La cappella di S. Lucia di Palladio ricostruita a S. Giobbe a Venezia (original) (raw)

Il cantiere della cappella di S. Alvise nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia (1458-1499)

Annali di architettura, 20, 2008

This article deals with the construction history of a 15th Century chapel, the S. Alvise chapel in the church of SS. Giovanni e Paolo in Venice. The authors found the journal that allows to reconstruct also the artistic history of the chapel that was attached in 1458-1463 to the south flank of the church with the patronage of the Procuratore di S. Marco Alvise Storlato and of the dominican friars. Documents found highlights the original structure of the chapel under the baroque aspect and testify the participation of Iacopo Bellini and Bartolomeo Vivarini.

V. Baradel, «A onore e riverentia et exaltation de lo devotissimo Volto Santo di Cristo crucifixo»: la cappella della comunità lucchese di Venezia

La chiesa di Santa Maria dei Servi e la comunità veneziana dei Servi di Maria (secoli XIV-XIX), a cura di E. Baseggio, T. Franco, L. Molà, Viella, Roma, 2023

The Lucchesi Chapel of the Volto Santo is the only surviving part of the church of Santa Maria dei Servi in Venice. Today, only the building itself remains, while its furnishings and painted decorations have been lost. As a consequence, the cultural and social identity as well as the religious ties with the Lucca immigrants who moved to Venice in the 14th century, have also disappeared. The aim of this paper is to analyse the architecture of the chapel through the centuries and to provide an interpretation of its original fresco decoration, which, according to the sources, depicted the "historia del Volto Santo". I argue that through the painted cycle, the Lucchesi community fulfilled its desire for self-representation in Venice.

La cappella dei SS. Filippo e Giacomo a Cosenza

Esperide , 2023

o studio della cappella annessa alla cattedrale cosentina è stato a lungo tralasciato per la sua posizione nascosta e per la mancanza di documentazione certa, almeno per le fasi iniziali. Ad oggi, non se ne conosce che la storia più recente, legata alla confraternita dei nobili, da cui il nome, più noto e usato quanto più recente, di cappella dei Nobili 1. La piccola chiesa sorge, infatti, isolata, in un angusto cortile interno (fig. 1) ed è stata, dunque, trattata solo per completezza rispetto alle vicende storiche del duomo. Il monumento presenta, tuttavia, indubbi caratteri di interesse sia intrinseco che più generale. Esso costituisce un vero e proprio palinsesto architettonico in cui le fasi edilizie sono strettamente interconnesse e correlate in un insieme talvolta di difficile lettura.

«Una chiesa di musica»: la Cappella Musicale in San Gaudenzio di Novara durante la ricostruzione della Basilica

Le attestazioni documentarie relative all’organizzazione della cappella musicale negli anni a cavaliere tra XVI e XVII secolo sopravvissute all’archivio gaudenziano, insieme alla testimonianza fornita dalle musiche coeve prodotte dai musicisti attivi presso questo organismo (specie Benedetto Binago e Pietro Paolo Seregno) dimostrano una vivacità straordinaria – limitata alle sole occasioni eccezionali nei secoli seguenti – proprio durante gli anni più critici della costruzione della nuova basilica. Ricostruendo l’intera attività musicale in San Gaudenzio durante tale periodo – anche in relazione all’allestimento e alla decorazione delle cappelle e alla collocazione degli organi – il contributo propone una riflessione sui dati esistenti contestualizzandoli nelle vicende storiche e artistiche del tempo, pubblicando pure nuovi documenti intorno all’attività novarese degli organari Stagnoli-Cacciadiavoli, sia in basilica, sia in altre chiese cittadine.

La Cappella del Santo Sepolcro a Orgia: analisi dell'edificio e progetto di restauro di un inedito modello del Santo Sepolcro di Gerusalemme

2020

This paper describes an in-depth study on an unprecedented reproduction of the Holy Sepulcher of Jerusalem dated to the end of the 17th century and located in central Tuscany, within the complex of the Orgia Castle, in the province of Siena. This model of the Holy Sepulcher was initially the subject of an accurate integrated digital survey which involved the use of advanced instrumentation and methodologies such as laser-scanner and SfM photogrammetry by UAV, which led to the development of 3D models and graphic elaborations describing the current architectural state. The results of the digital survey have laid the foundations for historical investigations relating to the comparison between the numerous reproductions and representations traceable throughout Europe, in relation to the original one in Jerusalem and its transformations over the centuries. The research also deals with the phases, the techniques adopted, and the results obtained from the restoration of the building of th...