Presenza di Fedro e ‘metamorfosi’ della favola tra IV e V secolo, in A. Bruzzone, A. Fo, L. Piacente (a cura di), Metamorfosi del classico in età romanobarbarica, SISMEL Edizioni del Galluzzo, Firenze 2021, pp. 109-131. (original) (raw)
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Through the analysis of significant passages of prologues, epilogues and some fables of Phaedrus, this paper shows how the author constructs a ‘mixed’ cultural identity, strictly oriented to achieving his literary project: a freedman who is proud of his ‘almost Greek’ origins, but at the same time aspires to see his project of versification and Romanization of the humble Aesopic fable recognized and appreciated in the hostile intellectual circles of Rome. This type of self-representation and literary choice shows interesting analogies with the re-establishment of other ‘minor’ genres in a Roman key, i.e. Martial’s epigram and Apuleius’ novel. It also allows Phaedrus to adopt a ‘low’ perspective (similar to that of Martial the cliens and the Apuleian ass), which determines a focalization on relationships between different cultures and social classes, and between the center and periphery of the empire.
Opera diretta da Pietro Gibellini V/2 Percorsi L'avventura dei personaggi a cura di Alessandro Cinquegrani MORCELLIANA PIETRO GIBELLINI FEDRA Per seguire la vicenda della matrigna incestuosa, personaggio gigantesco e fragile che passa dal mondo antico al moderno (dal prima di Euripide al dopo di Unamuno), non seguiremo un percorso cronologicamente ordinato, al modo di un dizionario enciclopedico, ma faremo perno sul più ambizioso tentativo di riscrittura innovativa operata da un autore novecentesco, Gabriele d'Annunzio, emulo dichiarato dei grandi modelli letterati che si erano misurati con la mitica eroina; Euripide, Seneca, Ovidio, Racine, Swinburne.
2010
6 Come, ad es., quella fra le azioni dei banditi in Lolliano, P.Colon. inv. 3328, fr. B 1 verso
Metamorfosi del classico in età romanobarbarica
A cura di Antonella Bruzzone, Alessandro Fo e Luigi Piacente 🔗 https://bit.ly/3OwTzkc Il volume mette a fuoco momenti delle trasformazioni letterarie tra IV e V secolo. Vi si studiano autori quali Simmaco, Ausonio, Claudiano, Sidonio, Draconzio ed Ennodio, i loro ambienti e la loro operatività creativa, gli adattamenti e le innovazioni rispetto alla tradizione che i loro scritti comportano nei vari generi in cui si inscrivono, dall’epistolografia alla favola, dall’epica all’epillio, dall’elegia all’odeporica e all’epigramma. 📚 Introduzione di A. Bruzzone, A. Fo e L. Piacente. METAMORFOSI DEL CLASSICO IN ETÀ ROMANOBARBARICA. A. Bruzzone, «Mundum tibi nullus ademit». Il paradiso non-perduto per Ila in Draconzio – M. Formisano, Land und Meer. La Praefatio al De raptu Proserpinae di Claudiano – F. Gasti, Dal Titano ai martiri torinesi: un percorso ennodiano di poesia e fede – F. Giannotti, «Ceu flos succisus aratro». Metamorfosi di un topos classico in Ennodio (carm. 2, 86 = 204 Vogel) – G. Kelly, Titles and Paratexts in the Collection of Sidonius’ Poems – D. Lassandro, Stilicone dall’esaltazione al disprezzo – S. Mattiacci, Presenza di Fedro e ‘metamorfosi’ della favola tra IV e V secolo – R. Perrelli, Claudiano antielegiaco e Properzio 3, 3 – J. van Waarden, Symmachus and the Metamorphosis of «You and I» in Epistolary Usage.