La viabilità del Promunturium Mercurii: I Miliarii (original) (raw)
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Organizzazione istituzionale delle città del Promunturium Mercurii
LE FORME MUNICIPALI IN ITALIA E NELLE PROVINCE OCCIDENTALI TRA I SECOLI I A.C. E III D.C. Atti della “XXI Rencontre franco-italienne sur l’épigraphie du monde romain” (Campobasso 24 - 26 settembre 2015) a cura di Silvia Evangelisti e Cecilia Ricci, Bari 2017, pp. 219-244, 2017
ILPBardo 440 = ILS 9482 = AE 1913, 162, identificabile con il legatus Q. Numerius Q. (filius) Vel(ina tribu) Rufus documentato in una iscrizione evergetica per il restauro di una portic(us) a Issa (Dalmatia) (CIL, III 3078 = CIL, I 2 759 (p. 839, 946) = ILLRP 389 = AE 1971, 302).
‘Voce concordi’ Scritti per Claudio Zaccaria, Antichità Altoadriatiche LXXXV, 2016
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La stabilità viaggia sul Corridoio VIII
stabilità per l'Europa sudorientale venisse sottoposto a revisione. All'inizio di maggio di quest'anno, Vladimir Filipov, coordinatore bulgaro del Patto, affermava infatti che esso «si basa su documenti di due anni fa, quando c'era una situazione completamente diversa nei Balcani». Ronald Bless, portavoce del Patto, risponde che certamente alcuni aspetti possono essere rivisti ma che la maggior parte dei cosiddetti quick start projects (progetti a rapida realizzazione) sono già in corso d'opera. Ad esempio nel settore più costoso e difficile, la ricostruzione economica, stando ai dati ufficiali diffusi dal Patto, il 75% delle commesse per le infrastrutture è stato assegnato.
LUCUS FERONIAE MOSAICI E PAVIMENTI MARMOREI
Il volume costituisce un piccolo corpus dei mosaici e pavimenti marmorei della città di Lucus Feroniae, l'analisi dei cui apparati di rivestimento in situ e fuori contesto ha consentito di delineare il quadro evolutivo figurativo e ornamentale della città. L'analisi degli schemi decorativi pavimentali presenti a Lucus Feroniae si avvale del necessario imprescindibile confronto con la realtà Urbana, data la significativa vicinanza a Roma della piccola città dell'agro capenate lungo la via Tiberina, mostrando interessanti aspetti di dipendenza e originalità. Lo studio si avvale anche di approfondimenti di particolari problematiche inerenti l'ambito di indagine, quali l'introduzione e la diffusione dello schema a cubi prospettici e delle lastre a interraso marmore, nonché le valenze politiche, ideologiche, i diversi livelli di committenza e di maestranze legati all'impiego e alla circolazione dei marmi bianchi e policromi e di manufatti nei diversi contesti ed epoche.
I MARMI DELL’ALTARE MAGGIORE DELLA PARROCCHIALE DI LA MORRA
I. BOGLIETTI, L. FACCHIN, B. SIGNORELLI, M. GOMEZ SERITO - L'ALTARE MAGGIORE DI SAN MARTINO IN LA MORRA Nuovi documenti e studi, 2012
For the history of Piedmontese marble altars, it is one of the many case studies interesting in the thirty years since the disappearance of Guarino Guarini in 1683 and 1714, the year of Filippo Juvarra's arrival in Turin. The altar of La Morra, which has always been attributed to Michelangelo Garove on a documentary basis, now seems to have to be assigned without hesitation to Giovanni Valle on the basis of the discovery by Bruno Signorelli of the autograph document of the instruction for its definitive realization. The two apparently contradictory attributions can actually find reasons for compatibility by analyzing the context and the detail of the work, in particular with respect to the marbles used.
L'ERMETISMO SPERIMENTALE DI «FRONTIERA
La tentazione di legare a filo unico tutta la poesia di Vittorio Sereni è sempre molto forte. Ne garantirebbero l'attendibilità di lettura i richiami, le riprese, le prospettive, ripercorsi nel flusso degli anni. Ma questa volta vi resisteremo perché in questo capitolo è mia intenzione indicare il percorso sperimentale del linguaggio di Sereni, saggiato nello spazio ristretto dei suoi primi anni, inconsapevoli certamente delle tracce che in un arco di quasi mezzo secolo avrebbero portato sino all'ultimo libro, Stella variabile, del 1981, che paradossalmente fornisce due lacerti introduttivi di ciò che ora ci interessa e che era avvenuto all'altro capo cronologico dell'invenzione. Una delle poesie d'apertura di Stella variabile dice: «nuove ombre mi inquietano che intravedendo non vedo» (Lavori in corso, v. 25), segnale di una percezione parziale, che fa da perfetto pendant all'ultimo testo del libro: «passiamola questa soglia una volta di più» (Altro compleanno, v. 9). Se rammento le due fugaci istantanee, è per rimarcare una volta di più quanto l'intuizione di Frontiera, giusto quarant'anni prima, costituisca un serbatoio permanente.
I traversatori milanesi e la lucidatura delle armature
2019
In ambito ricostruttivo e accademico, una vexata quaestio ricorrente è quella della finitura superficiale delle armature: ovvero, se queste venissero effettivamente lucidate "a specchio" o se ci si limitasse ad un trattamento meno radicale, con la permanenza di chiazze e un aspetto meno riflettente. Quando una piastra si presenta oggi lucida, ma con macchie scure più o meno diffuse, come possiamo dunque capire se tali macchie siano il "fossile" di una corrosione poi rimossa o piuttosto un resto originale di calamina, residuo del processo produttivo? https://imagoantiqua.it/i-traversatori-milanesi-e-la-lucidatura-delle-armature/