La cappella di S. Lucia di Palladio ricostruita a S. Giobbe a Venezia (original) (raw)

Come è noto, nel 1860 il corpo della Martire fu traslato a San Giobbe, poi la chiesa e il monastero della Ss. Annunziata e di Santa Lucia a Cannaregio, ormai malandati, furono demoliti per costruire la nuova stazione ferroviaria e nel 1863 la cappella maggiore o presbiterio palladiano, ricostruito a San Giobbe, vennero inaugurati con la collocazione della reliquia. Gian Giorgio Zorzi (1966, p. 120) la ritiene una ricostruzione veridica invece Lionello Puppi (1973,(361)(362) la giudica una << ricomposizione frammentaria e disarticolata…sopravvalutata dallo Zorzi… in sostanza inespressiva>> e così Bruce Boucher la ritiene un'opera importante, ma completamente perduta (1994, p. 181-182),. Qui si cerca di dimostrare come si tratti di una restituzione abbastanza attendibile, anche se limitata alla sola cappella Mocenigo, a quella parte parte quindi della chiesa monastica di Santa Lucia e dell'Annunciazione più sicuramente palladiana, costruita con nobile pietra d'Istria invece delle finte volte a incannucciato della navata maggiore, atta quindi a un rapido smontaggio nel 1861 per volontà del patriarca Ramazzotti e al pronto rimontaggio inaugurato due anni più tardi dal successore Trevisanato.