Il Platonismo di Ermia di Alessandria. Uno studio sugli In Platonis Phaedrum Scholia (original) (raw)

Dialogo tra Platonismo e Cristianesimo in Età Tardoantica: il caso di Cirillo ed Ermia di Alessandria, «Archivio di Storia della Cultura», XXXIV (2021), pp. 3-29.

Archivio di Storia della Cultura, XXXIV (2021), pp. 3-29, 2021

In this article we will consider a new case of dialogue between Platonism and Christianity in Alexandria in the first half of the fifth century A. D., which has as its main figures the Neoplatonist Hermias and the Patriarch Cyril. After an analysis of the historical and philosophical context of the city of the Pharos, we will move on to sift through Hermias’ Commentary on Plato’s Phaedrus, so as to reveal how Cyril’s anti-subordinationist lexicon did penetrate into Hermias’ text. Indeed, Hermias makes use of the subordinationist formula, reprimanded by Cyril, in order to convey Socrates’ subordinate role to the gods. In this way, we will show, on the one hand, that Hermias cannot possibly be regarded as a mere spokesperson of Syrianus, as the vulgate states, and, on the other, that the figure of Socrates has been tailored on the model of Christ’s one in order to facilitate the integration between Christians and Pagans in Alexandria in the first half of the fifth century A. D.

'Platonismo' e 'Platonismi' nella Tarda Antichità

'Platonismo' e 'Platonismi' nella Tarda Antichità, «ΚΟΙΝΩΝΙΑ» 43 (2019), pp. 451-458, 2019

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Platonismo e aristotelismo a confronto sulla dialettica nel prologo degli «Scolî» di Proclo al «Cratilo»: riprese plotiniane e punti di convergenza con Siriano ed Ermia alla scuola platonica di Atene nel V sec. d. C

The International Journal of the Platonic Tradition, 2015

In his commentary on Plato’s Cratylus, Proclus (5th century ad) interprets the dialogue not as a mere work on logic or linguistics, but as having a full psychological and theological import. Late ancient Platonists had already proposed a similar reading for another Platonic dialogue, i.e. the Parmenides. In that case too they rejected the logical interpretation, and aimed to find in the text the description of the hierarchy of reality, particularly of the highest beings. As a result, the Parmenides was seen as the accomplished expression of Plato’s theology. Proclus too draws a comparison between the Cratylus and the Parmenides in order to stress their theological significance. He also contrasts Plato’s dialectic (which he considers as a synthesis of logic and ontology/theology) with Aristotle’s dialectic (which he sees as mere logic). Proclus’ interpretation of dialectic is best understood if it is compared to the doctrines of his master Syrianus and of one of his co-disciples, i.e...

'Platonismo' e 'Platonismi' nella Tarda Antichità, «ΚΟΙΝΩΝΙΑ» 43 (2019), pp. 451-458.

ΚΟΙΝΩΝΙΑ, 2019

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Difesa della retorica e ‘riscrittura’ di Platone nei Discorsi Platonici di Elio Aristide

Rhetorica, 2008

Riassunto Nei Discorsi Platonici Elio Aristide risponde alle critiche che Platone ha mosso contro la retorica nel Gorgia; evitando programmaticamente di trasformare il proprio confronto con Platone in uno scontro frontale, Aristide cerca piuttosto di reinterpretare il testo platonico, di correggerlo, e di impostare la propria difesa riutilizzando espressioni, argomentazioni ed esempi che sono tratti da Platone stesso. Attraverso l'analisi di alcuni casi specifici si cercheranno di chiarire le modalità di questa strategia di “riscrittura” che Aristide mette in atto allo scopo di avviare un'approfondita riconsiderazione del rapporto tra retorica e filosofia.

Educazione e Pederastia nell’Atene di Platone

La pederastia* si presenta, nella storia degli studi a riguardo, come un oggetto controverso e biplanare: controverso, giacché irriducibile alle categorie morali sottese all'esperienza erotica nell'età moderna e tuttavia prodotto di un popolo cui si è riconosciuto -e si riconosce? -un ruolo fondante nei confronti della civiltà occidentale 1 ; biplanare, in quanto pertinente, almeno in alcune sue manifestazioni, a due àmbiti dell'esperienza -l'amore e l'educazione -che la cultura cui apparteniamo ha imparato a tenere distinti.

Il Platone di H.-G. Gadamer

L'immagine di Platone diffusa nel secolo scorso presso i filosofi di tradi-zione continentale o ermeneutica è prevalentemente negativa, o quantomeno assai controversa. Voci autorevoli hanno contribuito in diversi modi, magari anche contro le loro stesse intenzioni, a generare una diffidenza profonda nei confronti di questo pensatore, sino al punto di considerarlo, in qualche caso, come il principale nemico da abbattere per correggere le distorsioni, eticamen-te e politicamente non indifferenti, che hanno caratterizzato la storia mille-naria della filosofia occidentale. Una trentina di anni fa il filosofo americano Richard Bernstein ha ironicamente descritto il Platone metafisico e dualista come «il cattivo a cui possiamo imputare tutto ciò che in seguito è andato storto nella razionalità occidentale. Questo è il Platone che viene attaccato e "decostruito" da Nietzsche, Heidegger, Derrida, Rorty». Per poi aggiunge-re però che c'è anche l'"altro" Platone... che è il grande difensore del dialogo parlato e scritto-che è sempre aperto a nuove svolte e non conosce chiusura definitiva 1. Ai nomi qui citati da Bernstein ne possiamo facilmente aggiungere parecchi altri, come Popper, Deleuze, Strauss, Vattimo: anche se poi l'opposi-zione non è in tutti così univoca, e le valutazioni vanno fatte di volta in volta. Emblematico in proposito è il caso di Heidegger. Fino a che la mole cospicua dei corsi universitari d'anteguerra era poco o parzialmente nota, sul rapporto tra Platone e Heidegger dominava indisturbata la famigerata conferenza del 1942 sull'essenza della verità, l'unico studio sul filosofo ateniese pubblicato 1 R. Bernstein, La nuova costellazione. Gli orizzonti etico-politici del moderno/post moderno, Feltrinelli, Milano 1994, pp. 56-57. Su questa valutazione "americana" di Platone cfr. anche A. Fuyarchuk, Gadamers's Path to Plato, Wips & Stock, Eugene (Oregon) 2010, p. xiii: «[Plato's teaching] is a conservative, which has been construed by some to entail capitalist. militant, and elitist values that hold social justice in contempt. No one in the history of thought could be a greater threat to the values of individual liberty, the right to private property, and equality enshrined in the American constitution than the apologist for a philosopher-king, noble lies, and propertyless guardian class».