Il Libro Rosso di Jung (original) (raw)

"bstract Il Libro Rosso viene pubblicato in un momento in cui, con la diffusione della consulenza filosofica, vengono riscoperti i legami profondi che uniscono psicologia e filosofia. In effetti, oltre che un lavoro di psicologia, il testo di Jung può essere considerato anche come un’opera filosofica. Il suo richiamo a Così parlò Zarathustra è evidente, ma a differenza di Nietzsche, che constatava la morte di Dio, il padre della psicologia analitica esprime il messaggio positivo di un rinnovamento radicale e di una riscoperta dell’anima. La via dell’anima da lui tracciata diventa l’unica risposta possibile alla crisi delle ideologie politiche e religiose. Di qui il significato profetico del Libro Rosso, che in un certo senso disturbava il suo autore ma che pure si trova annunciato già nel titolo: Liber Novus. Jung v’intraprende un itinerario di ricerca che è al contempo personalissimo ed universale, perché incentrato sulle immagini che affiorano dall’inconscio. Nel suo percorso il padre della psicologia analitica non trova tanto dei valori nuovi, quanto piuttosto trasfonde sotto una nuova luce ciò che la saggezza mitologica e religiosa aveva già scoperto sotto varie forme. L’universo immaginifico che prende vita nelle pagine del Liber Novus ha le sue radici nelle Upanishad, ne Libro dei morti tibetano, negli antichi miti nordici e in una pluralità di altre fonti che attestano la vastissima cultura del suo autore. Jung riscopre tutto questo materiale alla luce della centralità dell’individuo e del suo destino personale, e lo presenta quindi sotto una veste effettivamente nuova, rendendolo accessibile all’uomo contemporaneo e consono alle sue esigenze spirituali. A differenza dello Zarathustra di Nietzsche, quindi, il Libro Rosso è un testo di continuità con la tradizione, e non di rottura. La sua ricerca si condensa nell’affermazione “in noi è la via, la verità e la vita”, che fa eco ai versetti di Giovanni: «Gesù gli disse: “Io sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno può venire al Padre se non attraverso di me”» (14.6). Nell’articolo cerco di mettere a fuoco in che modo si può ritrovare in Jung l’eredità del cristianesimo e del marxismo, cioè del sistema religioso e del sistema politico che maggiormente hanno segnato la storia dell’Occidente . "