«Quando Gramsci asciugava i piatti e discuteva in cucina con le compagne» M. Marchesini (original) (raw)

Nella Marchesini

Dizionario Biografico degli Italiani, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2007

La Storia senza cronaca di Marchesini

Una densa recensione a "Cronaca senza storia", l'ultima raccolta poetica di Matteo Marchesini. Vi si indaga e contesta il nocciolo filosofico, che è di ispirazione adorniana, legando alcuni rilievi stilistici puntuali all'umore generale della scrittura non solo poetica, ma anche narrativa e saggistica dell'autore.

Russo lettore di Foscolo tra Salvatorelli e Gramsci [2012]

  1. « Russo lettore di Foscolo tra Salvatorelli e Gramsci », dans La vie intellectuelle entre fascisme et République (1940-1948), A. Bechelloni, Ch. Del Vento et X. Tabet (dir.), Lyon, ENS Éditions (Laboratoire Italien, 12), 2012, p. 233-246., 2012

Christine Buci-Glucksmann tra Althusser e Gramsci (1969-1983)

Quarant’anni fa (1975), usciva Gramsci et l’État di Christine Buci-Glucksmann, libro pionieristico e per certi versi ancora attuale nel tentativo di seguire “il ritmo del pensiero” dei Quaderni sulla base dell’edizione critica allora in via di pubblicazione, nel rifiuto di ogni contrapposizione tra il Gramsci degli scritti politici e del carcere, nell’insistenza sul nesso tra biografia politica e riflessione teorica dell’autore. Ma il volume in questione rappresenta soprattutto uno dei maggiori punti d’incontro tra l’opera di Althusser (fondamentale nella formazione della giovane studiosa nella temperie culturale e politica della fine degli anni Sessanta, tra esigenze di rinnovamento del comunismo e istanze femministiche) e quella di Gramsci, e più in generale un momento decisivo della ricezione francese di quest’ultima. Infatti, pur prendendo apertamente le distanze dai giudizi estremamente critici espressi da Althusser nei confronti di Gramsci (successivamente attenuati e corretti dal riconoscimento dei suoi meriti storici), Buci-Glucksmann si serve largamente di concetti (surdeterminazione, apparati ideologici, rottura epistemologica) e soprattutto metodi (lettura sintomale) tipici del pensiero althusseriano per interpretare, in modo originale e fecondo anche se non privo di schematismi e rigidità, gli appunti carcerari gramsciani. Il libro del 1975 costituisce una tappa decisiva anche nello sviluppo del pensiero di Buci-Glucksmann, che aveva esordito qualche anno prima con una difesa della Dialettica della natura di Engels e di Materialismo ed empiriocriticismo di Lenin (Engels et la philosophie marxiste, 1971) e quindi, sempre sulla scia dell’althusserismo, aveva introdotto la traduzione francese di Ideologia e società di Colletti presentandone in luce sostanzialmente favorevole la lettura dellavolpiana del Marx “scienziato” (Presentation a De Rousseau à Lenine, 1973). Nel frattempo, soprattutto grazie alla lettura dei Quaderni filosofici di Lenin, aveva iniziato a comprendere l’importanza del pensiero hegeliano nella stessa costituzione del materialismo storico, misconosciuta dal primo Althusser ma a suo giudizio decisiva nella ricerca di una sorta di “terza via” tra stalinismo e marxismo occidentale (Hegel, Lenin e la teoria marxista in Francia, 1972; Philosophie et politique, 1973). Su questo terreno avviene l’incontro dell’autrice con Gramsci, cui prima della monografia aveva dedicato un paio di saggi (Gramsci et la question scolaire, 1972; Gramsci et l’état, 1974) e che sarà ancora al centro della sua riflessione tra la fine degli anni Settanta e l’inizio del decennio successivo, con una sempre maggiore insistenza sull’originalità della lettura gramsciana del marxismo e del leninismo che, nella sua estraneità alle due incarnazioni novecentesche del pensiero marxiano – socialdemocrazia e socialismo “reale” – si sforza ora di presentare in chiave di continuità con la proposta politica dell’eurocomunismo (Sui problemi politici della transizione, 1977; voci del Dictionnaire critique du marxisme, 1981; Le défi social-démocrate, 1981; La gauche, le pouvoir, le socialisme, 1983). Ben presto, tuttavia, Buci-Glucksmann prende le distanze anche da questa prospettiva e, attraverso Baudelaire e Benjamin, “scopre” l’estetica, l’arte barocca, il cinema ecc. (La raison baroque, 1984), avviando una nuova stagione di ricerche e di saggi che dura tuttora, e nella quale sarebbe interessante ricercare le tracce (dirette e indirette), del giovanile incontro con Gramsci.

Gramsci e le masse

Nazione Indiana, 2016

Recensione del libro di Michele Filippini "Una politica di massa. Antonio Gramsci e la rivoluzione della società".

Intervista a Matteo Marchesini, "Una città" n. 300, marzo 2024

Una città, 2024

LE “ZONE NOTTURNE” Sebastiano Timpanaro, “un illustre studioso del Leopardi che vuole integrare Marx col suo poeta prediletto" lo definì Cesare Cases; in lui il meglio della Seconda Internazionale anziché il peggio della Terza; la sua "inattualità attuale". Intervista a Matteo Marchesini. Matteo Marchesini è critico, poeta, saggista. Tra i suoi libri citiamo il romanzo "Atti mancati" (Voland, 2013), i racconti di "False coscienze" (Bompiani, 2017), "Miti personali" (Voland, 2021) e la recente raccolta "Iniziazioni. Racconti di sette età" (Elliot, 2024); i saggi critici "Da Pascoli a Busi" (Quodlibet, 2014), "Casa di carte" (Il Saggiatore, 2019) e il recente "Diario di una cavia" (Castelvecchi, 2023). Collabora con Il Foglio e Radio Radicale.

Adelasia moglie di Guglielmo Marchesella

Atti della Deputazione ferrarese di storia patria. Serie 5,vol. 1 (2021), p, 39-56 , 2021

Summary The identification of 11th and 12th century documentation concerning the Domus Casotti has made possible a deeper understanding of Ferrara society and its foreign relations in the twelfth century. The rereading of a parchment deed from 1104 offers a new contribution to identifying the family of Adelasia, wife of Guglielmo Marchesella. The 1104 deed lays the foundations for an investigation into the motivation for the choice of the place of stipulation of an emphyteusis. The question is why the request for the stipulation of an emphyteusis regarding a farmhouse in Ficarolo, addressed to Guglielmo Marchesella and his wife Adelasia, was not drawn up in their home but rather in the Sichelmo house belonging to the Domus Casotti in Ferrara. The author here suggests that the family from which Adelasia came was the Domus Casotti and this parental link would help to explain why most of the allodial assets of the Casotti, upon their extinction, passed to the Marchesellas.