Tesi sulla dicotomia interfaccia-database (original) (raw)
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In: Strumenti digitali e collaborativi per le Scienze dell’Antichità Edition: ebook Chapter: 8 Publisher: Edizioni Ca' Foscari, 2017
Sommario. Nella prima parte di questo lavoro vengono descritte le linee essenziali di un'ontologia (implementata in OWL) per i tre archivi della Bibliotheca Iuris Antiqui (BIA). In particolare, sono brevemente descritte le classi e le relazioni di tale ontologia e viene data una rappresentazione grafica della sua struttura concettuale. Nella seconda parte sono discusse le prospettive di sviluppo che si aprono una volta che una base di conoscenze sia posta in forma ontologica. In particolare, si pone in evidenza come la forma ontologica permetta, da un lato, di sviluppare modalità radicalmente nuove di ricerca e reperimento dell'informazione e, dall'altro, di collegare e integrare in modo naturale basi di conoscenze diverse e con specifici criteri di organizzazione interna. A questo proposito, sono chiariti quali siano i passi essenziali da compiere nella prospettiva di tale integrazione e i vantaggi che se ne potrebbero ricavare. Abstract. We describe the essential lines of an ontology (implemented in OWL) for the three archives of Bibliotheca Iuris Antiqui (BIA). In particular, we briefly describe the classes and relations of this ontology and we give a graphic representation of its conceptual structure. We then discuss some possible developments that the ontological form of a knowledge basis opens up. We point out that the ontological form allows, on the one hand, for radically new forms of information search and retrieval and, on the other one, for a natural link and integration between different knowledge bases, each one characterized by specific criteria of internal organization. In this regard, we point out the essential steps to bring about such an integration, and some of the possible benefits that would ensue.
TriMED: banca dati terminologica multilingue
AIUCD, 2018
Tre categorie di persone si confrontano con la complessità del linguaggio medico, ciascuna con le proprie esigenze di rimedio: medici, traduttori tecnico scientifici e pazienti. Il presente lavoro propone di elaborare uno strumento che contribuisca a porre rimedio all'opacità che caratterizza la comunicazione in ambito medico tra i suoi vari attori: soddisfare la comunicazione tra pari, fornire una risorsa regolarmente aggiornata ai traduttori tecnico scientifici e facilitare la comprensione delle informazioni da parte del grande pubblico: una risorsa terminologico-fraseologica multilingue. La banca dati si compone di schede terminologiche progettate per creare un ponte fra i vari registri individuati (specialistico, semi-specialistico, non specialistico) nelle lingue considerate. Limitatamente al settore oncologico dei trattamenti per il cancro al seno, i termini da trattare sono estratti da un corpus in lingua inglese, corredati di tutte le informazioni e le proprietà linguisticamente rilevanti, e ricollegati al loro equivalente pragmatico in italiano e in francese.
Pratiche di Interfacce software, esperienze pratiche L'interfaccia
DDD, 2003
Premessa Questo articolo vuole essere una testimonianza del lavoro svolto su alcune interfacce negli ultimi anni. Nel 1999 ho fondato Studioddm, uno studio che si occupa di prodotti creativi, dal design tradizionale alla comunicazione visiva, da prodotti multi-mediali a videogiochi e desidero raccon-tare di interfacce viste, utilizzate, progettate e realizzate nel nostro ufficio. Tutti danno definizioni di interfaccia, non vi annoierò quindi con un'ennesima nuova o vecchia definizione. Dal punto di vista economico l'inter-faccia, lo studio grafico e la sua progettazione sono una voce aggiuntiva e importante nei preventivi che una società di progettazione propone quando nella realizzazione di un prodotto software o hardware. Questa voce nei preventivi può avere dei costi oscil-lanti tra vari ordini di grandezza. L'interfaccia per il sito dello zio che fa il fruttiven-dolo costa 100 euro, quella per un software ed un cliente importante realizzata magari con la firma "dell'artista designer grafico di turno" può costare fino a 100 volte di più. Certo il lavoro è diverso ma non sempre il costo è proporzionale al risultato. Spesso si vedono semplici prodotti economici con una bella interfaccia e prodotti complessi, "pesanti" e costosi la cui interfaccia sembra fatta con il mini-mo investimento. In generale però la realizza-zione di una buona e bella interfaccia in uno studio può impiegare molte risorse, soprattutto nel caso in cui si debba rea-lizzare qualcosa di originale. Indicativamente lo svolgimento del lavoro segue questa traccia:-Studio del software e delle sue funzionalità-Progetto grafico-Realizzazione dei pulsanti e dell'interfaccia grafica 2D e 3D XV 90 139 DDD_COLORE Rivista trimestrale Disegno e Design Digitale anno_2 numero_6 apr/giu 2003
Tesi magistrale - Semiotica della diversità
The present paper is a semiotic analysis of many films and deals with the theme of diversity. My work shows how social taboos can be addressed by subjects with stigma only through an awareness. Subjects must learn to accept themselves without fear of being excluded. Accepting their own sex, emotion, body or cultural preferences. This paper can be divided into six parts: first of all it deals with the history of the myth of diversity and its application to racist and colonial ideology. Then it examines the history and contents of the film, with an insight into the difficult relationship between man and man thought of ad monsters. Then it examines the issue of inclusion in its broadest sense. The central theme of oppositional couples (man and animals; man and not man; man and woman) is highlighted by the stories. This is analyzed and deepened with the semiotic square that connects the identities of the protagonists. The result of the analysis shows the error of the identity construction. Identity is a set of factors, not attributable only to sex or body. Subjectivity can always change and sex and body with it. Diversity doesn’t exist, so not even the normality. People must imagine living in a reality without borders, precise definitions and stigmas. Art can made it possible.
Interfaccia Utente per Biblioteche Digitali di II Generazione
2004
Elaborazione di un progetto e sviluppo di un prototipo per l'implementazione di un Servizio del Sistema per Biblioteche Digitali di Seconda Generazione OpenDLib, implementato presso l'istituto I.S.T.I. del CNR di Pisa. Il Servizio di occupa di interfacciare l'utente con i servizi propri della biblioteca digitale. Il prototipo in particolare implementa la fase di rendering dei particolari documenti strutturati dinamici del modello OpenDLib