Il Graal e la pietra dei filosofi: la ricerca di una luce “sospesa” in G.M. Prati, A. Coscia (a cura di), Il racconto del Graal. Un mito universale fra storia, culture e simboli, Jouvence, Sesto San Giovanni (MI) 2021 (original) (raw)

Recensione a R. Salvi (a cura di), Nell’aurora del Concilio. L. F. Capovilla, Assisi, papa Giovanni… il mondo, Cittadella, Assisi 2016; D. M. Turoldo, L. F. Capovilla, Nel solco di papa Giovanni. Lettere inedite, a cura di M. Roncalli e A. Donadio, Servitium, Milano 2017

In Impegno, 28 (2017) 2

«E pure è difficile avere a fare di que’ pezzi di vetri una unione». Attorno alla Navicella di Giotto e ai suoi frammenti, in Sacramente. Ragionamenti, esperienze attorno all’arte e il sacro, a cura di L. Finicelli, C. Guerzi, L. Rea, Frosinone 2023, pp. 55-79.

Sacramente. Ragionamenti, esperienze attorno all’arte e il sacro, a cura di L. Finicelli, C. Guerzi, L. Rea, Frosinone 2023, 2023

Peer review I contributi sono valutati ai fini della pubblicazione, con procedura di peer review, da un componente del Comitato scientifico e da un revisore esterno, nella forma del doppio anonimato. Si rimane a disposizione per gli aventi diritto per le fonti iconografiche non identificate e ci si scusa per eventuali involontarie omissioni e inaccuratezze Editore ABAFR Prima edizione Dicembre 2023 Stampa Editrice Frusinate Srl ISBN 979-12-80337-26-9 Loredana Rea Direttore Accademia di Belle Arti Frosinone Sommario pag. Chiara Guerzi, «Sacramente»: le ragioni del seminario e della pubblicazione pag. Piotr Pavel Jura, Architettura per la liturgia. Spazio ed arredo nelle chiese d'occidente. Appunti di un liturgista pag. Chiara Guerzi, « E pure è difficile avere a fare di que' pezzi di vetri una unione… ». Attorno alla Navicella di Giotto e ai suoi frammenti pag. Giuseppe Abbate, Alcune considerazioni su tre iconografie della morte tra XIV e XV secolo: Il Trionfo della morte, L'Incontro dei tre vivi e dei tre morti, La Danza macabra pag. Antonio E. M. Giordano, Consuelo Lollobrigida, «Clavo Sisaram percussit» e «Vox clamantis in deserto»: due proposte inedite per i cataloghi di Lavinia Fontana e di Giacomo Farelli pag. Natalia Rea, Architetture sacre nella Roma del Settecento: tra accademismo e trasgressione borrominesca pag. Maria Stella Bottai, Questioni religiose nell'estetica preraffaellita. Sir Edward Burne-Jones e il cardinale Newman pag. Loredana Finicelli, Il senso del Sacro nell'arte di primo Novecento. Dalle dottrine esoteriche a una nuova stagione per l'arte cristiana. Uno sguardo d'insieme e qualche nota storica pag. Maurizio Cesarini, Aspetti del sacro nell'opera di Marcel Duchamp pag. Loredana Rea, Il farsi drammatico della storia. L'arte sacra in Italia negli anni '40. Appunti per una ricostruzione storica pag. Manuel Carrera, Nuovi documenti sulle Crocifissioni di Fausto Pirandello pag. Andrei Bliznukov, Il sacro nell'architettura della Metropolitana di Mosca pag. Gabriele Simongini, Per exempla: cenni sull'arte sacra in Italia dagli anni settanta ad oggi pag. Maria Grazia Gargiulo, Cuore Sacro: tra objects e moda contemporanea. Aggiunte alla storia devozionale pag. Bruno Di Marino, Tra rito e passione. Sacralità e spiritualità nel cinema e nella videoarte pag.

Angelo Vivante e il tramonto della ragione, a cura di L. Zorzenon, Centro Studi Scipio Slataper, Trieste 2017.

Angelo Vivante (Trieste, 1869-1915) è stato uno dei più importanti intellettuali della Trieste di inizio Novecento. Di ottima famiglia borghese triestina di origine ebraica, laureato in Giurisprudenza a Bologna, a trent’anni Vivante abbraccia la causa del socialismo marxista. Studioso, politico, giornalista redattore del «Lavoratore», il giornale del Socialismo triestino di lingua italiana, nel 1912 pubblica «Irredentismo adriatico» (Libreria della Voce), libro destinato a innescare aspre polemiche sulla questione sociale e nazionale a Trieste. Delegato al Congresso di Stoccarda della II Internazionale (1907), Vivante spende il suo impegno politico per la conquista del suffragio universale, per le riforme sociali e i diritti dei lavoratori, per l’internazionalismo socialista e per la pace europea. Pone fine volontariamente alla sua vita alla fine di giugno del 1915, a solo un mese dall’entrata in guerra dell’Italia contro l’Impero asburgico. Il volume raccoglie gli Atti del Convegno triestino tenutosi il 2 dicembre 2016, «Angelo Vivante e il tramonto della ragione», e propone, per la prima volta riuniti in volume, gli scritti maggiori di Vivante pubblicati su riviste e giornali, «Critica sociale», «Avanti!», «La Voce», «L’Unità», «Il Popolo» di Trento, «Il Lavoratore». Contibuti di: Renate Lunzer, Anna Millo, Fulvio Senardi, Marta Verginella, Salvator Zitko e Luca Zorzenon.

