SPARTINA X TOWNSENDII H. AND J. GROVES, NUOVA ALOFITA PER LA LAGUNA DI VENEZIA: DISTRIBUZIONE AL 2003 (original) (raw)
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In questo lavoro sono descritti alcuni esperimenti preliminari per lo studio di un tracciante innovativo basato sull'utilizzo di particelle fluorescenti. Tale tracciante è finalizzato alla misura della velocità del deflusso superficiale su versante. L'idea di base è di introdurre nel fluido in movimento o in formazione una quantità di particelle galleggianti di diametro molto limitato (< 1mm) dotate di fluorescenza e di monitorarle tramite una piccola stazione strumentale composta da una lampada a ultravioletti e da una telecamera.
IL NUOVO CATASTO DI VERONA. PROFILI GIURIDICI
La scoperta, negli scavi del Capitolium 1 è di straordinaria comunità locali dopo la concessione della latinitas civitas formae agrorum o catasti in genere 2 -Luraschi nella basilare ricerca da titolo 'Foedus Ius Latii Civitas. Aspetti costituzionali della romanizzazione in Transpadana communis opinio 3 1 CA-VALIERI MANASSE e CRESCI MARRONE CAVALIERI MANASSE CAVALIERI MANASSE CAVALIERI MANASSE CAVALIERI MANASSE BUONOPANE CHOUQUER 2010, CHOUQUER, FAVORY 2001, . 2 PIGANIOL CHOUQUER 2010, formae agrorum nel senso tipico del termine, ma documenti di età vespasianea redatti TEUFF e s t r a t t o 12 BEHRENDS, CLAVEL-LÉVÊQUE, CONSO, GONZALES, GUILLAUMIN, PEYRAS, RATTI e s t r a t t o
Tra il 1989 e il 2013 sono state censite le colonie di Laridi e Sternidi presenti in laguna di Venezia, valli da pesca escluse. Le specie nidificanti sono passate da tre fino al 1994 a cinque negli ultimi anni del periodo di indagine. Sono state censite in media 1.469 coppie (DS= +275,6), con un minimo di 1.041 nel 2002 e un massimo di 2.303 nel 1995. Il tasso di variazione annuo è risultato nei 25 anni (T25) pari allo 0,2%, mentre per gli ultimi dieci anni (T10) è stato dell’1%. I rispettivi trend sono classificabili come “stabile” e “incerto”. Escludendo il gabbiano corallino, di insediamento troppo recente, le quattro specie evidenziano questi andamenti: per il gabbiano comune “declino moderato” in entrambi i periodi (-8% annuo); per la sterna comune “declino moderato”, con T25 pari a -7% e T10 pari a -10%; per il fraticello, rispettivamente “incerto” (T25= +5,6%) e “moderato incremento” (T10= +11,6%); per il beccapesci, in entrambi i periodi trend “incerto”, pur con incrementi annui pari al 6% (T25) e al 2,5% (T10). Le colonie erano ubicate su barene naturali e, a partire dalla metà degli anni duemila, su barene artificiali; negli ultimi anni quest’ultima tipologia è risultata sempre più importante per la nidificazione. A fronte di una complessiva stabilità nelle dimensioni, la comunità monitorata ha denotato un aumento della diversità nel corso degli anni e una prevalenza del beccapesci a scapito della sterna comune. L’utilizzo sempre più frequente di siti di origine artificiale è una probabile risposta adattativa all’aumento del livello medio marino registrato in laguna.
Oggi la laguna di Venezia è il risultato di una costante evoluzione di quegli stagna che Livio segnala descrivendo l' avventura di Cleonimo ad litora Venetorum (X, 2). Stagna che, contrariamente a quanto in passato si pensava, le ricerche hanno dimostrato essere stati frequentati sin da tempi remotissimi. E attraverso le fonti ci si chiede quale coscienza si avesse nel passato di un comprensorio particolare costituito da terra e acqua insieme. Questo genere morfologico ibrido sembra in realtà essere avvertito non solo da noi, ma anche dagli antichi scrittori che utilizzano per la laguna termini indefiniti e talora intercambiabili, in larga misura sfuggenti. Ciò sembra ragionevole soprattutto in un contesto a morfologia variabile, dove la presenza antropica si dovette ogni giorno confrontare con un paesaggio che poteva mutare in breve tempo.
UN'ANFORA FRAMMENTARIA DALLA LAGUNA DI VENEZIA
Archeologia e Calcolatori 21, 2010
Due anfore ritrovate nella Laguna di Venezia fanno pretesto per lo studio delle somiglianze delle forme tramite elaborazioni statistrche delle curvature
CONTRIBUTO DI STUDIO CRITICO SULLA VEDUTA DI VENEZIA A VOLO DUCCELLO DEL 1500
La stampa xilografica della Veduta di Venezia del 1500 è uno straordinario unicum che ha destato meraviglia e stupore dalla sua pubblicazione sino ai nostri giorni, restando un enigma per gli studiosi la sua formazione per la complessità descrittiva nell unitaria panoramica del tessuto geografico e urbano della città, colta inoltre in visione aerea da altezza non praticabile all epoca da occhio umano. Nessuna documentazione dei lavori del processo tecnico preparatorio è emersa sino ad oggi. Sono disponibili soltanto i finali stampi xilografici conservati presso il Museo Correr di Venezia. Misto di complessa e dettagliata descrizione dell intricata configurazione urbana e di sintesi artistica è attualmente attestata ad opera del pittore e incisore Jacopo de Barbari, del quale parimenti la stampa è rimasta un unicum non più ripetuto .per possibili altre rappresentazioni di celebri città del Rinascimento. Neppure da parte di altri artisti o tecnici si sono in seguito realizzate analoghe opere vedutistiche di eccellenza, salvo il processo di sviluppo della cartografia scientifica ad uso civile, militare e strettamente geografico. Varie generazioni di studiosi si sono ingegnate a formulare ipotesi sulla modalità tecnica per ottenere un tale risultato di meticolosa complicata gravosità ed eccezionale ricostruzione con adeguata coerenza e fedeltà, in rappresentazione peraltro da altezza impraticabile all epoca, ma necessaria per darne una visione distinta, minuziosa ed unitaria della totalità degli edifici. Anche il più alto campanile veneziano non consentiva una visione dii scorcio con pari profilo di angolazione e pure eventuali rilevazioni planimetriche per sezioni con descrizioni degli edifici imponevano un successivo gravoso coordinamento delle gradazioni scalari in successioni di piani, grandezze e angolatura di prospettiva. Ripartita in un preciso collage di sei fogli di stampa per necessità di adattamento alle dimensioni di torchio, misurando mm. 2820 x1389, il preciso assemblaggio non implica necessariamente una