Ink n.0 marzo 2014 (original) (raw)
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Anno IV -numero 3 -Novembre 2014
Allo scoppio della prima guerra mondiale, nell'agosto del 1914, i governi e gli stati maggiori delle potenze belligeranti insieme alle opinioni pubbliche erano convinti che la guerra sarebbe finita per il Natale di quello stesso anno (secondo le logiche delle guerre napoleoniche).
Marzo 2015 Volume LXIII Numero 1
Editoriale Da pertusum dolium a uomo L'anziano e la psicogerontologia Effetti della zooterapia con cani nell'evoluzione del danno cognitivo lieve La musicoterapia contro l'agitazione e l'aggressività nel paziente affetto da malattia di Alzheimer La comunicazione con gli anziani nella fase di vita vegetativa della demenza Italia divisa: le disomogeneità territoriali nella gestione dell'anziano fragile sul territorio Il trattamento neurochirurgico dell'ematoma subdurale cronico nell'anziano affetto da demenza avanzata Sindrome neurologica in un paziente anziano Periciazina: un nuovo utilizzo clinico per un vecchio farmaco? Rivista stampata su carta TCF (Total Chlorine Free) e verniciata idro. L'editore resta a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare e per le eventuali omissioni. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun fascicolo di periodico dietro pagamento...
Il pennello, l'inchiostro e il sangue
LG Argomenti, 2003
In giapponese illustrazione si dice sashie, termine composto dalle parole sashi (inserito) ed e (disegno). Per completezza possiamo ricordare anche il termine sôga, meno consueto, che ha identico significato ed etimologia. Comunque il senso è quello di un'immagine inserita fra il testo di un libro. Se l'illustrazione dei libri giapponesi non presenta problemi dal punto di vista linguistico, ciò non implica che l'argomento sia di facile approccio. Pur essendo stati dedicati alcuni saltuari articoli sugli illustratori giapponesi, manca ancora un lavoro di documentazione e soprattutto di critica d'arte che sia stato pubblicato in Italia. Cerchiamo quindi di porvi rimedio con il massimo impegno perché l'arte degli illustratori giapponesi non rimanga aliena. Però nel tentare questa indagine eviteremo il feticismo dell'informazione e respingeremo la credenza che un cumulo di dati da solo possa permettere la comprensione. Ciò che permette di capire l'arte è la relazione fra l'emozione e l'opera artistica, fra il carattere soggettivo e l'aspetto oggettivo. Soltanto studiando la relazione e dunque l'interazione, si può smuovere il pensiero dal torpore abitudinario delle ricerche subalterne, ovvero quei noiosissimi elenchi di citazioni e sequenze di luoghi comuni che rassicurano il lettore nel sapere quel che già conosceva. Eliminare le incrostazioni dal pensiero è il compito che ci attende. Gen Kurosaki, nato nel 1966, ha studiato come designer a Kyôto esponendo le sue opere nel 1989 e 1990. Ha vinto la borsa di studio nel 1992 di From A the Art e ha partecipato alla mostra Art Box. Divenne illustratore realizzando le opere Retasu kurabu netto e Chie no mori bunko. Insieme a Shinji Nojima ha dato vita alla breve storia Kôrogikun no koi (L'amore del grillo), un dôwa per i bambini più piccoli dal gusto malinconico e amaro. Kôrogikun no koi è una storia d'una durezza e spietatezza inconcepibile per un pubblico occidentale che stenta a capire i presupposti della pedagogia giapponese. Come rilevò argutamente Luca Raffaelli nel suo Le anime disegnate, l'approccio con l'infanzia è completamente rovesciato. Poiché la tradizione nipponica esalta il magokoro, il vero cuore, o secondo altre parole, umaretsukitaru mama no kokoro, il candido cuore innato ossia la spontaneità, non è accettabile la menzogna nei confronti dei bambini. Mentre la pedagogia occidentale si impegna a corrompere la spontaneità del bambino e a proteggerlo dal mondo raccontandogli un cumulo di menzogne, l'atteggiamento degli educatori giapponesi non è mai ipocrita. Non viene repressa la sessualità già presente nei giovani adolescenti e soprattutto non si giustifica l'esistenza umana con argomenti trascendentali. Se in Giappone avvenisse un cataclisma naturale come un terremoto che provochi il crollo di una scuola e la morte di decine di bambini, nessuno avrebbe la sfrontatezza di affermare che "Dio aveva bisogno di angeli". Lo stesso approccio disincantato si ritrova nelle disgrazie del grillo disegnato da Gen Kurosaki. Il tratto è elementare, semplice, spontaneo come quello di un bambino. Eppure
Nuovi spazi di libertà ed eguaglianza nell'era dei social network. Note a margine della decisione del Consiglio di Stato del 21 febbraio 2014 Sommario 1. Introduzione: il diritto alla riservatezza come protezione da intrusioni e tutela affermativa della libertà del lavoratore-2. Il caso, la decisione del TAR e l'opposta soluzione offerta dal Consiglio di Stato-3. Social media come spazi di libertà ed eguaglianza