Verso un'ermeneutica del canto gregoriano (original) (raw)

2021, VII Ciclo di Studi Medievali. Atti del Convegno

Il canto gregoriano, in quanto categoria storica, musicale ed epistemologica, è diventata una manifestazione performativa in cui l’interpretazione – intesa come tradizione e ricezione – si è evoluta in modi assai diversi sin dalle origini medievali fino ad oggi. La moderna opera di studio e restaurazione gregoriana – ovvero l’intenzione intellettuale di riportare la prassi esecutiva al suo stato primordiale – portata avanti da personaggi come Guéranguer o Cardine, si è fondamentata su un approccio semiologico che potrebbe considerarsi una forma di medievalismo esegetico in cui la grammatica gregoriana, intesa come la memoria e il significato di un segno, va oltre qualsivoglia possibilità espressiva e comunicativa della notazione musicale moderna. Sebbene molti manuali e trattati siano stati scritti sulla teoria notazionale di questo repertorio, sulla sua pedagogia, analisi e interpretazione, la semiologia in quanto disciplina medievalistica è in grado di rivelare solo parzialmente ciò che il canto gregoriano ha da dire, poiché i diversi modi in cui ha da dirlo, in cui può dirlo, e il perché di essi, va oltre i suoi confini naturali. Allora l’ermeneutica viene nel suo ausilio. Rampi e De Lillo (2019) nella loro opera “Nella mente del notatore. Semiologia gregoriana a ritroso” hanno fatto un grande tentativo di ricostruzione e approccio alla semiografia gregoriana non soltanto dallo studio della ricezione semiologica, ma elaborando una teoria innovativa di retroversione attraverso non di un trattato grammaticale in senso tradizionale, bensì dello sviluppo graduale del pensiero primordiale del trascrittore medievale. Una sorta di esercizio pratico-filosofico alla base dell’espressione semiologica gregoriana. Quindi, il presente studio cerca di capire i suddetti presupposti nell’opera di Rampi e De Lillo (2019) e comprendere in quale modo questi funzionino come base di una dimensione ermeneutica superiore negli studi sul canto gregoriano.