La natura non ha storia. Note sul concetto di natura nell'Introduzione alla lettura di Hegel di Alexandre Kojève (original) (raw)

Giorgio Stabile. L'esperienza della natura. Pensiero scientifico e disincantamento del mondo da Aristotele a Leopardi, ed. F. D'Intino, M. Lenzi, S. Montacutelli, E. Orsini, A. Pagano, P. Totaro, L. Valente, Firenze, Sismel Edizioni del Galluzzo, 2023 (Micrologus Library, 115)

Giorgio Stabile, L'esperienza della natura. Pensiero scientifico e disincantamento del mondo da Aristotele a Leopardi. A cura di Franco D'Intino, Massimiliano Lenzi, Stefania Montacutelli, Elisabetta Orsini, Antonella Pagano, Pina Totaro, Luisa Valente. This volume brings together a series of essays devoted over the course of forty years to the philosophy of nature from antiquity to the modern age. In different ways, they all question the origin and crisis of an image of the world based on a mirroring relationship between the senses and nature. This image, erected as a system by Aristotelian philosophy, was to be subverted when, starting with Copernicus and then above all with Galileo, people began to deny the evidence of the immediate data of perception, shifting to the mind what the senses seemed to take directly from reality: colours, sounds, tastes and all the so-called secondary qualities. At the centre of the volume are thus, on the one hand, the age-old relationship of sympathy between man and the cosmos and, on the other hand, the phenomenon, of the opposite sign, of the modern disenchantment of the world, brought about by the truth of reason and the mathematical sciences. To order the volume : www.sismel.it

«Natura è sviluppo». J.G. Herder sullo statuto storico-naturale dell’uomo e la nascita della sensibilità storica moderna

Herder propone nelle Ideen zur Philosophie der Geschichte der Menschheit, un'accurata e quanto mai consapevole esposizione dell'unità che lega il mondo naturale a quello storico. La tesi proposta nelle Ideen – la condizione allo stesso tempo naturale e storica dell'uomo –, richiede la soluzione di due nodi teorici: l'uno eminentemente storiografico e l'altro più precipuamente filosofico. L'assunzione dell'unità della natura e della naturalità dell'essere umano che contraddistingue la filosofia della storia di Herder ha in Spinoza e Leibniz le sue fonti principali. Da allora, sul fondamento filosofico dell'unità profonda della natura, Herder non smetterà di sostenere che i fenomeni del mondo storico – tra i quali spiccano lingue, letterature e istituzioni – devono essere studiati nella loro individualità con gli stessi metodi con i quali si studiano i fenomeni naturali. Porre la natura e la storia sullo stesso piano, sostenere che la natura sia già storia e infine difendere la tesi che la storia sia sempre natura, provocherà la reazione polemica di Kant. Da simili premesse si può infine delineare la peculiare concezione della ricerca storiografica suggerita da Herder e che lo rende uno dei fondatori della sensibilità storica moderna. ABSTRACT: In his Ideen zur Philosophie der Geschichte der Menschheit, Herder argued for the unity of the natural and the historical dimension. Herder was aware that man is a natural and historical being simultaneously. And more generally, the natural and the historical worlds are closely bound up with each other. Herder's theory was deeply influenced by Spinoza and Leibniz. Moreover, for Herder the methods for the study of nature may be successfully employed for describing historical phenomena such as languages, national literary traditions, and socio-political institutions. According to Herder, as a matter of fact, history and nature share the same ontological horizon. As a result, nature is historical as much as history is natural. Such an assumption involved the scepticism of Kant. Furthermore, Herder argued for a peculiar historical method that might represent a touchstone of modern historical awareness. Indeed, the core of Herder's theory concerned the rehabilitation of historical individuality.

