Dai campi ai pozzi. Materiali per un'etnografia mineraria del Gerrei (original) (raw)
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Storia della Cartografia mineraria italiana: dalla terra al mare
2018
Questo contributo rappresenta una sintesi del lavoro di ricerca e patrimonializzazione realizzato in occasione del sessantesimo dalla fondazione dell'Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse (UNMIG) risalente al 1957. In particolare si è voluto evidenziare l'evoluzione istituzionale, tecnologica e il ruolo della cartografia mineraria nello sviluppo delle politiche del settore minerario italiano sulla terraferma e in mare, e presentare una proposta di classificazione. Inizialmente riferita alle materie prime non energetiche e curata dal Servizio Geologico fin dal 1867, la cartografia mineraria italiana si è poi sviluppata, con la nascita dell'UNMIG, in riferimento alle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi e di risorse geotermiche. Si tratta di una cartografia tematica di tipo geo-economico, con forte valenza conoscitiva territoriale ed anche politica. Inoltre, grazie alla digitalizzazione e all'approccio open data ante litteram dell'UNMIG, rappresenta una fondamentale conoscenza per le decisioni geostrategiche, produttive e scientifiche italiane, nonché per la pianificazione territoriale e dello spazio marittimo e la conoscenza dei fenomeni statici e dinamici del sottosuolo.
Ammentu, 2022
Il colle del Monreale ha una forte valenza storica e simbolica per le popolazioni degli insediamenti circostanti. Frequentato fin dall’età nuragica, ha attraversato da protagonista tutte le fasi storiche dell’Isola. Ne sono testimonianza il castello, edificato tra XIII e XIV secolo, baluardo difensivo del giudicato di Arborea e poi segno tangibile del potere feudale dei Carroz di Quirra. Nel complesso dei colli si sviluppano nel XIX secolo le attività estrattive, che hanno il loro massimo splendore nel Novecento con i filoni del Monreale e di Perda Lai. Con la crisi degli anni Settanta, che investe tutto il settore minerario, le due coltivazioni cessano la loro attività consegnandoci un grande patrimonio di archeologia industriale. Ai piedi del Monreale sorge l’area termale di Santa Mariaquas, con il complesso di sorgenti e l’edificio ottocentesco che ingloba le terme romane. Frequentate sia in epoca romana, sia nel periodo giudicale, la storia delle terme ha il suo rilancio nel XIX secolo, quando, dopo diversi tentativi falliti, intervengono l’imprenditore Filippo Birocchi e l’ingegnere Giorgio Asproni junior. Nei primi anni del Novecento vede la luce il nuovo stabilimento termale, che passa di mano negli anni Venti ai Rodriguez e negli anni Cinquanta alla famiglia Mossa. La valorizzazione dell’area deve essere vista nella sua complessità storica, archeologica e ambientale, con strumenti innovativi e sostenibili, come ad esempio l’istituzione di un ecomuseo o di un parco storico, culturale ed ambientale.
I siti minerari nel territorio di Ozieri tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900
I siti minerari nel territorio di Ozieri tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, 2010
Storia dei siti minerari del territorio ozierese nel corso del XIX e XX secolo. Articolo pubblicato come: “I siti minerari nel territorio di Ozieri tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900” 1° e 2° parte, in settimanale diocesano “Voce del Logudoro” n. 10 e 11 del 15/03/2009 e 22/03/2009, pag. 3, ed. Tip. Il Torchietto – Ozieri.
Paesaggi minerari del Trentino
Mining industry was a very important factor for the economic development of Trentino, from prehistory to the last century. This activity strongly models the landscape, leaving traces often visible from remote sensing: however, being these archaeological evidences the result of many exploitation phases, it’s really difficult to date them. The main aims of the mining landscapes study in the APSAT project were to map the extractive areas (layer ‘Miniere’ in the project WebGIS) and to collect information as much as possible com- plete about the history of this activity during the centuries. These data will be useful to direct re- searches in specific areas or historical periods and to attempt a definition of the different traces this industry leaves, with relation to geological, technological and chronological factors. To test the research potential on this particular landscapes, two study cases were analysed: for them an in-depth examination of the historical aspects, a survey and an accurate remote sensing observation were conducted. Hillshaded LiDAR DTM revealed itself an essential instrument.
Archeologia pubblica al tempo della crisi. Atti delle Giornate gregoriane. VII Edizione (29-30 novembre 2013). Edipuglia 2014, , 2014
On the footsteps of ancient suphur mines, in the landscape around Agrigento, it is possible to know a piece of a railway between Favara and Naro. This train had to give to owners of the mines the opportunity of quickly transport the sulphur to the ports of Porto Empedocle and Licata. In this paper I will try to explane how an ancient railway, modern and ancient sulphur mines could be part of an “eco-museum” of lower Naro river valley. This can improve the knowledge of local people and could be attractive for touristic mainstream of the Temple Valley increasing local economy.
I luoghi di Marghera. Appunti per una geologia urbana
In this article I analyze the founding of the city of Marghera and the industrial zone of Porto Marghera. I practice an “urban geology” to research the stratification of power relations, constitutive of their realization. Considering Foucault’s studies on the governance practices of the space and Deleuze’s book on Foucault, in the first part I study the project of founding of Marghera to demonstrate the failure of this and describe how the power relations determine the development of residential areas. In the second part I consider Hirschman’s studies on developing economies to study the dynamics of power relations in the industial zone, especially in the ages of workers’ struggles.