La Brocca di Sambuco (original) (raw)
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Dizionario delle scienze e delle tecniche di Grecia e Roma, 2010
In un contesto di ricerca del tracciato dell'antica Via Clodia nel tratto fra Tuscania (Vt) e Saturnia (Gr), è avvenuta la scoperta dei resti di una antica stazione di Posta di epoca granducale in posizione tale da ipotizzare che tale stazione sia stata costruita proprio dove anticamente si trovava una simile struttura romana.
Valentino Bucchi e Il Giuoco del Barone
Il Paganini , 2019
Il Giuoco del Barone (1936) è un'operina che, per struttura e ispirazione, integra suggestioni strawinskiane alla cultura popolare fiorentina. Il saggio è diviso in tre parti: La prima ha un taglio storico: si documenta il procedimento creativo e la collabora-zione con il poeta Alessandro Parronchi nelle sue varie vicissitudini, dalla stesura (1936) alla prima messa in scena (1939), specificandone la positiva ricezione. Si dà conto delle varie produzioni e della 'seconda vita' dell'opera che, proposta in una rinnovata versione (1955), si aggiudica il Premio Italia nel 1956, diretta da Bruno Bartoletti. La seconda parte ha un taglio analitico: individueremo le problematiche di 'traduzione' musicale del testo di Parronchi e analizzeremo le tecniche adoperate da Bucchi. Ci si soffermerà in particolare sull'analisi del materiale tematico utilizzato in alcuni passaggi significativi tratti dai quadri: la tecnica del montaggio, i leitmotive dei personaggi e il loro trattamento, lo stile dell'orchestrazione, il disinvolto eclettismo tecnico che diventa tratto caratterizzante nello stile del compositore. La terza parte contestualizza Il Giuoco del Barone all'interno dell'esperienza di Bucchi operista, facendo comprendere la sua scelta laica di accogliere le nuove tendenze estetiche in modo sempre critico e autonomo.
2014
The paper analyses a movie recently appeared in Italy, Belluscone (2014) by Franco Maresco. The title refers to the deformation of Berlusconi’s name in Sicily. The movie does not speak, however, of the typically Italian “hero” Berlusconi, but of “Belluscone” that is the link for a common feeling whose Sicily is an exemplary case. Through the reference to Lyotard and Jauss among the others, the aim is to show that “Belluscone” is no longer a symbolic disposition, and becomes a sensible surface of contact to which everybody connects in order to have an experience. With its Baroque and ambiguous investigation of “bellusconian” Palermo, the movie makes no exception.
In Valstrona, nel paese di Sambughetto (1), si trova un complesso di grotte profonde e ricchissime di minerali, intorno alle quali nacquero diverse leggende. Le cavità conosciute sono tre, e una di queste, la più estesa con il suo “labirinto di meandri, di camminamenti, di precipizi, di cunicoli scoscesi” che si addentrano in profondità e scendono sino al sottostante torrente Strona, è chiamata dai valligiani l’Boeucc dal Faj, ovvero il Buco delle Fate. Conosciuta anche con i nomi di Balma delle Fate o Caverna Grande delle Streghe, si dice che fosse il luogo in cui le streghe dei monti e delle valli circostanti si riunivano per danzare e per tramare le loro malefatte, ovvero per decidere chi avrebbero fatto morire, quali bambini avrebbero rapito dalle culle o su chi avrebbero gettato le loro fatture. (2)
La violenza e il mensaggio di Abacuc
Parola & Parole, 2024
Quando ci fermiamo a guardare la storia, troviamo la sofferenza degli innocenti e l’arroganza dei loro carnefici. Molte delle storiografie a cui accediamo raccontano la storia seguendo le tappe fondamentali delle guerre e, in generale, scrivendo dal punto di vista dei vincitori. La violenza appare sempre in questi processi in misura maggiore o minore. Si puo vedere come attraversa generazioni e popoli, e si annida nel cuore degli uomini; giacché ripetono sempre le stesse tecniche e protocolli. I credenti, immersi in questi processi, finché non si adattano all’insensatezza della violenza e mettono in discussione l’etica del loro comportamento, cercheranno risposte guardando il cielo con la stessa purezza di cuore di Abacuc. Il libro profetico di Abacuc è immerso in un tempo storico oscuro, la sua lettura immerge in contraddizioni simili a quelle che viviamo oggi
La ‘sfortuna’ del Buccolicum carmen di Boccaccio
Iohannes de Certaldo. Beiträge zu Boccaccios lateinischen Werken un ihrer Wirkung, herausgegeben von Karl Enenkel Tobias Leuker und Christoph Pieper, Hildesheim, Georg Olms Verlag (ISBN 9783487152721), 2015
Una indagine a ritroso sulle edizioni del Bucolicum Carmen del Boccaccio, fino alla princeps fiorentina del 1504, della quale si analizzano i possibili rapporti con l'autografo riccardiano.
2018
EnglishRelying on the most recent scholarly findings, this essay quickly retraces the presence of the figure of Homer and its meaning in the whole of Giovanni Boccaccio’s literary works. The aim is to ponder the role of the Greek poet in the intellectual biography of Boccaccio, and to better understand the author’s knowledge of Homer in its chronolog-ical development and unfolding. In this chronological survey, a prominent role is played by the recently reemerged Homer’s portrait, which is sketched in the final page of the so-called ‘Toledan Dante’. The essay focuses on the meaning of this fascinating and enig-matic page, in order to formulate a new interpretative hypothesis. italianoIl saggio ripercorre rapidamente l’intera produzione letteraria di Giovanni Boccaccio al fine di riflettere, in prospettiva diacronica e alla luce delle scoperte piu recenti, sulla presenza e sul senso della presenza del poeta greco nella biografia intellettuale del Certaldese e di meglio collocare nel ...
Abramo Il sacrificio di Isacco
Esodo I > Judaica, 2007
Recita il salmo: "Il Signore mette alla prova il giusto" (Salmi, XI, 5): non lo fa per poter sapere o per esaminare l'animo del credente, perché Egli è certo del suo amore, della sua fede e della sua fiducia in Lui; Egli sa a priori, vede nell'interiorità del giusto; lo fa per far conoscere all'uomo il valore dell'amore per Do e fino a dove arrivi il timore per Do ; lo fa per far capire che non si deve amare per un fine, sia esso una ricompensa o la paura di una punizione, ma amare in sé e per sé: questo è il nucleo essenziale dell'esperienza religiosa, intesa come totale, assoluta fiducia e dedizione a Do. Il racconto.