Gelasio di Roma, Lettera sulle due nature. Introduzione, testo critico, traduzione e commento, a cura di R. Ronzani, Bologna 2011 (Biblioteca Patristica 48); ISBN 978-88-10-42061-4

Book Reviews: - C. dell’Osso, in "Gregorianum" 93 (2012), pp. 863-866. - J. Leal, in "Annales Theologici" 27/2 (2013), pp. 489-490. - I. Aulisa, in "Vetera Christianorum" 50 (2013), pp. 369-370. - A.M. Vitale, in "Filosofia e Teologia. Rivista quadrimestrale" 28/2 (2014), pp. 411-412. Il volume è stato presentato dal prof. Manlio Simonetti alla "Lectio patristica fiorentina" (Firenze, 2012) e alla "Lectura Patrum Neapolitana" (Napoli, 20 aprile 2013). ********************** INVITO ALLA LETTURA di don Carlo Nardi Mi è arrivata in settimana l'edizione della "Lettera sulle due nature" di Gesù scritta da Gelasio, papa tra il 492 e il 496. Le "nature" di Gesù: la natura divina e quella umana. In parole semplici ma essenziali: Gesù vero Dio e vero uomo. C'è da dire che il papa aveva davanti il rischio che si riducesse nostro Signore a un essere vagamente divino, come i semidei della mitologia. Gelasio rimanda al Vangelo - e che dovrebbe fare un papa? - fa pensare al Gesù che l'evangelista Marco presenta all'opera di fronte alla richiesta del lebbroso: il suo averne compassione, lo stendere la mano, il toccare (Mc 1,41). Vale la pena accogliere l'invito di Gelasio: a proposito di Cristo «sfogliamo le pagine della sacra Scrittura e leggiamo quello che hanno detto del suo concepimento, del parto, dell'unica e medesima persona di Gesù Cristo, nostro signore, insieme Dio uomo e uomo Dio; quello che la voce di Dio, prima della sua passione, dichiara a suo riguardo o quello che di lui, prima della sua passione, la voce di Dio afferma o quello che lui dichiara di se stesso o quello che lui in persona insegna dopo la risurrezione, in che modo si è trovato con i discepoli su questa terra, in che modo è asceso ai cieli: qual è la promessa a proposito della sua ascensione ai cieli e anche a proposito del suo essere ora nei cieli, qual è il contenuto di tutti quanti i detti venuti dal cielo a proposito della sua venuta, e in che modo egli ha voluto che fosse inteso o fosse espresso nella nostra professione di fede: le Scritture attestano tutto questo e noi ascoltiamole perché con cognizione di causa siamo paghi in tutto e per tutto di quella sua volontà per la quale ha ritenuto cosa degna farsi presente in noi» (cap.5). E se poi qualcuno intende tenere ancor più attiva la mente, ecco il libro: Gelasio di Roma, Lettera sulle due nature, Dehoniane, Bologna. *************************** SOMMARIO: Abbreviazioni bibliografiche. INTRODUZIONE. 1. Linee biografiche. 2. Inquadramento teologico e storico. Breve ragguaglio sulla storia della controversia cristologica. La questione delle due nature. La controversia cristologica e la politica religiosa imperiale. L'Epistula de duabus naturis espressione del calcedonismo rigoroso di Gelasio. L'Illirico tra politica ecclesiastica e controversia cristologica. 3. Le fonti della lettera gelasiana. Fonti latine del cinquantennio pregelasiano. Elementi riconducibili alla cristologia di Vigilio di Tapso. Elementi riconducibili a Leone Magno. Altre fonti. 4. Il florilegio. 5. Lingua e stile. 6. Tradizione del testo. LETTERA SULLE DUE NATURE. Testo e traduzione. FLORILEGIO PATRISTICO. Testo e traduzione. COMMENTO. Bibliografia. Indici.

La nascita della natura Il concetto di «naturale» in Erodoto, Platone e Aristotele

Ludovica Micalizzi, 2017

Il seguente saggio vuole essere una ricostruzione della genealogia del concetto di natura attraverso le riflessioni di Erodoto, Platone ed Aristotele. Ciascuno dei tre pensatori, come si vedrà, presenta un'interpretazione differente di «natura», mostrando, tuttavia, come l'esigenza di indagare e scoprire ciò che è naturale attraversi la storia dell'Occidente sin dall'antichità.