L'Adunanza Plenaria pone fine alle proroghe delle concessioni demaniali marittime (original) (raw)

L'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato si pronuncia sulle concessioni demaniali a scopo turistico-ricreativo. Note a prima lettura

Diritto pubblico europeo – Rassegna on line, 2021

Abstract (IT) L’articolo fornisce una prima lettura del pronunciamento dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato sulla annosa vicenda delle concessioni demaniali marittime. Secondo l’Autrice, il Consiglio di Stato, allineandosi alla posizione della Corte di giustizia (sent. Promoimpresa, 2016), applica uno schema consolidato nel rapporto tra ordinamenti, giungendo ad una conclusione prevedibile. Se il rilascio delle concessioni a scopo di attività turistico-ricreativa deve avvenire all’esito di una gara pubblica, la proroga fino al 2033, da ultimo disposta, è incompatibile sia con l’art. 49 TFUE, sia con l’art. 12 della direttiva servizi. Trattandosi di diritto UE auto-applicativo, derivano da ciò il dovere di non applicazione da parte della P.A. della legislazione interna incompatibile e la perdita di efficacia delle concessioni in essere, frutto di provvedimenti di proroga o di giudicato favorevole. I pochi elementi innovativi di interpretazione riguardano il riconoscimento dell’interesse transfrontaliero certo e della scarsità della risorsa naturale. Gli effetti temporali della pronuncia sono posticipati al 2023 per ragioni di opportunità. Secondo l’Autrice, il Consiglio di Stato tende a ricostruire compiutamente il quadro normativo di riferimento, in modo tale che le P.A., dopo un lungo periodo di incertezza, potrebbero indire le gare, anche in assenza di ulteriori interventi legislativi, sulla base dei principi ispiratori emergenti dall’ordinamento europeo e interno. Abstract (EN): The article provides a first reading of the decision of the IT Council of State on the affair of concessions to use the maritime public domain for tourist and recreational business activities. According to the Author, the decision, agreeing with the Court of Justice (Promoimpresa, 2016), applies a consolidated scheme in the relationship between legal systems. If it is necessary a public tender, the extension until 2033 is incompatible both with art. 49 TFUE and art. 12 services directive. As self-executing rule, it implies the duty of non-application by the public administration and the loss of effectiveness of existing concessions. Few innovative interpretations concerne the recognition of the cross-border interest and of the scarcity of the natural resource. The temporal effect of the decision is appropriately postponed to 2023. According to the Author, the Council of State tends to completely define the regulatory framework, so that the public administrations could launch calls without further legislative interventions.

Concessioni demaniali marittime fino al 2035: alcune precisazioni in ordine alle proroghe dei titoli

2018

Estratto disposizione alle sole false dichiarazioni sul possesso dei requisiti di carattere generale o speciale. La norma, nel consentire l'esclusione dalla gara dell'operatore economico che fornisca "... anche per negligenza informazioni false o fuorvianti suscettibili di influenzare le decisioni ... (sulla) selezione o l'aggiudicazione ...", include indubbiamente, nell'ambito delle dichiarazioni da essa considerate rilevanti, anche quelle relative alle caratteristiche dell'offerta ove idonee a influire sul processo decisionale dell'amministrazione, in ordine all'attribuzione del punteggio o più in generale all'individuazione del concorrente aggiudicatario. * * * 271 -Sez. I -2 luglio 2018 -A. di L. A. T. & C. S.a.s. (avv. Paolino, Nesi) c. Comune di Giulianova, Agenzia Demanio (Avv. Stato) (*). [2284/120] Demanio e patrimonio pubblico -Demanio -Marittimo -Concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative -Proroga -Rinnovazione -Demanio marittimo -Direttiva Bolkestein -Corte di giustizia 14 luglio 2016 (cause riunite C-458/14 e C-67/15).

Il variegato contenzioso sulle concessioni demaniali marittime

Nota a TAR Liguria 1 aprile - 13 maggio 2016, n. 462 (disponibile su www.giustizia-amministrativa.it), in corso di pubblicazione su "La Nuova Giurisprudenza ligure". Affronta i diversi aspetti del contenzioso in materia, dalla compatibilità con i diritto UE al calcolo dei canoni secondo i valori OMI, fino al problema della proprietà delle strutture di difficile rimozione.

