nella Dottrina dell’essenza emerge l’aspetto più rivoluzionario del pensiero di Hegel: qui, infatti, ha luogo un’indagine sulla riflessione logica volta a fondare un modo del tutto nuovo di pensare ciò che è reale. In questa edizione scientifica del testo hegeliano si presentano, oltre ad una traduzione corredata da un apparato di note lessicali, filologiche e storico-filosofiche, anche un’ampia Introduzione, accompagnata da una Nota bibliografica aggiornata e una Nota editoriale, nella quale si discutono le principali scelte lessicali elencate nell’esteso Indice dei concetti conclusivo.

Hegel: Introductio in philosophiam: Dagli studi ginnasiali alla prima logica (1782-1801)

Hegel: Introductio in Philosophiam: Dagli studi ginnasiali alla prima logica (1782-1801), Pubblicazioni della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Milano, vol. 129 (Firenze: La Nuova Italia, 1989), xxviii-269p. ISBN: 978822107063, 1989

Ricercare, oggi, negli anni della formazione di Hegel significa ancora per molti versi avventurarsi in un mare di incertezze. A diffe­ renza di quanto si è fatto per il settennio trascorso da Hegel a Jena (1801-1807), manca per gli scritti del periodo giovanile (1770-1800) un'edizione critica in grado di soddisfare i parametri di ri­ gore richiesti dallo stato attuale degli studi. I testi ed i documenti sono sì stati èditi, commentati e discussi, manca però ancora una loro definitiva collocazione globale, che dia conto dei rapporti che legano tra loro i singoli frammenti nella loro integralità, e manca, inoltre, un dettagliato confronto con le fonti. Bisogna tuttavia riconoscere che molto è stato fatto e molto ancora si può fare, in particolare prendendo le mosse dai risultati cui sono pervenuti gli studi di W. Betzendorfer,. T. Haering, C. Lacorte, N. Merker e H. S. Harris e procedendo ad un rinnovato confronto con i materiali testuali messi a disposizione.

Le lezioni di J.G. Fichte sulla “logica trascendentale”, in «Annuario Filosofico 23», Milano, Mursia, 2007, pp. 343-348.

  1. Dal 1809/10 al 1814, presso la università di Berlino, di cui nel 1812 diverrà rettore, J.G. Fichte espose per la terza volta il suo sistema filosofico. Fichte tiene ogni anno un corso di "Dottrina della scienza", corsi introduttivi di vario genere ("Fatti della coscienza", "Introduzione sullo studio della filosofia", "Introduzione alla Dottrina della scienza", "Logica trascendentale"), corsi "popolari" (cioè non scientifici) e corsi sulle scienze particolari della WL (etica, diritto, dottrina della religione). 1 Risale a questo periodo anche un Diarium, molto utile per comprendere le articolazioni sistematiche e concettuali del pensiero che Fichte professò nell'ultima fase della sua vita. 2 2) Le lezioni sulla Dottrina della scienza risalenti a questo periodo presentano alcune particolarità sia rispetto alle esposizioni jenesi sia rispetto alle esposizioni della fase mediana del pensiero fichtiano, quella che comprende le versioni della Dottrina della scienza dal 1801 al 1807 (la "Dottrina della scienza" di Königsberg). 3 La Dottrina della scienza dell'ultima fase berlinese del pensiero fichtiano si presenta come una "Erscheinungslehre" o fenomenologia, una teoria del sapere come fenomeno dell'assoluto, della libertà, libertà che la WL presuppone come condizione di possibilità della 1 Cfr. R. Lauth, Fichtes Lehrgebäude in seinen späten Berliner Vorlesungen, tr. it. di G. Rametta, Il sistema di Fichte nelle sue tarde lezioni berlinesi, in J. G. Fichte, Dottrina della scienza. Di questi testi disponiamo già di alcune ottime traduzioni italiane basate sull'edizione critica delle opere fichtiane: cfr. per es. J. G. Fichte, Dottrina della Scienza. Seconda esposizione del 1804, tr. it. di M. D'Alfonso, Milano, Guerini, 2000; Id., Dottrina della scienza. Esposizione del 1807, tr. it. di G. Rametta, Milano, Guerini, 1995. Sullo stato della recente ricerca italiana su Fichte cfr. A. Bertinetto, Fichte nell'attuale storiografia filosofica in Italia, in «Rivista di storia della filosofia», n. 3, 2002, pp. 489-511.

Hegel, Lezioni sulla logica (1831) traduzione italiana di Guido Frilli (estratto)

ETS, 2018

Nel semestre estivo del 1831, pochi mesi prima di morire, Hegel tiene proprio ultimo corso sulla Logica. Commentando e ampiando i passi dell'Enciclopedia delle scienze filosofiche, pubblicata in terza edizione l'anno precedente, Hegel fornisce un'introduzione agile e chiarificatrice alla parte logica del sistema - la più difficile e tuttavia la più importante. Di questo corso fu uditore e trascrittore l'appena diciottenne figlio Karl; la traduzione italiana qui presentata è condotta sull'edizione critica tedesca del manoscritto di Karl Hegel, apparsa nel 2002 a cura di Udo Rameil e Hans-Christian Lucas. I passaggi di queste lezioni, dallo svolgimento disteso ma rigoroso, rivelano un filosofo che, fino all'ultimo, non cessa di rielaborare le nozioni fondamentali della propria filosofia, a partire dalla stessa idea di pensiero; e molto materiale sviluppato da Hegel in questo corso confluirà nella seconda edizione della Logica dell'Essere, pubblicata postuma nel 1832.

