Recensione a S. Carroll, Sulle origini della vita, del significato e dell'universo (Einaudi) (original) (raw)

Recensione ad Alfred Schimdt, Il concetto di natura in Marx

Quaderni materialsti, 2017

Der Begriff der Natur in der Lehre von Marx fu pubblicato in Germania nel 1962, tratto da una tesi di dottorato diretta da Max Horkheimer e Theodor Wiesengrund Adorno. Si tratta di un testo che segna un passaggio importante nella scuola di Francoforte, indica la strada di un ritorno all'interrogazione del testo di Marx che poi avrà degli importanti sviluppi nella sinistra francofortese con Backhaus, Reichelt e Krahl. Certo, la corrente dominante della scuola seguirà un'altra strada, quello che con Habermas prima e Honneth poi condurrà a recidere ogni legame con la tradizione marxista. La traduzione italiana a cura di Giorgio Baratta e Giuseppe Bedeschi apparve per i tipi di Laterza nel 1969 accolta da una prefazione elogiativa di Colletti che non solo gli riconosceva di essere «assai più positivo e concreto dei suoi maestri» (p. 62), ma anche di aver criticato nelle sue pagine tanto Bloch quanto Marcuse, e di aver mostrato con la sua acribia uno stile alternativo a quello althusseriano, maestro di marxisti così «intelligenti e raffinati da lavorare ormai (com'è detto in Lire le Capital) sui 'silenzi bianchi' di Marx, anziché sulla mole cospicua di pagine ch'egli ha coperto di inchiostro» (p. 63). La riedizione di questo testo, ormai un classico della letteratura su Marx e marxista, ha il merito di riproporre l'edizione italiana del '69, con la prefazione di Colletti, un vero e proprio documento storico di per sé interessante, con una «Introduzione» di Riccardo Bellofiore che ricostruisce la traiettoria teorica di Schmidt, oltre il suo testo d'esordio, in realtà quello più conosciuto e discusso. Bellofiore propone di periodizzare la produzione teorica di Schmidt in due grandi fasi: una prima che va dal lavoro di tesi sino alla metà degli anni Settanta ed una seconda che ricomprende gli anni successivi. Centrale nella prima fase è secondo Bellofiore il testo «Sul concetto di conoscenza nella critica dell'economia politica», che viene proposto nella nuova edizione italiana tradotto e introdotto da Stefano Breda, testo «che fa a pieno titolo parte ed è anzi per molti versi è all'origine, della rinascita degli studi marxiani di quegli anni, a partire dai seminari di Adorno, e da cui si dipanerà poi la neue Marx-Lektüre: basti ricordare i nomi di Hans-Jürgen Krahl,