"«Borrowing the Dean’s Whip»: Baretti lettore di Jonathan Swift", in Giuseppe Baretti scrittore europeo, a cura di A. Di Benedetto e E. Mattioda, Bologna: il Mulino, 2022, pp. 157-78 (original) (raw)

Straniamento, esilio, scrittura: Gianni Celati e Jonathan Swift, pp. 103-116

Prisma Celati. Testi Contesti Immagini Ricordi (Mimesis), a cura di Eloisa Morra e Giacomo Raccis, 2023

Dopo una breve ricostruzione del rapporto di Gianni Celati con la 'Favola della botte' e 'I viaggi di Gulliver', vengono presi in considerazione i temi che lo scrittore deriva da Swift nella sua riflessione teorica sul romanzo e nella produzione narrativa coeva e successiva. Viene quindi considerata la centralità dello straniamento nelle opere di Celati e l’utilizzo di questo strumento viene messo in relazione con la prospettiva “aliena” adottata da Swift nei 'Viaggi di Gulliver'. L’ultima parte del saggio considera innanzitutto la vicinanza di alcuni aspetti delle vicende biografiche di Celati e Swift, in particolare in relazione ai temi dell’esilio e della condizione melanconica. Infine, il legame tra esilio e straniamento viene indagato in 'Verso la foce' e 'Fata morgana' e considerato anche in rapporto al fatto che queste opere si presentano come riscritture di testi reali o fittizi.

V. Camarotto, Leopardi traduttore. La poesia (1815-1817), Macerata, Quodlibet, 2016; Id., Leopardi traduttore. La prosa (1816-1817), Macerata, Quodlibet, 2016 (recensione, «La rassegna della letteratura italiana», gennaio-giugno 2018)

zione degli Elenchi, costituendo una guida per l'effettiva consultazione negli anni successivi. Si riprova quanto Andrea Campana ha rilevato nel Catalogo della Biblioteca Leopardi in Recanati (Firenze, Olschki, 2011), cioè la difficoltà di ricostruire tutti gli itinerari di lettura possibili. Eppure, «sembrerebbe che quel quadernetto giovanile abbia goduto di una posterità lunga e intensa, febbrilmente pervasa dal demone dell'anamorfosi» (pp. 63-64), un documento che «costituisce una vera e propria pietra miliare. Il programma di studio di un autodidatta d'eccezione, e molto di più» (p. 64). Seguono la Trascrizione e commento (pp. 73-206) in cui si riproduce fedelmente l'originale (nell'oscillazione di grafia, abbreviature e punteggiatura), pur sistemando la sequenza alfabetica. Per ogni intervento si dà giustificazione nell'apparato, inoltre ogni titolo possiede una numerazione progressiva alla quale corrispondono un commento, in cui si procede all'identificazione del testo, quasi sempre possibile, annotazioni critiche o ulteriori riferimenti bibliografici. Chiude il volume un utile apparato di indici: Indice dei curatori, commentatori, traduttori (pp. 215-222); Indice dei luoghi di stampa (pp. 223-226); Indice degli editori, stampatori, librai (pp. 227-234); Indice cronologico (pp. 235-238); Indice dei nomi citati nella «Premessa» e nella «Introduzione» (pp. 239-244); Indice delle illustrazioni (pp. 245-249). [Giuseppe Manitta] VALERIO CAMAROTTO, Leopardi traduttore.

Il barone rampante di Italo Calvino: una lettura “didattica”

2012

Il barone rampante di Italo Calvino non è semplicemente una fiaba, ma un testo composito che si presta a varie interpretazioni e appare ricco di implicazioni di natura "formativa". In questo intervento, pur facendo cenno a molte possibili chiavi di lettura dell'opera, se ne propone un approccio finalizzato alla discussione del problema della ribellione adolescenziale e giovanile, partendo dalla riflessione sul significato pedagogico che l'atto di ribellione di Cosimo può assumere. L'opera di Calvino infatti appare adatta ad affrontare, nel vivo del contesto scolastico ma in forma mediata, una delle questioni che si presentano costantemente quasi in ogni classe e in ogni livello di scuola, quella del rifiuto, da parte di uno o più allievi, dello studio, dell'istituzione scolastica, delle istituzioni in genere. PAROLE CHIAVE ITALO CALVINO; IL BARONE RAMPANTE / THE BARON IN THE TREES; LETTERATURA E FORMAZIONE / LITERATURE AND EDUCATION; IL RIBELLE IN LETTERATURA / THE REBEL IN THE LITERATURE; COMPORTAMENTI RIBELLI DEI GIOVANI / OPPOSITIONAL BEHAVIOUR OF THE YOUNG. 1. PREMESSA La letteratura, proprio in virtù delle sue caratteristiche più intrinseche, può offrire un contributo quanto mai singolare a chi vive dal di dentro i problemi della scuola. La forma narrativa, in particolare, è in grado di sollecitare la riflessione in campo

Ester Baldi, Per un Lessico della Paura nel Decameron: un'analisi delle occorrenze boccaccesche, in "Kepos Semestrale di Letteratura Italiana", 1/2020, pp. 178-216.

Kepos Semestrale di letteratura italiana; Digital Humanities nell’italianistica: prospettive per una rinascita, 2020

Purpose of this essay is to analyze the occurrences of ‘paura’ in Giovanni Boccaccio’s ‘Decameron’ to show how the author contextualizes this sentiment in his novel and in medieval society. Boccaccio’s ‘fear’ has a polysemic meaning: it is an emotion that embraces every area of human life, in fact it often conveys the action and the inaction of the characters. This research highlights the interesting role assumed by ‘fear’ differently in men and women; and the various types of fear represented by Boccaccio’s tales, in which the dread of plague plays just a secondary role.