DEL MONTE F. 2021, Gli elementi metallici nella carpenteria medievale abruzzese. Studio dei reperti, in NUME, VII Ciclo di Studi Medievali, Atti del Convegno (7-10 giugno 2021 Firenze), Lesmo, pp. 377-383. (original) (raw)

2021, Gli elementi metallici nella carpenteria medievale abruzzese. Studio dei reperti

Tutti i popoli antichi facevano uso del legno nella realizzazione delle strutture edilizie. Allo stesso modo, o anche di più, accadeva nel medioevo: il carpentiere, il falegname, lo scalpellino erano alcuni dei ruoli più importanti all’interno di un cantiere. Gli strumenti e gli attrezzi legati alla carpenteria sono vari, comprendono diverse categorie e il loro studio può fornire informazioni utili ad approfondire le conoscenze dei contesti di rinvenimento, nonostante la difficoltà che reperti del genere recano con loro: ossia la loro scarsa utilità dal punto di vista cronologico, frutto di un processo evolutivo molto precoce nel tempo che ha permesso a questi oggetti di mantenere invariate nel corso dei secoli la loro funzione e le proprie forme. Le testimonianze archeologiche dell’attività edilizia, oltre che dagli edifici stessi, sono costituite da una serie di reperti metallici che vanno dai chiodi, da tetto e da infissi, alle cerniere (a coppiglia e non), per porte e finestre, dalle serrature ai ganci con diverse funzioni. Allo stesso modo il mobilio delle abitazioni non lascia traccia alcuna se non fosse per le sue parti metalliche. Alcuni dei reperti impiegati nell’edilizia svolgono le loro funzioni, in dimensioni ridotte, anche nel mobilio: chiodi da carpenteria per la realizzazione dei mobili e da decoro, serrature e boncinelli per la chiusura delle casse di legno, cerniere da mobilio. A questi reperti vanno poi aggiunti gli strumenti propriamente utilizzati nella lavorazione del legno, come la roncola, l’ascia da carpentiere, il coltello a petto. Lo studio che viene presentato in questa sede ha focalizzato l’attenzione su questa tipologia di reperti metallici legati alla lavorazione e all’uso del legno, provenienti dal territorio dell’Abruzzo interno, interessato da un ventennio di ricerche archeologiche condotte dall’Università degli Studi dell’Aquila.