“Bianco e nero”, gli inizi della decolonizzazione della commedia romantica italiana (original) (raw)

Bianco e nero. Rivista quadrimestrale del Centro Sperimentale di Cinematografia, anno LXXXII, fascicolo 600, maggio-agosto 2021, «Cinema e Medioevo» a cura di Franco Cardini, Riccardo Facchini, Davide Iacono.

Il “medioevo identitario” è una presenza costante, ancorché discontinua, nei film che lo scelgono come sfondo, come ambiente della loro trama, se non come loro protagonista tout court. La forte storicità e spesso anche l’accurato storicismo di certe pellicole britanniche dedicate al XII (Enrico II, Riccardo, Giovanni “Senza Terra”, in qualche modo perfino Robin Hood) o al XVI-XVII secolo (Enrico VIII, Elisabetta I, Oliver Cromwell) tendono in qualche modo ad alludere quanto meno ai “caratteri originali” della nazione, e lo stesso ruolo hanno giocato negli Usa i molti film western dedicati alla “frontiera”, alle “guerre indiane”, a quelle “messicane”. L’uso politico del medioevo – o il medioevo come metafora politica – non è certo la dimensione unica nella quale si muove il cinema “medievalistico”. Questo numero di «Bianco e Nero» ha cercato di fornire al riguardo una casistica più ampia e variegata possibile.

La devianza di genere nella commedia e nella cultura del Rinascimento Italiano

ACTA HISTRIAE 15 . 2007. 2

L'articolo esamina i significati culturali moderni della devianza del genere e della trasformazione del sesso nel periodo premoderno con riguardo alle evidenze storiche e alla produzione letteraria, per esempio le narrazioni di autori umanistici, le commedie, la poesia ed i testi medici. Si sostiene che le questioni di identità maschile, il travestimento dei maschi e la deviazione del genere -nelle loro diverse rappresentazioni -siano strettamente legati al 'discorso' dello stato sessuale dei maschi giovani nell'Italia di Cinquecento. L'articolo cerca di mostrare che il genere maschile e l'inversione sessuale -nella letteratura come pure nella vita quotidiana -potevano essere tollerati se corrispondevano alla gerarchia sessuale che fu in generale accettata a quel tempo. Parole chiave: genere, travestimento maschile, metamorfosi, gerarchia sessuale, dimorfismo sessuale, mascolinità, identità, agnizione fallica GENDER DEVIANCE IN COMEDY AND CULTURE OF 16 TH CENTURY ITALY

La "segnorina" neorealista tra melodramma e noir: La tratta delle bianche di Luigi Comencini

La critica italiana dei primi anni '50 etichettò come "neorealismo rosa"i film contemporanei che tentavano di riportare l'estetica della Scuola Italiana della Liberazione entro i confini di un cinema più narrativo e apertamente commerciale. Benché si trattasse di una posizione assai moralista, storicamente fondata negli aspri toni del dibattito italiano sul mezzo cinematografico nei primi anni della guerra fredda, si tratta tuttavia di un interessante punto di partenza per tentare un nuovo inquadramento di quel tipo di produzione. Esso non solo prende in prestito il suo rapporto con i nuovi confini della rappresentazione dalla non ancora conclusasi stagione neorealista (per la prima volta la povertà, la prostituzione e il crimine organizzato possono comparire in un film italiano), ma presenta anche forti legami con il cinema di genere americano e in questa operazione abbandona il consueto tono didattico in favore di un malcelato sensazionalismo. Per i suoi forti legami tanto con il cinema neorealista quanto con generi come il film noir o il melodramma, La tratta delle bianche (Luigi Comencini, 1952) può essere visto come un ideale esempio di come funzionasse l???intersezione tra questi diversi aspetti in un momento cruciale per la definizione dell'industria cinematografica italiana del secondo dopoguerra.

