L'identità individuale: doppi e gemelli - L'identità collettiva: cittadino vs straniero, in M. Bettini (ed.), Il sapere mitico. Un'antropologia del mondo antico, Turin, Einaudi, 2021, pp. 67-78 (original) (raw)

Il Mito del Nemico. Identità, alterità e loro rappresentazioni / The Myth of the Enemy. Alterity, Identity, and their Representations, Bologna, Minerva Edizioni, 2019, ISBN 978-88-3324-150-0, 460 pp., ill. bn.

2019

With its diverse essays, this volume examines the study of otherness, from the Middle Ages to the contemporary age, through an interdisciplinary perspective that embraces the subjective and fluid category of the enemy in specific contexts and in its different paradigms and transformations. Fifty authors tackle the myth of the enemy and uncover figurative processes and intellectual dynamics behind the constructions of otherness. Thematically and comparatively structured, the book considers specific themes, such as wonder, fascination, appropriation, and satire. It reveals an arbitrary enemy, in which connections between fiction and phobia, hierarchies and propaganda determine strategic defamation and modes of assimilation. The myth of the enemy is here recognizable in the mystification of Jews, Muslims, Turks, Moors, Protestants, converts, and non-Catholics in general; Africans, Native Americans, Asians, non-Europeans, and non-whites in general; dissidents, and enemies in the political sphere. We can also see how the enemy, as a convenient device, was used for imperialist and colonial justifications. In addition, the volume focuses on the roles of diversity in the artistic and literary imagination. Finally, it raises questions about the definition of identity and civilization. The volume transcends exclusively western and central European conceptions and offers insight into the Mediterranean, Eastern European, Asian, and American viewpoints. It includes essays from art history, literature, history, collecting studies, visual anthropology, political iconology, the history of ideas, and legal philosophy. It offers a multifaceted and comprehensive exploration of an elusive, complex, and highly topical phenomenon. Con un’ampia gamma di saggi, il volume affronta lo studio dell’alterità, dal Medioevo all’Età contemporanea, attraverso una prospettiva interdisciplinare, che consente di abbracciare la categoria fluida e soggettiva di nemico, scrutandola in specifici contesti e seguendola nei suoi diversi paradigmi e trasformazioni. Cinquanta autori si confrontano con il mito mutevole del nemico, mettendo a fuoco i processi figurativi e le dinamiche ideative, all’origine delle molteplici costruzioni dell’alterità. Organizzato tematicamente e in maniera comparativa, il volume assume, di volta in volta, focus privilegiati, quali meraviglia, fascinazione, appropriazione, satira, facendo emergere un nemico arbitrario, in cui connessioni tra finzione e fobia, gerarchie e propaganda, concorrono a determinare pericolosità strategiche e modalità di assimilazione. Un mito del nemico dunque riconoscibile nelle mistificazioni di ebrei, musulmani, turchi, mori, protestanti, convertiti, non-cattolici in genere; africani, nativi americani, orientali, non-europei, e non-bianchi in genere, come pure dissidenti, e nemici in ambito politico. Vi si ritrova inoltre il nemico diventato pretesto e linfa per giustificazioni imperialistiche e coloniali. Il volume mette al centro i ruoli del diverso nell’immaginario artistico e letterario, sollevando infine interrogativi circa la definizione di identità e civiltà. Oltre ad analisi che si concentrano sull’Europa centro-occidentale, coinvolge approfondimenti su questioni inerenti i paesi mediterranei, l’Est Europa, l’Asia e il continente americano. Il volume, che include scritti di storia dell’arte, letteratura, storia, antropologia visuale, storia del collezionismo, iconologia politica, storia delle idee e filosofia giuridica, è pensato come visione sfaccettata e di ampio respiro, su un fenomeno sfuggente e complesso, quanto di estrema attualità.