"Domenico, Onorio III e la nascita dell'Ordine", Convegno internazionale "Domenico e Bologna Genesi e sviluppo dell'Ordine dei Predicatori", Bologna, 22-25 settembre 2021 (original) (raw)
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Domenico di Caleruega alle origini dell'Ordine dei Predicatori. Le fonti del secolo XIII
A cura di Gianni Festa, Agostino Paravicini Bagliani, Francesco Santi 🔗https://bit.ly/34bq4mT Il volume raccoglie per la prima volta tutti i testi latini che documentano il primo secolo di vita dell’Ordine dei Predicatori, con introduzione critico testuale, commento storico e traduzione italiana. In particolare il lettore troverà le Litterae sancti Dominici (a cura di Elio Montanari); di Giordano di Sassonia il Libellus de initio Ordinis Praedicatorum (a cura di Elio Montanari, in un nuovo testo critico), le Litterae enclyclicae e l’Oratio ad beatum Dominicum (a cura di Elio Montanari); gli Acta canonizationis sancti Dominici (a cura di Alessandra Bartolomei Romagnoli); la bolla Fons sapientiae di Gregorio IX (a cura di Agostino Paravicini Bagliani); le Legendae di Pietro Ferrandi, di Costantino d’Orvieto e di Umberto de Romanis (a cura di Giovanni Paolo Maggioni); il Libellus de vita et obitu et miraculis sancti Dominici et de Ordine quem instituit, di Teoderico di Apolda (a cura di Silvia Nocentini); i Miracula beati Dominici di Cecilia (a cura di Antonella Degl’Innocenti); il De modo orandi corporaliter sancti Dominici (a cura di Gianni Festa e Francesco Santi, pubblicato con il suo corredo iconografico). Gli indici dei manoscritti, degli autori e delle opere anonime, delle citazioni bibliche e degli studiosi corredano il volume. Esso vuole essere uno strumento di lavoro oltre che un riferimento per comprendere il senso profondo dell’Ordine dei domenicani nella sua fase nascente: ad esso appartennero personaggi chiave della cultura del secolo XIII (come Alberto Magno, Raimondo de Penyafort, Tommaso d’Aquino, Guglielmo di Moerbeke, Iacopo da Varazze, Meister Eckhart), segnando in modo decisivo l’identità europea e le sue dinamiche.
Nel maggio del 1380 il Capitolo generale dell'Ordine dei predicatori, riunito a Bologna, elesse alla carica di Maestro generale Raimondo da Capua, in quel momento provinciale della Lombardia superiore, confessore di Caterina da Siena e solerte sostenitore delle ragioni del pontefice Urbano VI, in seguito primo artefice del progetto di riforma morale e spirituale dell'Ordine conosciuto con il nome di Osservanza 1 . La nomina di un nuovo Maestro generale di obbedienza romana in opposizione al tolosano Élie Raymond ( , che governava l'Ordine dal 1367 e aveva aderito all'obbedienza avignonese, rese evidente anche all'interno dei domenicani la lacerante divisione della cristianità occidentale, determinata dalla doppia elezione pontificia dell'aprile-settembre 1378 e destinata a durare fino al 1417 2 .
La discesa in Italia di Ludovico il Bavaro fra 1327 e 1330 e la nomina di un antipapa nella persona di Niccolò V rappresentarono l’apice dello scontro che allora opponeva il sovrano a papa Giovanni XXII. Ad alimentare ulteriormente la lotta fu il convergere attorno al Wittelsbach delle idee espresse nel Defensor pacis e di quelle frange del movimento francescano in aperta rivolta con il Papato. Pisa finì per ritrovarsi al centro degli eventi allorché fra il 1328 e il 1329 l’imperatore e il suo antipapa si stabilirono in città . Gli arresti, le confische e le riassegnazioni di cariche e benefici ecclesiastici determinarono una netta spaccatura fra quella parte del clero cittadino che era rimasta fedele a Giovanni XXII e quanti avevano nel frattempo aderito allo scisma. Il Capitolo della cattedrale, ove negli anni precedenti erano cresciute le spinte verso una maggiore autonomia nei confronti dell’ordinario diocesano, e i principali monasteri cittadini divennero i teatri dello scontro. Le conseguenze e gli strascichi delle lotte di quegli anni avrebbero condizionato pesantemente la vita religiosa e politica di Pisa sino alla metà del Trecento.