"La radice nera del fiore bianco come latte" (original) (raw)
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La fonte del cipresso bianco (bozze), Torino 2007
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IL "VERO" E IL "NATURALE" IN CRESPI
Giuseppe Maria Crespi (1665-1747), detto "lo Spagnolo" o "lo Spagnoletto" per gli abiti tipici alla moda iberica che era solito indossare, dopo un primo apprendistato presso Angelo Michele Toni (1640-1708) e Domenico Maria Canuti (1620-1660), studiò per due anni all'Accademia del Nudo di Carlo Cignani (1628-1719), il più stimato pittore bolognese del periodo, finché questo non si trasferì a Forlì nel 1684. Formatosi con Francesco Albani (1578-1660), allievo di Annibale Carraci (1560-1609), e fortemente appassionato di Correggio, Cignani si identificò quale fedele difensore dell'arte emiliana. Nonostante l'ipotesi di
"In forma dunque di candida rosa"
Mensura caeli, territorio, città, architetture, strumenti, a cura di M.Incerti
Il modello della città dei beati nell'Empireo della Divina Commedia, una sorta di anfiteatro circolare appoggiato su colline e attraversato da un fiume di luce, appare milto vicino al calcolatissimo disegno gotico della distribuzione dei conventi gotici fiorentini, che applica teoremi geometrici presenti nei trattati di Abbaco coevi e rappresenta la premessa del ridisegno della Firenze della terza cerchia.
"Il feticcio nero" (racconto horror)
Affido questi miei pensieri vergati con mano disperata a queste carte. So che ormai è inevitabile soccombere e che non mi resta che sperare solo nell'umana pietà e compassione che si riserva a coloro che ormai sono prossimi alla pazzia. Chi troverà questo resoconto potrà scegliere se appellarmi come pazzo e demente, ormai privo del prezioso dono dell'intelletto che ci distingue dai bruti oppure visionare con i suoi propri occhi se quanto narrerò non sia la più orrida storia. Ma lasciate che cominci dall'inizio. Qualche mese fa, a seguito della morte di un mio parente, entrai in possesso di un'ingente somma di denaro, lasciatami come eredità. Chi è avvezzo ai piaceri del mondo saprà quanto eventi del genere peggiorino un'indole già compromessa di suo nella tendenza alla cupidigia e quanto molto frequentemente, maneggiando una grossa somma di denaro guadagnata senza sforzo alcuno, ci si ritrovi rovinati e impoveriti nel giro di qualche settimana, vittime della febbre degli acquisti compulsivi. E io non feci eccezione. Non erano neanche passate 24 ore da quando avevo parlato col notaio, che già avevo scialacquato i primi soldi nell'acquisto di una redingote alla moda, di un blu scuro, con gilet della medesima tinta, cravatta colorata, pantaloni a tubo e cappello a cilindro. Tutte cose superflue delle quali avrei potuto fare a meno, ma che servirono a fare colpo, attirando lo sguardo di vezzose signorine di strada (e non dei quartieri bassi) che subito mi adescarono, ondeggiando nella tournure in modo eccessivamente vistoso, per attirare il mio occhio su quelle parti muliebri che solo per decenza non nomino. Ero ricco, e tutto questo senza aver mosso un dito né faticato; ero ben vestito ed ero stato subito soddisfatto da meretrici di classe (e non quelle cenciose che si accompagnano a scapestrati e vagabondi!). Un 1
Harold Bloom scrive, a proposito del Macbeth, che "la tradizione teatrale ha reso Macbeth il più sfortunato tra i drammi shakespeariani, soprattutto per coloro che lo interpretano", e che "lo stesso Macbeth può essere definito il più sfortunato tra i protagonisti shakespeariani" 1 . L'icasticità e la paradossalità del critico statunitense palesano una oggettiva difficoltà nella lettura dell'opera di William Shakespeare, che sfugge alle pretese dell'interprete di definirne il significato e, soprattutto, il senso 2 .
«Pianta della fondattione» del Carmine di Pisa
In un Campione di beni dei Carmelitani di Pisa, datato 1659 e conservato all’Archivio di Stato della città, si riporta una originale “Pianta della fondattione ...” contenente notizie interessanti sul convento e la chiesa di Santa Maria del Carmine. Non è una descrizione di opere d’arte – tele o sculture –, quanto di strutture conventuali e di opere promosse dai priori pro tempore.