La vall e dell ’Ombrone dall a tarda antichità al basso Medioevo. Il contributo delle indagini storico-archeologiche alla storia del popolamento e dei flussi di traffico (original) (raw)

Il popolamento tardoromano e altomedievale nella bassa valle dell'Ombrone Progetto Carta Archeologica della Provincia di Grosseto

Stefano Campana*, Riccardo Francovich**, EmanueleVaccaro*** con contributi di Barbara Frezza***, Mariaelena Ghisleni*** , 2005

Siena è attivo nella provincia di Grosseto con progetti di archeologia territoriale da più di venti anni. Primo fra tutti ricordiamo il progetto Ager Cosanus-Valle dell'Albegna promosso da Andrea Carandini verso il quale siamo debitori sia per la straordinaria mole di informazioni archeologiche raccolte sia per i risultati metodologici 1 . Negli anni successivi Riccardo Francovich è responsabile delle attività di ricerca sul sito di Scarlino, nel territorio circostante e nelle colline metallifere 2 . Dalla seconda metà degli anni Ottanta, sempre sotto la direzione scientifica di Riccardo Francovich, la parte centrale della provincia grossetana e il territorio Amiatino sono oggetto delle ricerche di Carlo Citter 3 . È in questa fase che l'Area di Archeologia Medievale comincia a dare forma ad un progetto volto a ricomporre le esperienze pregresse in una raccolta organica di informazioni tramite l'implementazione della tecnologia GIS, a definire metodi e procedure comuni ed ad estendere in modo sistematico le ricerche su tutto il territorio provinciale 4 . Dall'anno accademico 2002-2003 la realizzazione presso il Polo Universitario Grossetano del Corso di Laurea in Comunicazione e gestione dei beni archeologici nonché del master in Archeologia territoriale e gestione informatica dei dati archeologici ampliano in modo decisivo le prospettive di ricerca nella provincia. Tra numerosi laboratori attivati presso la nuova sede universitaria un ruolo significativo per le indagini territoriali è svolto dal Laboratorio di Archeologia Medievale e dal Laboratorio di Archeologia dei Paesaggi e Telerilevamento (LAP&T). Il primo, coordinato da Carlo Citter, è fortemente orientato alle problematiche dell'archeologia urbana e degli insediamenti fortificati d'altura 5 . Il secondo è finalizzato a favorire tramite l'integrazione multidisciplinare lo sviluppo di nuove soluzioni per l'individuazione di siti archeologici, la comprensione e il monitoraggio dei paesaggi antichi e medievali.

Dinamiche insediative di età romana nel territorio della foce dell’Ombrone: l’area dei templi di Scoglietto (Alberese – GR). Relazione alla campagna di scavo 2010

Dinamiche insediative di età romana nel territorio della foce dell'Ombrone: l'area dei templi di Scoglietto (Alberese -GR). Relazione alla campagna di scavo 2010 1 Alessandro Sebastiani -Elena Chirico -Matteo Colombini The aim of this paper is to present the results of the 2010 archaeological season at the temple area of Scoglietto (Alberese -GR). After the discovery of a 3rd c. AD temple on the hilltop in 2009, new researches have brought to the light a complex with several rooms acting as a sanctuary for the worship of Diana Umbronensis. After the construction of a first religious structure, the so called Sacellum Dianae, sometimes in the first Imperial period new constructions were erected on the ancient promontory. These latter lasted until the end of 2 nd c. AD when the sanctuary was abandoned and the main temple rebuilt or refurbished. By the end of the 4 th c. AD, the area is systematically dismantled as shown by numerous masonry blocks found all over the perimeter of the Severan temple. The ruins were still attended in the 5 th c., as a large collection of African lamps, found in the rubble layers, witnesses. Finally, in the first half of the 6 th c. AD the south end of the ruined temple hosted a sunken hut and few other perishable infrastructures before the entire area was completely abandoned. 1 Questo articolo rientra nelle attività di un progetto più ampio (ALBTUSMEDII) svolto presso l'University of Sheffield (UK) e finanziato dal programma Marie Curie Intra-European Fellowship. 2 BELLOTTI et al.1999; ARNOLDUS-HUYZENDVELD 2007. Per una disamina omogenea tra dati geologici ed analisi distributiva degli insediamenti si rimanda a LUTI et al. 2004. 3 Si veda di recente CAVANNA 2007 e la bibliografia citata all'interno. La Grotta di Scoglietto ha visto negli ultimi anni la ripresa di scavi archeologici guidati dall'Università di Firenze e Siena (SARTI 2012). 4 Per una visione generale dei risultati della campagna 2009 si rimanda a CYGIELMAN et al. 2010. 5 CYGIELMAN 2007; CYGIELMAN c.s.

