UN «REVENANT» A MINEO: CAPUANA E LA LETTERATURA VAMPIRICA (original) (raw)
in Studi Medioevali e Moderni, 2 (1998), pp. 157 - 192
Per quale preludio ci derubiamo dei nostri sogni? Poiché con mano leggera li spingiamo da parte, nei cuscini, li lasciamo indietro quando alziamo la testa, e alcuni ci svolazzano intorno silenziosi. Come osiamo noi, desti, portarli nella chiarità? Nella chiarità! 1 WALTER BENJAMIN 3 pur se con risultati artisticamente discutibili 13 . Conseguentemente, e a non voler citare la Fosca di Tarchetti (romanzo "vampirico" quant'altri mai), si rileverà che il gusto per descrizioni ombreggiate, quadri -soprattutto femminili -che rasentassero il genere cui la novella di Capuana appartiene, era tipico di certi autori pre-veristi. Ecco, "ad hoc", una citazione dal libretto che Arrigo Boito scrisse per la Gioconda di Ponchielli 14 : D'un vampiro fatall'ala fredda passò/ E in tenda funeral -ogni face mutò/ Un sinistro baglior -le fronti illuminò/ Più la gioia regnar -nella festa non può Di una scena vagamente vampirica, con citazione delle classiche "lamiae", si nutrono anche questi versi di Adolfo De Bosis 14 bis : Sugge la Notte lei? O torna ella a labbra che molto/ Seppe nel tempo, ardenti d'un insazïabile sete?/ -…Veglian nel bujo, in torno, pur vegliando le Insidïose?/ Cercano, le Notturne, la prodiga anima? Tutta/ non le placò? (sanguigne nel bujo, feline, tra il gorgo/ de le disfatte chiome, tra il lampo de le smisurate/ pupille!) O riedon, vive di là da la vita, sul flusso/ de la tenebra, lente, già prossime, pur dolorose/ del naufragio ed accusano il male superstite? O a sfida/ discoprendo le acerbe gengive m'irridono? Ma si legga anche (a titolo d'esempio) questa pagina dell'altro Boito, Camillo 15 :