Giornata di Studi L’ÉCRIVAIN.E ET LA DÉMOCRATIE EN EUROPE : PRISE DE PAROLE, TEMPORALITÉ ET MÉDIAS LO SCRITTORE, LA SCRITTRICE E LA DEMOCRAZIA IN EUROPA: PRESA DI PAROLA, TEMPORALITÀ E MEDIA, Torino — 6 dicembre 2021 (original) (raw)
Related papers
Following the trend emerged in the Italian legal system, this essays analyses in a comparative key the Spanish and French legislation concerning the expulsion of foreign citizens and highlights how, like the Italian ones, also the examined foreign regulations attribute to such measure a protean nature, which seems to be conceived ad hoc to engender debatable forms of hybridisation between the proper function of the ‘modern’ admini- strative expulsion as an instrument of management of the phenomenon of migration and the punitive/sanctioning functions of the ‘classical’ model of expulsion-criminal sanction aimed at striking the migrant who has become ‘undesired’, inasmuch as offender. This confirms that the crimmigratory deviations – already verified in the Italian regulation – are manifestations of a real normative trend common to more States in the European context.
Il Nodo – Per una pedagogia della persona, Anno XX, n° 46, Dicembre 2016
Educazione e crisi della democrazia In questo articolo l'autore, dopo aver cercato di delimitare il significato del termine "democrazia", analizza i segni della sua attuale crisi (sfiducia verso i governanti, ritorno a forme oligarchiche di potere) e le sue cause. La crisi investe anche la scuola come istituzione, uno degli elementi costitutivi dello Stato liberale. Nella seconda parte, l'articolo prende in esame le forme che potrebbe avere oggi l'educazione a un autentico spirito democratico nella scuola. L'educazione democratica guarda a un soggetto libero, attivo, curioso, critico, aperto agli altri e consapevole dei vincoli derivanti dal contratto sociale.
2017
Il capitolo prende in esame il fallimento del partito dei Repubblicani nelle elezioni del 2017, durante le quali sono stati esclusi dal secondo turno. Il loro candidato Fillon è arrivato dietro a Le Pen e Macron, terzo: non era mai accaduto negli ultimi sessant’anni che il partito gollista non avesse un proprio candidato al secondo turno delle presidenziali. Il dominio della destra repubblicana e del partito gollista sulle istituzioni per più di vent’anni tra la fine degli anni Cinquanta e il 1981 ha rappresentato la condizione che ha consentito al sistema politico francese di assumere le sue particolari caratteristiche di funzionamento, con la centralità della presidenza. L’esclusione di Fillon dalla competizione finale per la presidenza, dunque, rappresenta qualcosa di molto rilevante per la comprensione dell’evoluzione del sistema francese. Esso si trova in una crisi più generale, mostrata dal fatto che le lezioni del 2017 oltre all’assenza della destra dal ballottaggio, hanno visto anche l’assenza del Partito socialista, la presenza dell’estrema destra e di un outsider alla testa di un movimento personale creato solo un anno prima. https://www.darwinbooks.it/doi/10.978.8815/338600/\_3\_92