La lingua del romanzo nero italiano tra Otto e Novecento

La lingua del romanzo nero italiano tra Otto e Novecento, 2023

Romanzo popolare nero, protogiallo: sono molte le etichette usate per descrivere il giallo preistorico, che interessa una manciata di testi pubblicati in Italia tra Otto e Novecento, qualche decennio prima dei Libri gialli Mondadori, che alla fine degli anni Venti sancirono l’atto di nascita del cosiddetto “giallo all’italiana”. “Gialli” per modo di dire, perché alla detection e alla suspence uniscono elementi terrifici e magici, interminabili processi, passioni struggenti; ma è proprio la loro indefinitezza a renderli interessanti linguisticamente: se da un lato c’è la tendenza alla conservatività e al cliché, dall’altro si intravedono alcune caratteristiche tipiche del poliziesco italiano, ossia l’uso di elementi volti alla verosimiglianza linguistica e alla rappresentazione del parlato. L’indagine è stata svolta su un corpus digitale, nel tentativo di restituire al lettore analisi sia qualitative sia quantitative dei fenomeni linguistici.

Le origini ecotattili dell'immagine cinematografica – Bianco e Nero. Rivista quadrimestrale del centro sperimentale di cinematografia, Roma, n° 550-551, 2005, pp. 233-245

Bianco e nero. Rivista quadrimestrale del centro sperimentale di cinematografia, n°551, 2005

rnappe Le origini ecotattiti detl.'immaEine cinematografica* Mireitte Berton ln queste pagine affronterb un aspetto partico[are deLla teoria psicanalitica recente che si rifà aI rnodetlo cinematografico per espticitare iI nostro rapporto con iI mondo esterno nette sue modaLità percettive, psichiche e affettive. Si tratterà di mostrare come La psicanaLis! attribuisca a tutte [e immagini lsia mentaLi che materiaLi) un'origine muLti-sensoriate derivante dai rapporti che it bambino, atl'alba detla sua vita, sviLuppa con la madre. ln effetti, suLta base degti studi di Mél.anie K[ein, atcuni psicanaListi ritevano iL carattere essenzialmente tattil.e deLta prima matrice percettiva rappresentata datta pe[Le e datviso materni. Essi presuppongono che [e comunicazioni tattiti primarie lecotattiLi] creino uno spazio psichico neI quate verranno esercitate tutte [e utteriori funzioni semiotiche. Se it primato det[a pel.l.e è riconosciuto datLa psiéanalisi come un dato d'origine che struttura tutte [e attività percettive e psichiche, ta tattiLità entra ugua[mente in gioco neL campo cinematografico su un doppio livetto: tecnico e metaforico. ll supporto emuLsionabite che riceve e restituisce Le immagini durante [a proiezione si compone in effetti di una pellicola -Letteratmente una pe[Le fineche funge da superficie sensibil'e, ricettrice e comunicatrice.

Bianchezza, italianità e violenza sessista

From the European South, 2023

Whiteness, Italianness and Sexist Violence. This essay analyzes how whiteness has been produced and asserted in the terroristic attack occurred in Macerata in 2018 when Luca Traini shot six passersby because of their African origin. The terroristic attack took place a few days after the murder of Pamela Mastropietro-whose dismembered body was also found in Macerata-and a Nigerian man, Innocent Oseghale, was charged with Mastropietro's murder. I use the notion of 'cultural archive' to investigate how racism and the colonial past were and are obscured and therefore evenly reproduced in contemporary Italy, claiming that racism operates transversally in Italian society. The notion of cultural archive is also used to read the meanings embedded in the terroristic attack, interpreting them in relation to the colonial and racist aspects traits of the Italian social fabric. In analyzing the gestures of Traini, the link he made between the murder of Mastropietro, his attack against Black passersby, and the Monument to the Fallen, where he moved after the shooting, I argue that racism and sexist violence are imbricated and reproduced through the valorization enhancement of whiteness as a constitutional trait of Italianness.

Dal Nord con furore. I vichinghi sulle scene, da Kirk Douglas ai Monthy Python, in Cinema e Medioevo, «Bianco e nero», 600 (2021), pp. 66-72.

