intervista a daniel Heller-Roazen (original) (raw)


Daniel Rozin è artista e docente, uno dei designer più originali a livello internazionale in grado di esaltare, con le sue opere, il concetto di interattività e la creazione di un legame profondo tra artista, opera e spettatore. I suoi lavori – al centro di questa chiacchierata – si focalizzano sul concetto di “specchio”, sulla traduzione diretta e formale di quella quotidiana interattività che questo oggetto è in grado di creare con chiunque si ponga di fronte a esso. I suoi specchi meccanici montano delle videocamere per individuare il soggetto e dei motori, governati da computer, per muovere le singole componenti chiare e scure dello specchio stesso (pezzi di legno, sfere metalliche, dischi colorati, oggetti di riciclo) e per attivare un conseguente effetto ottico di contrasti e quindi di idea di riflessione. Pubblicato originariamente su Digicult il 02/05/2006 Marco Mancuso, Intervista con la New Media Art. L'osservatorio digicult tra arte, design e cultura digitale, Milano 2020. Paperback, color, 486 pages, ISBN 978-8857569444

A comparison between Heller' and Kelsen's view of democracy and frredom within a broader view of their legal theories.

Abstract INTERVIEW WITH ANDRÉS BUSCHIAZZO. Andrés Buschiazzo is interviewed with a series of questions and his answers make us understand how the Individual Psychology of Alfred Adler was able to spread in Latin America and especially in Uruguay, thanks to the constant work of a group of scholars who daily enrich Adlerian thought with studies and researches. Andrés Buschiazzo discusses the basic concepts of Individual Psychology, the areas of applicability, the concept of “mental disease”, the phases of an Adlerian psychotherapy, the importan- ce of Professional Ethics. Finally he describes the development and the aims of “Centro de Estudios Adlerianos” in Montevideo, Uruguay. By. Giuseppe Ferrigno DIALOGHI ADLERIANI OSSERVATORIO DI PSICOLOGIA INDIVIDUALE CONTEMPORANEA DELL'ISTITUTO ALFRED ADLER DI MILANO EDITORIALE STUDI E RICERCHE ARTE E SOCIETÀ INCONTRI E INTERVISTE IN LIBRERIA APPUNTAMENTI

Diego Perrone è uno degli artisti protagonisti di Cèramica. Per la festa presenterà dei pezzi unici costruiti insieme ad artigiani montelupini. Ne volevo sapere di più e quindi sono andata a fargli qualche domanda.

DAVID SELTZER IL PRESAGIO (The Omen, 1976) Chi ha intendimento riconosca il numero della Bestia: perché è un numero umano, e il suo numero è Seicento e Sessanta Sei. Libro delle Rivelazioni Avvenne in un millesimo di secondo. Un moto delle galassie che avreb-be richiesto milioni di milioni di anni si verificò con la rapidità di un batter di ciglia. All'osservatorio di Cape Hattie un giovane astronomo rimase impietrito dallo stupore e allungò la mano con un attimo di ritardo verso l'apparec-chio fotografico che avrebbe dovuto registrare l'evento: il frantumarsi di tre costellazioni che davano vita a una nuova stella cupa e scintillante. Dal Capricorno, dal Cancro e dal Leone si erano improvvisamente staccati dei frammenti che fluivano con straordinaria, magnetica sicurezza, fino a con-giungersi, a fondersi in un pulsante fuoco galattico. E la luce si fece sem-pre più forte e più brillante e le costellazioni tremarono-o a tremare erano forse le mani dell'astronomo sull'obiettivo del suo strumento, mentre cer-cava di soffocare il grido confuso che gli saliva dentro? Ebbe paura di essere solo a confrontarsi con quell'attimo, ma in realtà non lo era. Dal profondo delle viscere della terra saliva un suono lontano. Un suono di voci, umane eppure non umane, che si levavano in un crescendo misterioso, in una devota cacofonia all'unisono con la crescente po-tenza della stella. Nelle caverne, nei sotterranei, nell'aperta campagna, si erano raccolte, levatrici al parto, ed erano ventimila. A mani giunte, le te-ste chine, le loro voci salirono e crebbero fino a quando la loro vibrazione fu avvertita, udita ovunque. Era il suono dell'Apocalisse che saliva alto nei cieli e penetrava in profondità nel cuore della terra, di una terra prebiblica.

Nel volume viene esposta analiticamente la dimostrazione del teorema di eliminazione del Cut (Hauptsatz) dimostrato da G. Gentzen nelle sue “Untersuchungen über das logische Schliessen”. La dimostrazione originale di Gentzen è una dimostrazione fondata su una doppia induzione, sul rango delle derivazioni e sul grado della formula soggetta al taglio. In questo testo la dimostrazione è una dimostrazione a doppia induzione, ma sulla lunghezza della derivazione e sul grado della formula soggetta al taglio. Il metodo seguito dall’autore, è ripreso con miglioramenti nel rigore formale e nella completezza analitica dei passaggi da L. Heindorf, Elementare Beweistheorie, Wissenschaftsverlag, Mannheim 1994, pp. 103-140. Inoltre, ci sono due differenze. In primo luogo, mentre Heindorf dimostra il teorema per il calcolo intuizionistico LJ, qui è dimostrato per il il calcolo classico LK. In secondo luogo, il calcolo usato nel testo contiene solo la regola strutturale di Weakening e questo consente di semplificare la dimostrazione del teorema di eliminazione del taglio, evitando di dover far ricorso alla regola di fusione equivalente a quella del taglio. Il volume si articola in tre parti: la prima comprende una esposizione preliminare del calcolo dei sequenti LK. Nella seconda si enuncia e si dimostra l’Hauptsatz. Nella terza sono illustrate alcune importanti conseguenze dell’Hauptsatz, alcune di carattere formale, altre di significato più filosofico. La seconda parte è arricchita di una appendice tecnica, nella quale si studiano le ragioni dell’uso della regola del Mix al posto di quella del Cut.

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