«CAESAR AD CORFINIUM»: VIABILITÀ ANTICA NELLA VALLE PELIGNA TRA FONTI STORIOGRAFICHE, CARTOGRAFIA DIGITALE E INDIZI ARCHEOLOGICI

BOLLETTINO DI ARCHEOLOGIA ONLINEE, 2022

This paper traces the main phases of Caesar’s approach to the city of Corfinium in 49 BC, during the Civil War. The research focuses on the comparison between the ancient literatures, archaeological evidences and topographical contest of the Paelignan Valley. The results were analyzed with the studies of 20th century scholars, defining the problems and concordances of the various theories. Finally, the reasons for Caesar’s passage are defined in the internal sector of central Abruzzo, passing through Amiternum, up to the Paelignan area.

Le pecore e il confine. I retroscena di un’inchiesta nell’Appennino tosco-romagnolo della prima metà del secolo XIV

A banchetto con gli amici Scritti per Massimo Montanari, 2021

I libri di Viella 397 Copyright © Viella N.B: Copia ad uso personale. È vietata la riproduzione (totale o parziale) dell'opera con qualsiasi mezzo effettuata e la sua messa a disposizione di terzi, sia in forma gratuita sia a pagamento. Copyright © Viella N.B: Copia ad uso personale. È vietata la riproduzione (totale o parziale) dell'opera con qualsiasi mezzo effettuata e la sua messa a disposizione di terzi, sia in forma gratuita sia a pagamento. viella A banchetto con gli amici Scritti per Massimo Montanari a cura di Tiziana Lazzari e Francesca Pucci Donati Copyright © Viella N.B: Copia ad uso personale. È vietata la riproduzione (totale o parziale) dell'opera con qualsiasi mezzo effettuata e la sua messa a disposizione di terzi, sia in forma gratuita sia a pagamento.

Due storie, una valle. La transizione Antichità-Medioevo nell’Alta Valle del Tagliamento attraverso l’archeologia

2022

This volume contains the edition of two excavations conducted by the teaching of Medieval Archeology at the Ca 'Foscari University of Venice as part of the Alta Valle del Tagliamento project, begun in 2004 and concluded in 2011. The text will explain the reasons and purpose and context of relationships (including personal ones) that were at the origin. In 2008, therefore, only four years after the beginning of the research in this area, the first of the volumes we had in mind to write about our research (the book relating to the excavations in the Sacuidic castle) was published. This second volume, on the other hand, comes out several years after the first, also due to the fact that, in 2011, the project was interrupted, above all due to the difficulty in finding funds for research. In any case, the excavations that had engaged us the most, after the original interest in Sacuidic, could be considered substantially concluded (to the extent that each excavation can really be said to be concluded) or in any case had already produced enough material to allow us to offer a good interpretative synthesis. This book finds its first internal coherence on the fact that the contexts that are published date between late Antiquity and the early early Middle Ages: archaeological evidence, that is, which tell of a past of this territory until today almost completely ignored. Two testimonies, however (and we have written it several times), have a very different documentary weight because, although chronologically close, one illustrates the conjuncture (Cuol di Ciastel) the other a long-lasting history (Andrazza). Therefore, they contain different meanings that can be used in the reconstruction of the settlements of the population of this valley (but, one could also add, of the Alpine valleys as a whole, to the extent that this territory, even with all its peculiarities, still represents a space geographic and socio-anthropological generalizable): a late Roman castle, expression of a central power, functional to specific political-military dynamics of the late empire and a necropolis of a local community that faces history towards the end of the sixth century and that , most likely, it represents "in a nutshell" the generating cell of the future communities of this portion of the valley (Sauro Gelichi)