L'intervento del senatore Vittorio Polacco del 7 febbraio 1925 sull'insegnamento della religione cattolica nelle scuole elementari (original) (raw)
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Jerónimo Leal - Manuel Mira (a cura di), L'insegnamento superiore nella storia della Chiesa: scuole, maestri e metodi, Edusc, Roma, pp. 443-465, 2016
This contribution shows the outcome of a documentary research carried out in the Archive of the Congregation “de Propaganda Fide”. From the analysis of the correspondence between the delegate Celso Costantini and the prefect Willem van Rossum, the final stages of the process that brought to the foundation of the Catholic University of Beijing by American Benedictines has been reconstructed. The project was part of a broader plan of van Rossum and Costantini ( with the support of Pius XI), that aimed to make the Church in China more local, less dependent on French support and more competitive than the protestant missionary activity and to enhance higher education centers.
a cura di Jan Mikrut, PERSEGUITATI PER LA FEDE. LE VITTIME DEL NAZIONALSOCIALISMO IN EUROPA CENTRO-ORIENTALE, 2019
L’articolo si basa sulla limitata produzione scientifica riguardante l’attività educativa svolta dalla Chiesa e sue istituzioni durante la seconda guerra mondiale. La Chiesa cattolica durante il periodo tra le due guerre mondiali del secolo scorso tentava di coinvolgersi, e perciò di avere un influsso sul processo educativo nazionale. L’autore dà le principali notizie sullo sviluppo delle scuole preesistenti e sull’allestimento di nuove, segnalando i fondamenti giuridici, i cenni statistici e lo sfondo sociale. Tutto questo diventa un punto di partenza per descrivere la distruzione dell’apposito sistema, le forme di persecuzione subite dai preti – catechisti, insegnanti e professori. L’azione venne mirata alla rovina dell’élite della nazione, ciò prosegue come sterminio dell’Intellighenzia polacca. In opposizione ad alcune costatazioni presenti nella storiografia dell’educazione clandestina, viene dimostrato largo coinvolgimento degli ecclesiastici: insegnanti, parocci e professori, nell’azione d’istruzione clandestina. Attraverso degli esempi concreti vengono presentate diverse sfacciature e sfide da affrontare dai protagonisti degli avvenimenti, non trascurandone la complessità morale, sociale e personale. Tutto questo tenta di dimostrare i diversi principi rivelantisi nella complessa realtà della guerra, dei rapporti Chiesa-Stato, dell’interazione Chiesa-società, della lotta tra lo sterminatore e i conquistati.
L’insegnamento di “Religione cattolica” del futuro
Nuovi Materiali, 2021
Una rilettura, applicata alla disciplina\materia\insegnamento scolastico «Religione cattolica», della lezione «La Scuola del Futuro - Le competenze e le metodologie didattiche» del prof. Carlo Mariani, ricercatore INDIRE.
Franco Molinari, nelle battute terminali della voce “Radini Tedeschi” del Dizionario Storico del Movimento Cattolico in Italia, afferma: "Restano aperti all'indagine approfondita vari capitoli della sua vita: i rapporti con singoli esponenti del MC, la sua attività pubblicistica, i tempi e i fattori della sua evoluzione, la storia bergamasca nel suo decennio episcopale, la posizione intermedia tra la della Speranza e quella del Guindani" . Sono passati molti anni da questo giudizio e diverse delle lacune individuate dallo studioso sono state colmate, mi pare, però, che il campo della scuola meriti ancora una speciale attenzione. Oggetto del mio contributo è quello di ricostruire, entro la cornice normativa della politica scolastica liberale, l’azione di Giacomo M. Radini Tedeschi. Com’è noto il tema della scuola costituì, anche a seguito dell’acuirsi del processo di laicizzazione delle pratiche formative, anche nella diocesi di Bergamo, uno degli aspetti centrali del suo episcopato. Nel corso della relazione verrà messo a fuoco principalmente la polemica innescata dalla decisione del Prefetto di dare corso alla deliberazione del Consiglio Provinciale Scolastico che permetteva l’istruzione religiosa nelle scuole elementari pubbliche solo al di fuori dell’orario scolastico e che chiedeva non venisse impartita in V e VI. Il Problema della scuola diviene così oggetto di speculazione teologica e intellettuale nel corposo volume scritto dal Vescovo nel 1912 e in una serie di iniziative che a cascata, a partire dalle indicazioni del presule e della Direzione Diocesana, toccarono tutti i settori della chiesa orobica. In sede conclusiva si tenterà un bilancio del contributo di monsignor Radini Tedeschi valutando gli esiti di quella stagione di grande fermento del movimento cattolico. Fonti: Archivio Storico Diocesano di Bergamo (ASDBG): (Fondo Rezzara, Fondo Associazione Nicolò Tommaseo, Verbali della Direzione Diocesana ). Periodici: “Il Campanone”, “L’Eco di Bergamo”, “Vita Diocesana”
2019
A dispetto delle lacune storiografiche sul tema, gli anni compresi tra la fine del XIX secolo e la Grande Guerra rappresentano una stagione di grande interesse per la storia della pedagogia cattolica. Oltre alla difesa di una visione educativa coerente con la filosofia e antropologia cristiana, l’impegno dei cattolici si dispiegò soprattutto in campo scolastico, nel tentativo di superarne l’assetto statalista e laicista. In parziale controtendenza rispetto ai decenni precedenti, le battaglie dei cattolici furono segnate, d’un lato, dall’ormai avvenuto riconoscimento delle prerogative governative in campo educativo e, dall’altro, dalla difesa dei diritti educativi della famiglia, dalla rivendicazione della presenza dell’insegnamento religioso nelle scuole pubbliche e dalla richiesta di una maggiore valorizzazione delle autonomie locali. Con l’obiettivo di lumeggiare i tratti della pedagogia che ne sostiene la militanza, il volume rilegge l’apporto al dibattito scolastico di alcune delle personalità più significative di quegli anni, come i vescovi Geremia Bonomelli e Giacomo Maria Radini Tedeschi, l’attivista e politico Nicolò Rezzara, il fondatore dell’Unione Pro Schola Libera, don Giuseppe Piovano.