M. Sonnino, L’accusa di plagio nella commedia attica antica, in R. Gigliucci (ed.), Furto e plagio nella letteratura del classicismo, Roma 1998, pp. 19 5 (original) (raw)
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Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, INDICE Premessa IX Introduzione XIII 1. La dimensione storico-mitologica dell'Egitto nell'archaia XV 2. Divinità e pratiche religiose egizie allo specchio dei commediografi XVII 3. Prodotti egizi sui mercati ateniesi: dai prodotti alimentari alla farmacopea XX 4. Essere egiziani ad Atene nel V sec. a.C.: discriminazione razziale e integrazione economico-culturale XXVI TESTO CRITICO, TRADUZIONE E COMMENTO Nota al testo 3 Sigla Codicum Premessa Cratino ed Aristofane adoperano il verbo aij guptiav zw in riferimento a personaggi pubblici ateniesi ridicolizzati per il fatto di imitare gli Egizi nei costumi, negli usi religiosi, forse anche nella lingua: negli autori di età greco-romana, infatti, tale denominativo, che nella tradizione paremiografica assumerà una sfumatura negativa, implicando un giudizio fortemente critico nei confronti del modus vivendi e dell'indole degli Egizi, considerati infidi ed imbroglioni 1 , acquisterà il significato di «parlare la lingua egizia» 2 .