Figure della relazione (original) (raw)
C'è la Storia e ci sono le storie. La Storia è quella che si studia sui libri ed è fatta di battaglie, di imperi che si formano e vanno in rovina, di successioni dinastiche, di moltitudini di uomini che lottano contro le ingiustizie, di rivoluzioni che si chiamano tali quando riescono vittoriose, altrimenti si chiamano rivolte, e via discorrendo. La Storia, per questo, lascia «grandi tracce»: guerre e Bastiglie, Palazzi d'Inverno e bandiere che sventolano, popoli che si liberano da dominazioni straniere o combattono per liberarsene, sono avvenimenti che tracciano solchi. E i solchi si vedono, spaccano in due il terreno. Le storie, invece, non si trovano nei libri: sono le storie di ciascuno di noi, e chi vuole ricordarle fa fatica. Le tracce che lasciano sono «piccole tracce», come quelle dei bambini delle fiabe che si inoltrano nella foresta e segnano il sentiero con briciole di pane o sassolini, per assicurarsi il ritorno a casa, e a casa non tornano solo se il vento levatosi dispettosamente spazza via briciole di pane e sassolini. Psicologia, psicanalisi e psichiatria ci aiutano a sconfiggere questo vento e a riappropriarci della nostra storia personale: per conservarla dentro di noi. Pietro Barbetta FIGURE DELLA RELAZIONE DIGRESSIONE INTORNO AL DOPPIO LEGAME Edizioni ETS www.edizioniets.com Chi fotocopia un libro lo uccide lentamente. Priva l'autore e l'editore di un legittimo guadagno, che può essere recuperato solo aumentando il prezzo di vendita. Il libro, in quanto patrimonio di una memoria storica e di una cultura sempre viva, non può e non deve morire. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, comma 4, della legge 22 aprile 1941 n. 633.