Roma filosofica - nuove linee di ricerca (original) (raw)

Le linee di ricerca emerse nel Convegno romano "L'altro Seicento. Libertinismo e arte a Roma nel secolo delle rivoluzioni scientifiche", indicano nel materialismo di matrice aristotelica e nella condivisione della tesi dell'impostura delle religioni storiche, nell'adesione al corpuscolarismo e all'atomismo e nell'adesione al meccanicismo la vocazione più autentica dei medico-fisici romani e di alcuni maestri di matematica e di fisica della 'Sapienza' del Seicento. Dissimulazione e nicodemismo - quel libertinismo ispirato alla lezione del Cremonini per intenderci - erano divenuti un abito per medici, semplicisti, matematici e fisici che dovevano continuare a lavorare in condizioni se non impraticabili (notevole rimase fino ai processi del 1690 il livello di tolleranza delle istituzioni di controllo sociale e culturale), comunque estremamente complesse. Accanto alla definizione di queste linee di ricerca, in questa breve nota tracciavo un ulteriore ampliamento e cioè la necessità di indagare la presenza nella cultura filosofica romana seicentesca della tradizione ermetica, lulliana e pitagorica, che è attualmente oggetto della mia ricerca storico filosofica in area romana