"Il riconoscimento istituzionale del Terzo settore nell'Italia repubblicana: contributo ad un inquadramento storico (1945-1991)", Centro di ricerca Maria Eletta Martini - Scuola Superiore Sant'Anna, Working Paper 2, Lucca 2022. (original) (raw)

Costituzionalizzare il Terzo settore

Una versione ridotta del saggio è stata pubblicata su: "Politiche sociali e servizi", 2013, n. 1 Sull'auto-costituzionalizzazione del Terzo settore. Quale auto-regolazione per le professioni del "sociale"?

E' nato il Terzo settore

2016

L’EDITORIALE - Una riforma che riorganizza la giungla del Terzo settore in attesa dei decreti delegati - pag 5 L’ANALISI - Crescita continua degli enti. E sempre più donne e giovani impegnati nella solidarietà di Paolo Marelli - pag 9 MORO - In 12 articoli le regole per smascherare la falsa solidarietà di Giovanni Moro – pag 15 VENTURI - La cultura del dono è rivista in chiave più aperta nel nome del “civismo” di Elisabetta Bianchetti – pag 21 IL GIURISTA - Via libera alla definizione che identifica il Terzo settore in base al fine sociale di Lorena Moretti - pag 27 IL NOTAIO - I decreti attuativi puntino a un doppio obiettivo: norme chiare e semplificazione di Lorena Moretti - pag 32 LA SVOLTA - Il principio di sussidiarietà sancito anche per legge. Così si attua la Costituzione di Paolo Marelli – pag 37 PROPERSI - Codice civile fermo al 1943. Adesso occorre aggiornarlo. E serve il registro unico di Elisabetta Bianchetti – pag 41 LA CRITICA - Odv in un limbo fiscale. La lunga lista dei quesiti senza ancora una risposta di Carlo Mazzini – pag 47 OBIETTIVO SU - Servizio civile universale: una risorsa per le associazioni ma anche un impegno di Licio Palazzini – pag 52 LA SFIDA - Trasparenza ora il Governo vari un portale online. Il diritto di sapere è di tutti di Paolo Marelli – pag 57 LEZIONE AMERICANA - È l’ora del settore plurale. Assicura un equilibrio tra pubblico e privato di Elisabetta Bianchetti – pag 62 VOCE AI PROTAGONISTI I Csv erogatori di servizi per le organizzazioni oppure agenzie di sviluppo? di Paola Springhetti – pag 71 Le organizzazioni di volontariato. Movi: serve il coraggio di percorrere nuove strade di Gianluca Cantisani - pag 78 Le associazioni di promozione sociale. Acli: la classe dirigente non ha inciso sulla riforma di Elisabetta Bianchetti – pag 81 Le pubbliche assistenze. Anpas: più tutele per le associazioni di secondo livello di Massimo Mezzabotta - pag 84 Le cooperative sociali 1. Con questa legge maggiori competenze e professionalità di Alessandro Prandi – pag 87 Le cooperative sociali 2. La nostra crescita passa dalla partecipazione alle reti di Christian Gretter - pag 90 Le imprese sociali. Occorrono più dinamicità per attività e lavoratori di Alessandro Prandi - pag 92 Le fondazioni. La legge non sia un recinto Il mercato cambi le regole di Paola Springhetti – pag 96 Appendice La legge 102/2016

Riforma del Terzo settore: verso quale approdo?

Aggiornamenti Sociali, 2017

La Legge delega di riforma del Terzo settore e il relativo per- corso di attuazione costituiscono un’occasione importante per ridare slancio a una realtà che attraversa un momento di stan- chezza. Quali sono le novità introdotte? Che impatto potranno avere sugli attuali nodi critici? Quali aspetti meritano di essere dibattuti in questa fase di elaborazione dei decreti attuativi?

Alla ricerca di un profilo istituzionale dell'impresa sociale tra "economia sociale di mercato" e "terzo settore"

Alla ricerca di un profilo istituzionale dell'impresa sociale tra "economia [sociale di mercato" e "terzo settore" li Filippo latti * 1. La legge delega n. 118/2005: considerazioni introduttive Con l'approvazione della legge delega n. 118/20051, si mira ad introdurre, anche nell'ordinamento interno2, una normativa ad hoc concernente 1'"impresa sociale" volta sia a fornirne una nozione giuridica sia ad individuare quei principi e criteri in base ai quali forgiare una disciplina organica di tale fenomeno inquadrato nel più ampio contesto della legislazione speciale e di diritto comune relativa alle organizzazioni senza scopo di lucro3. Le ragioni di una tale scelta sembrano rintracciabili, ad un primo esame, in una duplice motivazione: la prima, individuabile nella persistente "concezione nazionale" dello stato sociale4; la seconda, relativa alla soluzione giuridica adottata per ripartire tra soggetti pubblici e ' Ricercatore di Istituzioni di Diritto Pubblico presso il Dipartimento di diritto dell'economia della Facoltà di Economia dell'Università degli studi di Firenze, e-mail: filippo.zatti® unifi.it. ! Per una puntuale disamina della legge delega si rinvia a M. V. DE GIORGI, La legge delega mi!' "impresa sociale", in "Studiimi iuris", 11, 2005, 1263-1271. Questo scritto viene dato alle stampe quando il Consìglio dei Ministri ha appena approvato il decreto legislativo relativo alla "Disciplina sull'impresa sociale, ai sensi dell'ari. 1, commi secondo e quarto, della legge delega n. 118/2005" (d'ora in avanti indicato come «d.lgs. c.d.m. 2.3.2006-0. Le osservazioni qui formulate fanno riferimento, evidentemente, al decreto legislativo sopra citato non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. ' -E ciò anche per il ruolo che il fenomeno delle social enterprises ha assunto nella ormai pluriennale esperienza di altri Paesi europei e di Paesi extraeuropei come il Canada: cfr. J. DEFOURNY, L'impresa sociale nell'Europa allargata: concetto e realtà, in "Impresa sociale". 78, 2004, 15-43; GOVERNMENT OF QUÉBEC, About thè Social Economy: Action Pian far thè Deielopment of Enterprises in thè Social Economy, 2003.

Sussidiarietà economica, beni comuni e riforma del Terzo settore

I beni comuni sono strumenti per lo sviluppo comunitario, la rigenerazione e la promozione territoriale. Sono risorse per la coesione sociale e ricchezze imprescindibili per stimolare e radicare fiducia, reciprocità e sussidiarietà anche in campo economico. i beni comuni e la sussidiarietà anche economica possono essere le parole chiave per una lettura tematica delle interessanti recenti modifiche del 2017 alla normativa nazionale di riforma del Codice del Terzo settore a regolamentazione anche dell’ampio e variegato ecosistema dell’imprenditoria sociale, che fa dei beni comuni un punto di riferimento irrinunciabile. ISSN: 2038-386X