PER LA SOPRAVVIVENZA DELL’IMPERO. IL REGGIMENTO CARIGNAN-SALIÉRES NELLA NUOVA FRANCIA E IL PERICOLO IROCHESE (1665-1668) (original) (raw)
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"Le souverain remède". Letture machiavelliane della crisi in Francia (1573-1579)
"Rinascimento", 53 (2013), pp. 73-110
The article compares the use that was made of Machiavelli’s thought by some French authors of the 1570s occupying different positions on the political spectrum: the politique Jean Bodin, who upheld absolute sovereignty; and the Huguenot constitutionalists François Hotman, “Eusebius Philaldelphus” (author of the Reveille-matin) and “Stephanus Junius Brutus” (author of the Vindiciae, contra tyrannos). While the chief goal was for all of them to find a way out of the severe crisis that had been shattering France since the outbreak of the civil wars, these authors put forward different representations of the crisis itself and also suggested different remedies to it. The article argues that competing interpretations of Machiavelli’s thought inspired and reinforced the belief in such different remedies: while the Huguenot constitutionalists called for a renovatio described in terms of a return to the origins, Bodin pursued the ideal of a virtuous and daring prince who, by his bold transformative action, builds on popular favour to govern an unruly aristocracy and carry out necessary reforms.
Ricerche storiche, 2023
Creare una struttura di governo nelle lande desolate del nord America francese non fu impresa da poco. Gli spazi sterminati, i terreni impervi, gli indiani irochesi, (che per i loro continui attacchi e razzie furono soprannominati piccoli turchi), il sotto-popolamento della colonia, le rivalità con gli inglesi e i freddi inverni laurenziani impedivano, di fatto, il radicarsi di una struttura politico-amministrativa capace di gestire le innumerevoli necessità della Nouvelle France. Il presente lavoro ripercorre queste tensioni nonché i tentativi di personaggi quali Samuel de Champlain e Charles Jacques Huault de Montmagny, primo governatore della colonia che gli amerindi chiamavano Onontio, ossia “Grande montagna”, fino alla riforma del ministro Colbert che avrebbe subordinato i territori nordamericani al diretto controllo della corona del giglio.
La Convenzione trova regolare applicazione. L'affrancatura delle corrispondenze è facoltativa. Ciò significa che il porto può essere assolto in partenza o posto a carico del destinatario. Fanno eccezione le lettere raccomandate che devono essere affrancate alla partenza (art.4). Va precisato inoltre che l'affrancatura in partenza può essere assolta o con l'apposizione degli appositi "bolli da lettere", o direttamente in denaro. Il valore di eventuali affrancature insufficienti è considerato nullo e la lettera tassata in arrivo per l'intero importo dovuto (art. 26). Questa disposizione, come vedremo, restò in vigore solo fino al 1 ottobre 1862. Le "tasse" vengono determinate in base al peso e alla distanza tra il luogo di origine e quello di destino.
L'IMPERO DEL GIGLIO. I FRANCESI IN AMERICA DEL NORD (1534-1763)
Carocci, 2018
Nel libro sono narrate le vicende di esploratori come i Caboto, Giovanni da Verrazzano, Jacques Cartier, Samuel de Champlain, Robert Cavelier de La Salle e la ricerca del mitico passaggio a Nord-ovest. Vi sono gli indiani, Irochesi e Uroni, e i luoghi della Nuova Francia. Vengono descritti l'organizzazione politico-amministrativa di quei territori, la società, l'economia - in particolare il commercio delle pellicce e la pesca del merluzzo -, il ruolo della Chiesa e degli ordini religiosi. C'è il sogno imperiale francese costellato da scontri, alleanze e trattati fino al 1763, anno in cui, dopo un conflitto dalle dimensioni mondiali-la guerra dei Sette anni-l'impero del Giglio sarà destinato a dissolversi nei flutti della storia. Un'opera vasta sull'impero francese nordamericano che risponde a un bisogno conoscitivo non solo degli specialisti, ma anche di un pubblico più ampio.
L’INVENZIONE DEL “PAESAGGIO FRANCESCANO” NELLA LETTERATURA EUROPEA DI OTTO-NOVECENTO
In: Siriana Sgavicchia, Massimiliano Tortora (a cura di), Geografie della modernità letteraria, Edizioni ETS, Pisa, 2017, pp 347-354. da e 6 , 2017
i diversi metodi di ricerca e di interpretazione le Comunicazioni sono state presentate in Panels e compaiono nel libro organizzate in sezioni tematiche che attraverso parole-chiave indicano i diversi ambiti di approfondimento.
INTAGLIATORI FRANCESI A ROMA NEL SEICENTO: UN CROCIFISSO INEDITO DI CLAUDE PERNET (1624-1625)
This article, based on unpublished archival documents, adds some pieces of information about the not so well known French wood sculptor Claude Pernet (born in Toul, around 1583), who worked in Rome for some of his career. In 1624, he received 80 scudi as a payment for some carvings for the Roman church of Saint Eusebio which was entrusted to the order of the Celestins. Later in 1625, the same artist was paid by the Brotherhood of the Most Holy Saviour (Confraternita del SS. Salvatore) to carve a wooden crucifix that was placed above the altar of its hospital. The author recognized this crucifix as that which can be seen above the altar in the Sala Mazzoni in the San Giovanni Addolorata Hospital in Rome.