Sergio Bettini, "Lo studio della luce naturale e artificiale nello spazio sacro: Giovanni Gherardi per S. Maria del Fiore a Firenze e Baldassarre Peruzzi per S. Stefano Rotondo a Roma" [2014]

«Manipulating Light in Pre-modern Times. Architectural, Artistic and Philosophical Aspects», a cura di Daniela Mondini e Vladimir Ivanovici, Mendrisio Academy Press-Silvana Editoriale 2014, pp. 122-137., 2014

The analysis of two Renaissance drawings offers the occasion for a discussion of light in ecclesiastical architecture. The first exemple considers the well-known drawing – drafted on parchment by Giovanni di Gherardo Gherardi da Prato in competition with Filippo Brunelleschi for the dome of Santa Maria del Fiore – which constitutes both the first fifteenth-century graphic testimony concerning the natural illumination of the church’s interior, and the only drawing contemporary to its construction that has survived and is datable to 1425. The second drawing is a “studio dal vero” by Baldassarre Peruzzi of Santo Stefano Rotondo in Rome, dating from the beginning of the sixteenth-century. It offers a perspective view of the interior of the monument, portraying a system of artificial lights as evinced by the sharp double-shadows on the pavement, and which remind one of the contemporary studies of Leonardo da Vinci. Because of the importance it attributes to light, this drawing is an unicum among those depicting ancient structures all along the Renaissance. It is precisely with the depiction of light, with the irregularity of its reflections and of its shadows, that this study gives the impression of a captivating and suggestive space, actualizing ancient architecture as if it were visible to the present. And it is also thanks to the pictorial sensibility of Peruzzi, who knew how to combine a philologic spirit with an unsurpassed expressive naturalism in the Renaissance’s corpus of architectural drawings

Presentazione, in Verità e dissimulazione. L'infinito di Giordano Bruno tra caccia filosofica e riforma religiosa, a cura di M. Traversino, Editrice Domenicana Italiana, Napoli, 2015

a cura di Massimiliano Traversino Opera pubblicata con il contributo della Fondazione Parco Letterario Giordano Bruno -Nola IV Proprietà letteraria riservata. I diritti di traduzione in qualsiasi forma, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo, della presente opera sono riservati alla Editrice Domenicana Italiana s.r.l., come per legge per tutti i paesi. © 2015 Editrice Domenicana Italiana srl Via Giuseppe Marotta, 12 -80133 Napoli tel. +39 081 5526670 -fax +39 081 4109563 www.edi.na.it -info@edi.na.it Il catalogo EDI è scaricabile gratuitamente dal sito Progetto grafi co e redazione di Giuseppe Piccinno.

La Filosofia Medievale tra Antichità ed Età Moderna. Saggi in memoria di Francesco Del Punta. A cura di Amos Bertolacci e Agostino Paravicini Bagliani, con la collaborazione di Mario Bertagna, SISMEL Edizioni Del Galluzzo (“Medii Aevi”), Firenze 2017

Il volume pubblica le relazioni presentate nella giornata in commemorazione di Francesco Del Punta (1941-2013), organizzata a Firenze dalla Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino e dalla Scuola Normale Superiore nel novembre 2014, assieme ai saggi che altri studiosi hanno voluto tributare alla memoria del loro maestro, collega ed amico. L'insieme dei contributi rispecchia la molteplicità degli interessi culturali di Francesco Del Punta, incentrati sulla filosofia del Medio Evo, ma aperti a comprendere anche l'antichità greca e l'età moderna. I saggi interpretano compiutamente i due versanti del compito dello storico della filosofia medievale, così come inteso da Del Punta: la filologia e la critica testuale, da una parte, tese a stabilire testi di sicura affidabilità; il commento e l'analisi dottrinale, dall'altra, finalizzati a sondare la profondità di pensiero che le opere contengono. Nella prospettiva interculturale e multilinguistica cara a Del Punta, e da lui promossa con tutte le sue energie di studioso, docente, e diffusore di sapere, i testi analizzati spaziano dal greco, all'arabo e al latino come lingue di comunicazione filosofica e veicoli di scambio di conoscenza in epoca medievale.

La Giudecca di Bova. Riscoperte, recupero, risignificazioni in Chagall. La Bibbia, Catalogo della mostra (Complesso Monumentale di San Giovanni, Catanzaro, 22 maggio - 29 agosto 2021), a cura di Domenico Piraina, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2021, pp. 138-141.

Chagall. La Bibbia, Catalogo della mostra (Complesso Monumentale di San Giovanni, Catanzaro, 22 maggio - 29 agosto 2021), a cura di Domenico Piraina, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2021, 2021