«Un nuovo approccio archeologico al gruppo episcopale di Egitania nella Tarda antichità (Idanha-a-Velha, Portogallo)» XVI Congresso Internazionale di Archeologia Cristiana Roma, 22 - 28 settembre 2013. (original) (raw)

La diffusione del cristianesimo nei territori dell’Europa medievale ad avvenire fu fundata essenzialmente sulla creazione dei vescovati, concretizzati nella costruzione di grandi gruppi episcopali nelle antiche città romane. I vescovati erano i nuovi centri di potere, ecclesiastici ed economici, è sono ormai la chiave per indagare e comprendere lo sviluppo delle città medievali nel Mediterraneo occidentale. Eppure, la conoscenza dei questi complessi episcopali (la sua topografia e struttura architettonica) tende a basarsi sulle fonti scritte piuttosto che nella loro conservazione materiale e archeologica. Tra i gruppi episcopali tardoantichi noti per l’Archeologiaa nell’Europa occidentale, si trova il gruppo episcopale dell'antica Egitania (Idanha-a-Velha, Portogallo), su cui stato attuale della ricerca affrontiamo nella nostra presentazione. L'obiettivo degli studi interdisciplinari que abbiamo condotto è quello di ottenere delle conoscenze tecnologiche di questo complesso con l’applicazione di una metodologia multidisciplinare che comprende concetti relativi alla storia, archeologia, geomatica e telerilevamento. Una delle sue principali rilevanze storiche ed archeologiche sta nel suo eccellente stato di conservazione, fatto che lo rende un sito archeologico di riferimento unico in Europa. Le costruzioni trovate intorno alla cattedrale sono state oggetti di discussione dai primi lavori archeologici e di restauro realizzati per Fernando de Almeida dal 1954 in poi. Tuttavia, il resto delle strutture del complesso cristiano che circundano la chiesa attuale, e anche la realtà archeologica della stessa città nella tarda antichità e l'Alto Medioevo è ancora da esplorare.

Capi guerrieri ed eroi dalla Puglia centrale. Il complesso della tomba 24/1976 di contrada Purgatorio a Rutigliano (Bari), in Atti del Terzo Convegno Internazionale "Dialoghi sull'Archeologia della Magna Grecia e del Mediterraneo" (Paestum, 16-18 novembre 2018), Paestum 2019, pp. 613-630.

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In 1976 at Rutigliano was found, during the excavation of the necropolis in contrada Purgatorio, a large tomb that belonged to a high-ranking warrior, datable to the third quarter of the 5th century BC. In addition to iron weapons and valuable bronze armours, it has yielded a considerable amount of bronze vases, but above all a very rich vascular complex recovered in the adjoining compartment, composed of more than a hundred artifacts. Particularly noteworthy are the Attic and Protoapulian red-"gure pottery, among which seven vases by the Painter of the Berlin Dancing Girl stand out, whose images express a figurative program of exaltation of the heroic deeds performed by the deceased, equivalent to those of the heroes of myth. The objects of this assemblage were not merely evidence of lavish opulence but were intended to mirror the social standing of the deceased in order to project a specific image and ideology. They constitute a homogeneous set in terms of the contents and messages they are intended to evoke and transmit. As a whole this funerary assemblage represents the desire on the part of the aristocracy to be distinguished from the rest of society and to achieve an afterlife like that of the heroes of myth.

G.P. Brogiolo, A. Chavarria Arnau, Nuove ricerche sulla torre di Torba (Varese). Scavi 2017-2019, in I Longobardi a nord di Milano. Centri di potere tra Adda e Ticino, IV Incontro per l’Archeologia barbarica, a cura di G.P, Brogiolo e P.M. De Marchi, Mantova, 2020.

Excavations at the Torba Tower conducted between 2017 and 2019 have revealed part of sequence of the more than four m. of stratified archaeological layers present in the courtyard between the monastery and the church of Santa Maria. Two important phases were identified: the first slightly precedes the Lombards’ arrival; the other, of late 6th to early 7th century date, is associated with a horse burial and the intense deposition of silts and clays interleaved with some trodden surfaces with hearths.

G. BORDI, La cappella del primicerius Teodoto, in Santa Maria Antiqua. Tra Roma e Bisanzio, Catalogo della mostra (Roma, Santa Maria Antiqua, 17 marzo-11 settembre 2016), a cura di M. Andaloro, G. Bordi, G. Morganti, Electa, Milano 2016, pp. 260-269.

De Siena Antonio, Attività della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, in Ibridazione e integrazione in Magna Grecia, Forme Modelli Dinamiche, Atti LIV Convegno Studi sulla Magna Grecia, Taranto 25-28 settembre 2014, Taranto 2016, pp. 609-648.

Sintesi degli interventi e delle scoperte effettuati nel territorio regionale nel corso dell'anno. Particolare attenzione è riservata agli scavi condotti nelle aree interne per operazioni di archeologia preventiva sollecitate da nuovi impianti industriali per l'estrazione petrolifera o per la produzione di energia da fonti rinnovabili, come Palazzo San Gervasio, Guardia Perticara, Matera e Salandra. Sono anche presentati i risultati degli scavi condotti in regime di concessione o in collaborazione con università italiane e straniere.

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CASTIGLIA 2024, "La Liguria. Trent’anni di Archeologia Cristiana (1993-2023)", in "Archeologia cristiana in Italia. Ricerche, metodi e prospettive (1993-2022)", Atti del XII Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana (Roma, 20-23 settembre 2022), Mantova 2024, pp. 73-100.

M. BRACONI, M. DAVID, V. FIOCCHI NICOLAI, D. NUZZO, L. SPERA, F.R. STASOLLA (ed.), "Archeologia cristiana in Italia. Ricerche, metodi e prospettive (1993-2022)", Atti del XII Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana (Roma, 20-23 settembre 2022), Mantova 2024, II, 2024