Le storie della filosofia al tempo di Hegel / parte II

sulla storia della filosofia (tenute a Berlino nel semestre invernale del 1825-1826 tratte dagli appunti di diversi uditori. In appendice i manoscritti delle introduzioni del 1820 e del 1823), a cura di R. Bordoli, Laterza, Roma-Bari 2009. Cfr. in particolare: Letteratura, pp. 59-64 Panorama dei manuali di storia della filosofia al tempo di Hegel

Hegel-Storia della Logica, Vol 1

1924

La nuova concezione della logica La Fenomenologia ci ha portati dal punto di vista del sapere della coscienza empirica al punto di vista del Sapere assoluto. Sul piano del Sapere assoluto è rimossa ogni differenza fra "certezza" (che implica sempre un elemento di soggettività) e "verità" (che è sempre oggettività), fra sapere come forma e sapere come contenuto. Il Sapere assoluto è esattamente questa coincidenza assoluta di forma e contenuto, e la Logica inizia e si svolge interamente su questo piano. La logica di Hegel non è un puro organon, un puro strumento o metodo, ma è lo studio della struttura del Tutto: Hegel stesso parla espressamente di impalcatura del Tutto. La tesi di fondo della logica hegeliana è che pensare ed essere coincidono, e che pertanto la logica coincide con l'ontologia (ossia con la metafisica). E' il pensiero medesimo che, nel suo procedere, realizza se stesso e il proprio contenuto: "un popolo senza metafisica è come un tempio senza altare". Le diverse categorie attraverso le quali la sua logica via via si sviluppa, possono essere riguardate come successive definizioni dell'Assoluto. La logica hegeliana può essere rappresentata come un dire la medesima cosa in maniera progressivamente più ricca (un dire, però, che coincide con un farsi-sempre-più-ricco della cosa stessa che viene detta). Solo tenendo presente la concezione dell'Assoluto come processo dialettico si comprende la nuovissima concezione hegeliana della logica.

«DAS DENKEN SIND WIR». RECENTI MATERIALI SULLA 'SCIENZA DELLA LOGICA' DI HEGEL (2018)

"Verifiche", 2018

«Das Denken sind wir, das Denkende bin ich. Dieses verbreitet sich instinktmäßig in Alles […]» 1. Ad attenti osservatori delle tendenze contemporanee in filosofia non è sfuggito un particolare aspetto degli studi sulla filosofia classica tedesca e, in particolare, su Hegel. In molti paesi si sta assistendo all'onda lunga di quella che è stata considerata una nuova Hegel-Renaissance 2. Eppure gli insegnamenti e gli spazi formativi universitari dedicati a quest'area tematica non sembrano in espansione 3 ; fanno eccezione i percorsi di alta formazione e i cicli di lezioni e seminari, oltre ai congressi e workshops proliferati anche sotto l'impulso della ricorrenza bicentenaria della pubblicazione della Scienza della logica (1812-16) e dell'Enciclopedia delle scienze filosofiche (1817). Continua ad essere imponente, inoltre, il numero delle pubblicazioni su Hegel, anche se la loro diffusione è ancora ostacolata dalla persistenza di alcune barriere linguistiche, come quelle che rallentano, tutt'oggi, le relazioni con alcune aree della Hegel-Forschung del mondo arabo, come anche del Medio ed Estremo Oriente 4. * Università degli Studi di Messina. 1 G.W.F. Hegel, Gesammelte Werke, Bde. 23/II, hrsg. von A. Sell, Hamburg, Meiner, II, 2015, p. 654. 2 Dopo la fioritura di studi che, negli anni '60 e '70, era seguita all'apertura dello Hegel-Archiv (1958) e all'inizio delle pubblicazioni delle «Hegel-Studien» e dei Gesammelte Werke.

Fine della storia e la civetta di Hegel

ebook, 2023

Hegel annuncia che «la storia è finita». La filosofia, con lui, è finalmente arrivata a capire il significato del mondo. Il mondo e la storia non sono più un qualcosa di incomprensibile, estraneo e opprimente, non sono più l’alienazione della coscienza. La storia è servita a che venisse in dote all’umanità il lascito fondamentale dell’ideale dell’Europa moderna, il valore della libertà universale. È giunta l’ora della verità, eppure l’uomo, investito della libertà, si scontra all’improvviso con l’angoscia e il disorientamento. Nella pianura spalancata dalla libertà si presenta alla resa dei conti il combattimento costitutivo dell’anima del mondo, lo scontro fra le forze della vita e gli alleati del nulla. E a questo punto non sappiamo più se la fine era il coronamento di un processo positivo o l’affondamento di un’epoca di illusioni.