Valutazione di efficacia e definizione di modello integrato di promozione della salute (original) (raw)
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2021
I cambiamenti demografici che hanno caratterizzato l'ultimo secolo impongono un diverso approccio al concetto di promozione della salute e al rapporto medico-paziente. In Italia tra 2008 e il 2016 il calo delle nascite è stato di circa 103.000 unità, accompagnato da un aumento dell'aspettativa di vita e da un invecchiamento della popolazione. I cittadini con età superiore ai 65 anni sono passati dagli 11,7 milioni del 2007 ai 13,5 milioni del 2017 (22,3% della popolazione). L'elevato invecchiamento della popolazione è accompagnato ad un aumento di patologie croniche. Si calcola che 24 milioni di italiani (40,8 %) sia affetto da almeno una patologia cronica, mentre il 21,5 per cento della popolazione dichiara di essere affetto da due o più patologie croniche, specie al di sopra dei 55 anni. Tra gli ultra settantacinquenni la comorbilità si attesta al 66,6 % (57,6 % tra gli uomini e 72,9% tra le donne). 1 Nel 2017 la spesa sanitaria in Italia è stata di 113.131€ milioni, dei quali il 59,4% per cura e riabilitazione mentre il 10,4% per assistenza sanitaria a lungo termine. La spesa sanitaria per la prevenzione delle malattie si ferma al 4,7%. Negli ultimi decenni ad un aumento di richiesta di salute si è associata una contrazione della spesa sanitaria pubblica che ha interessato tutti i paesi europei anche se in proporzioni diverse. Nel 2017 il rapporto spesa sanitaria pubblica/PiL è stato in Italia del 6,3% contro 9,6% della Germania e il 9% della Francia. 2 L'ultimo Def prevede, per il 2019/2020, che il rapporto tra la spesa sanitaria pubblica ed il PIL si attesti al 6,3 % in contrasto con l'OMS che fissa un livello del 6,5% al di sotto del quale non si dovrebbe scendere. 3 Lo squilibrio tra offerta e domanda impone una serie di riflessioni sulle possibili soluzioni di tipo socio-sanitario e politico come evidenziato nella Figura 1. Volendo porre l'attenzione sulle tematiche sociosanitarie, le possibili vie direttici da seguire sono costituite dalla: i) Integrazione territorio-ospedale con la creazione di percorsi diagnostici-terapeutici; ii) L'impiego di nuove tecnologie come eHealth; iii) Coinvolgimento dell'ammalato e della famiglia (caregiver) nel percorso assistenziale in modo da incentivare il self care. Queste ipotesi di lavoro possono essere sviluppate solo attraverso un adeguato finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e una riflessione sulla politica sanitaria ospedalocentrica incapace di dare risposta alle cronicità. Uno dei punti da sviluppare e incentivare è rappresentato dal coinvolgimento dell'ammalato e della famiglia (caregiver) nel percorso assistenziale in modo da incentivare il self care. Un tale obiettivo presuppone l'empowerment del cittadino, inteso come processo attraverso cui gli individui ottengono maggiore controllo sulle decisioni e sulle azioni che riguardano la propria salute. 4 In passato il cittadino/paziente aveva un ruolo passivo, di fruitore di servizi, all'interno di un sistema paternalistico della salute e non coinvolto nelle decisioni riguardanti il proprio stato di salute. Con l'empowerment il cittadino trasforma il proprio ruolo da passivo ad attivo, partecipando al processo assistenziale di cura. Diventa capace di comprendere e partecipare al processo decisionale. L'acquisizione dell'empowerment rende il cittadino competente engagement, più attento e sensibile alla prevenzione, più consapevole dei rischi per la salute, capace di modificare il proprio stile di vita. 5
Valutazione di efficacia e di efficienza: uno sguardo d'insieme
Valutare la qualità, i servizi di pubblica …, 2006
Valutazione di efficacia e di efficienza: uno sguardo d'insieme di Giorgio Vittadini e Simona C. Minotti 1.1 Valutazione e servizi alla persona di pubblica utilità Negli ultimi anni è cresciuta l'attenzione verso la valutazione della qualità dei servizi alla persona di pubblica utilità (SPPU), vale a dire servizi collettivi aventi lo scopo di migliorare particolari aspetti dello stato di benessere degli utenti, operanti nei settori tipici quali sanità, istruzione, formazione, assistenza, tempo libero, cultura (Gori e Vittadini, 1999). A differenza di quanto avviene nei mercati dei beni e servizi tradizionali, studi recenti documentano come la competizione del mercato basata sulla ricerca del massimo profitto non sia sufficiente per individuare con chiarezza la qualità dei SPPU (Borgonovi, 2002). Numerose ragioni stanno all'origine di questa affermazione: nei settori tipici del welfare spesso l'utente non è libero di scegliere l'agente, vi sono vincoli istituzionali, sindacali e corporativi, ed infine vengono introdotte regole etiche che limitano le modalità della concorrenza a tutela dei diritti e della sicurezza degli utenti, cosicché in tali settori si parla di "quasi mercati". Soprattutto, però, per la particolare natura dei SPPU, esiste, in questi settori, "asimmetria informativa": la qualità cioè non si manifesta fino al momento effettivo della fornitura del servizio e in molti casi, se non valutata, può rimanere occulta anche dopo tale erogazione (Moramarco, 1999). Infatti, l'esito dell'erogazione dei SPPU non sono solo gli output aziendali, facilmente rilevabili e quantificabili,
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progetto Moniter era disegnato e sta producendo, con le sue sette linee progettuali, una base avanzata di conoscenze che riguardano lo stato dell’ambiente e la salute, la più avanzata in Italia su scala regionale, riferita agli impianti di incenerimento di rifiuti. Molte delle attività svolte rappresentano tessere di un puzzle che riguarda il tema dei rifiuti nella sua accezione più ampia: dalle motivazioni delle scelte politiche alla loro realizzazione, dalla valutazione dei loro impatti al feed-back con la politica. Si tratta degli elementi essenziali della Valutazione di Impatto sulla Salute, VIS, cui è stata dedicata la linea progettuale 6. Le attività sono partite da una revisione della letteratura (la base informativa è a disposizione), sono stati raccolti i suggerimenti degli esperti sia sulla VIS che sui processi di comunicazione, è stato sperimentato in pratica l’uso di liste di controllo per la raccolta di informazioni. Le raccomandazioni sono state validate con una tecnic...
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Valutazione di alcune dimensioni della performance sanitaria
2013
Gruppo di lavoro coordinato dal Dott. Alessandro Solipaca e Dott. Antonio Giulio de Belvis: Prof. Eugenio Anessi Pessina, Dott.ssa Maria Avolio, Dott.ssa Alessandra Battisti, Dott.ssa Alessandra Burgio, Prof. Gianfranco Damiani, Dott. Pietro Folino Gallo, Prof.ssa Maria Michela Gianino, Dott.ssa Silvia Longhi, Dott.ssa Laura Murianni, Dott. Aldo Rosano, Dott.ssa Tiziana Sabetta, Prof.ssa Roberta Siliquini, Prof. Walter Ricciardi
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