Bianco e Nero, 2021

Il numero è illustrato con fotogrammi tratti dai film e immagini provenienti dall'Archivio fotografico del Csc. La foto di Leonardo è di Fabio Lovino; quella di Maraviglioso Boccaccio di Umberto Montiroli. Le foto di Der Name der Rose (Il nome della rosa) di Jean-Jacques Annaud ci sono stete gentilmente concesse da Cristaldi Film, quelle di Vision-Aus dem Leben der Hildegard von Bingen da Leonine Studios. In copertina: Sean Connery e Christian Slater in Der Name der Rose (Il nome della rosa) di Jean-Jacques Annaud. La fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia è disponibile a riconoscere ai legittimi detentori il copyright relativo alle fotografie delle quali non è stato possibile reperire gli aventi diritto Registrazione del Tribunale di Roma 975 del 17 giugno 1949 Direttore responsabile: Felice Laudadio © Centro Sperimentale di Cinematografia 2021 Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l'autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e degli editori. Finito di stampare nel mese di giugno 2021 presso la tipografia Varigrafica (Vt) Abbonamento annuale per i privati Annual subscription fee for individuals: €32,00 Abbonamento annuale per enti e istituzioni Annual subscription fee for companies and institutes: €46,00 Abbonamento annuale estero Overseas annual subscription fee: €66,00 Il prezzo di un singolo volume della rivista è di Single issues of the journal: €18,00 (arretrati dall'anno 2017 Back issues from 2017: €20,00)

Call for Papers, «Bianco e Nero» 3/2017, Latin Lovers in Contemporary Italian Cinema, a cura di Enrico Biasin e Catherine O’Rawe - ITALIAN VERSION

Nel 1994, l'imprenditore milanese Silvio Berlusconi viene eletto deputato della Repubblica italiana, ottenendo l'incarico di primo ministro (Ginsborg, Asquer 2011). La cornice istituzionale suggellata dalla presenza ai vertici del potere governativo nazionale dell'uomo numero uno di Mediaset possiede la sua controparte "carnevalesca" nello sfondo che inscrive la persona politica di Berlusconi all'interno dell'archetipo maschile del contemporaneo latin lover (Rodotà 2005), provocando così una serie di energiche tensioni tra il suo ruolo di promotore di Family Days e quello di "utilizzatore finale" nei bunga bunga semiclandestini ad Arcore (cfr. Travaglio, Gomez, Lillo 2009). Berlusconi non è riuscito così a distinguere la sfera pubblica da quella privata, mettendo fortemente a rischio la sua rispettabilità borghese (Mosse 1985(Mosse , 1998, e quindi ponendo in crisi la propria identità di genere lungo due traiettorie: da un lato, mettendo in piazza le sue tribolazioni sessuali e affettive, ha "femminilizzato" lo spazio popolare; dall'altro, idealizzando iperbolicamente la propria fama di amatore, ha "mascolinizzato" eccessivamente l'ambiente privato.

Riscrittura, travestimento e "blackface" nella commedia italiana. "La Mora" (1588) di Giovanni Battista Calderari

Il castello di Elsinore, 2024

The article investigates the rewriting of Terence's "The Eunuch" by Giovanni Battista Calderari, who transformed the "other" character of the eunuch into a Moorish woman even before the Dutch Gerbrand Adriaenszoon Bredero did with his famous comedy "Moortje". The article explores the implications of this choice concerning questions of gender, ethnicity and performance. The essay demonstrates that the decision to use the Moorish woman as the "other" figure probably sprang not only from the presence of the Moors in Renaissance Italy or from the comicality that the characters' lines regarding this "other" may excite, but especially from the sexual reputation of the Moors and from the theatrical possibilities that the blackface practice allows for. Through the use of blackface, Calderari makes the theatrical fiction the centre of his comedy and, availing himself of an actor dressed as a Moorish slave woman, he takes the fascination of Eros to the stage.