Migrazioni e commerci (original) (raw)
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Articolo pubblicato in. "Baumeister dal Friuli. Costruttori e impresari edili migranti nell' Ottocento e primo Novecento, Udine, Graphiclinea 2005, pp. 115-134 Imprenditoria migrante. Costruttori e imprese edili friulane all'estero (1860-1915) di Matteo Ermacora 1.L'epoca dei grandi lavori L'emigrazione temporanea dall'arco alpino fu stimolata dall'intensificarsi dell'attività edile e dai processi di industrializzazione nell'Europa continentale. A partire dagli anni Trenta dell'Ottocento molte città conobbero una forte espansione urbanistica, mentre nella seconda metà del secolo fu dato avvio ad un'ampia campagna di lavori infrastrutturali che trasformò il paesaggio europeo 1 . Nel 1904 Guido Chiap affermava che non c'era forse grande opera edilizia alla quale non avesse portato un «largo contributo» la manodopera italiana; tra le opere realizzate si potevano annoverare il parlamento e la metropolitana di Berlino, il palazzo di giustizia di Lipsia, le biblioteche, i musei, i teatri, i nuovi quartieri di Vienna, Innsbruck, Klagenfurt, Lubiana, Graz, Salisburgo, Zagabria, Budapest, Bucarest. Non mancavano inoltre opere colossali quali i trafori della rete ferroviaria transalpina, manufatti in cui si distinse Giacomo Ceconi di Montececon, o i lavori legati al governo delle acque, tra i quali il grande acquedotto di Sammering che forniva Vienna di acqua potabile e i canali e le arginature sul Danubio presso St.Pölten, opere realizzate dalla ditta Baviera-Pezzutti di Vigonovo di Pordenone 2 .
Immigrazione e superamento della concorrenza
L'Osservatorio esamina i dati economici italiani e l'evoluzione trimestrale del debito pubblico, dello stock di Titoli di Stato, delle Riserve ufficiali, della crescita del Pil, dell'inflazione e della disoccupazione. -----The Observer examines the quarterly evolution of Italy's sovereign debt, its stock of government bonds, official reserves, GDP, inflation and unemployment.
Servizio Migranti, n. 6/2016, pp. 45-56, 2016
Report of the Congress Migrazioni tra allarmismo e risorsa sociale, organized by ICSR Mediterranean Knowledge, Fisciano, 23-24 November 2016
Questo paper analizza le notizie di economia e cultura dedicate ai migranti nei media italiani, all'interno di un'ampia ricerca dedicata ad analizzare la rappresentazione dell'immigrazione per il progetto europeo Etnequal (2003-2004).
Migrazioni internazionali e crisi economica
L’impatto della crisi economica sui flussi migratori internazionali rivela alcuni elementi interessanti. A livello globale le migrazioni continuano ad aumentare, in particolare quelle lungo l’asse Sud-Sud, tuttavia l’impatto sui flussi Sud-Nord è misto. Negli Stati Uniti crolla l’immigrazione dal Messico, ma aumenta quella dall’Asia. In Europa, dopo un temporaneo declino dei flussi Est-Ovest, aumentano le emigrazioni da alcuni dei paesi più colpiti dalla crisi, come Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda, mentre diversi Stati irrigidiscono le proprie politiche di accoglienza. Nel complesso, le migrazioni mostrano tuttavia una certa resilienza che, nel caso delle diaspore presenti in Italia, è sottolineata dall’aumento delle rimesse in patria dei cittadini cinesi e da quello delle quote pro capite di bengalesi, indiani e filippini, nonostante la crisi. I lavoratori migranti sono una risorsa per i paesi che li ospitano e politiche restrittive potrebbero avere conseguenze molto negative per l’economia degli Stati ricchi, invecchiati e sul lungo periodo poveri di giovani.