La proroga delle concessioni demaniali marittime sotto la lente del giudice costituzionale e della Corte di giustizia dell’Ue

Federalismi.it, 2016

Oggetto di questo studio è il confronto tra le ragioni argomentative espresse, da un lato, dalla Corte costituzionale nei confronti delle legislazioni regionali, dall’altro, dall’avvocato generale europeo che considera la legislazione statale incompatibile con la direttiva 2006/123. Entrambi scrutinano le proroghe disposte dal legislatore alla luce del parametro costituito dal diritto dell’Unione, giungono alla medesima conclusione dell’incompatibilità, ma utilizzano percorsi logici parzialmente differenti, attribuendo un significato diverso ai vincoli derivanti dal diritto europeo. Gli effetti delle pronunce caducatorie potrebbero dunque prospettarsi in termini differenti. Allo scopo di chiarire il punto di vista delle istituzioni europee, sembra utile esaminare anche la posizione espressa dalla Commissione Ue sulla proroga delle concessioni introdotta dal legislatore spagnolo, talora invocata come modello da tenere in considerazione anche per l’Italia. L'analisi condotta pare dimostrare che le due situazioni normative, quella spagnola e quella italiana, presentano caratteristiche molto differenti, che le rendono difficilmente comparabili.

Il nodo delle concessioni demaniali marittime. Amministrazione, giudici, mercati e conflitti

2023

This paper will attempt to highlight the issues arising from the possible application in Italy of the Services Directive No. 123/2006/EC, known as ‘Bolkestein’, in the context of maritime state concessions. In this regard, an attempt will also be made to focus attention on the decisions rendered by the jurisprudence of the Council of State, on the recent ruling of the Regional Administrative Court of Lecce, which posed some preliminary questions on the validity and efficacy of the European directive, and on the response of the Court of Justice of the Union recently rendered through the publication of ruling C-348/2022. Finally, it will reflect on the current regulatory framework, characterised by unprecedented confusion, and the need for the European institutions to apply the principle of free competition in the market at all costs. All without concern for the situation of the internal market and the risks to competition itself.

Concessioni demaniali marittime: l'ingannevole equilibrio tra diritto eurounitario, regime delle (ennesime) proroghe interne e liquidazone di un equo indennizzo.

Saggio, 2024

Rivista di diritto pubblico https://lexitalia.it/a Concessioni demaniali marittime Data di pubblicazione: 12 Dicembre 2024 GERARDO GUZZO, Concessioni demaniali marittime: l'ingannevole equilibrio tra diritto eurounitario, regime delle (ennesime) proroghe interne e liquidazione di un equo indennizzo*. GERARDO GUZZO Concessioni demaniali marittime: l'ingannevole equilibrio tra diritto eurounitario, regime delle (ennesime) proroghe interne e liquidazione di un equo indennizzo SOMMARIO: Introduzione. 1. Le concessioni demaniali marittime nel codice della navigazione. 2. Il rapporto tra le concessioni demaniali marittime e il Codice degli appalti. 3. La disciplina del rapporto concessorio. 4. Il pagamento del canone concessorio. 5. L'attività edilizia sulle zone demaniali marittime. 6. Lo spinoso tema dell'indennità di avviamento del concessionario uscente. 7. L'evoluzione legislativa e giurisprudenziale giurisprudenziale prima delle sentenze dell'AP del Consiglio di Stato del 2021 e della legge n. 118/2022. 8. La procedura di infrazione avviata il 3.12.2020 nei confronti dell'Italia. 9. Gli effetti sull'attività edilizia delle pronunce dell'AP del Consiglio di Stato nn. 17 e 18 del 2021: cenni. 10. La diretta applicabilità della Direttiva 2006/123 ed il problema (non secondario) dell'armonizzazione delle discipline interne. 11. L'esegesi del concetto di "interesse transfrontaliero certo" ai fini dell'applicabilità dell'art. 49 TFUE. 12. La controversa questione della "scarsità delle risorse naturali" applicato alle coste italiane. 13. Il "legittimo affidamento" del concessionario. 14. La giurisprudenza penale. 15. L'illecito ed il regime sanzionatorio. 16. La "vischiosità" normativa dalla l. n. 118/2022 al d.l. n. 198/2023 fino alla legge n. 166/2024. 17. Considerazioni finali su alcune questioni irrisolte. Introduzione.

L’epilogo della proroga ex lege delle concessioni balneari

Studi sull'integrazione europea, 2021

With two twin judgments (November 9, 2021, No. 17 and No. 18), the Plenary Assembly of the Council of State appears to have put a stop to the long-standing issue of so-called bathing concessions, definitively de-legitimising the legal extension of concessions. The decision is part of a long-running conflict involving Italian and EU legal systems, which has contributed to defining an uncertain legal framework. From the point of view of compliance with EU law, the judgment appears to be inspired by lucid realism, capable of putting an end to the ‘customary’ practice of automatic extensions and finally prompting the legislator to bring the domestic legal system into line with the directive’s provisions, while taking account of the need to protect outgoing concession holders. Nevertheless, the Council of State’s ‘constitutional’ approach cannot fail to leave us somewhat perplexed.