Presentazione del seminario del dott. Dario Testi dal titolo "La conquista del Messico nella storiografia rinascimentale, tra realtà e finzione" - 17 maggio 2022, ore 14,30 Università Europea di Roma - Aula A303 e su Teams (original) (raw)


La riapertura dei rapporti con la Porta nel 1665 diede al patriziato e ai mercanti genovesi nuove possibilità di guadagno: l’Impero Ottomano era un enorme mercato di sbocco e la Repubblica di Genova stava vivendo una seconda età dell’oro. Le nuove possibilità di guadagno coinvolgevano tutti gli strati della società: dai finanzieri aristocratici ai padroni marittimi, dai procuratori ai mediatori, fino ad arrivare a quanti lavoravano nella manifattura tessile destinata all’esportazione. Per quanto riguarda i commerci col Levante le fonti sono piuttosto avare, specie quelle private. Fanno eccezione le carte di Battista Durazzo, patrizio genovese che visse e commerciò a Smirne per circa un anno e mezzo tra il 1668 e il 1669. Si tratta di cinque libri contabili e un copialettere, che ci hanno permesso di ricostruire il suo soggiorno in quello che era il più importante scalo commerciale dell’Impero Ottomano. Soprattutto ci informano sulla sua formazione mercantile e sul suo modus operandi, mostrandoci una quotidianità segnata da complesse relazioni interpersonali che lo legavano sia ai giusdicenti locali sia agli altri mercanti attivi sulla piazza, fossero essi franchi, ebrei, armeni o genovesi. Una documentazione preziosa che ci dà la possibilità di ricostruire le sue reti commerciali, fornendoci molte informazioni economiche sulla Smirne del Seicento.

Cette communication évoque en grandes lignes les travaux archéologiques paléochrétiens effectués à Carthage au long de presque trois siècles (XIX-XX-XXI). Mais il ne s'agit pas de faire un exposé détaillé sur les découvertes réalisées, ou de dresser un bilan exhaustif de l'apport scientifique de toutes ces découvertes. Nous préférons plutôt une approche intermédiaire, une sorte de status questionis, qui donne une idée et un résumé historique de l'archéologie chrétienne carthaginoise et qui présente les principales recherches sur les basiliques chrétiennes de Carthage et leur état actuel.

Nel seminario, promosso dalla prof.ssa Anna Pegoretti, sono previsti interventi dei proff. Mira Mocan, Agostino Paravicini Bagliani, Cecilia Panti, Corrado Bologna. Link MS Teams: https://teams.microsoft.com/dl/launcher/launcher.html?url=%2F\_%23%2Fl%2Fmeetup-join%2F19%3Acc2aca3fca194fb8beb3010f5e74613c%40thread.tacv2%2F1610701287195%3Fcontext%3D%257b%2522Tid%2522%253a%2522ffb4df68-f464-458c-a546-00fb3af66f6a%2522%252c%2522Oid%2522%253a%252226c6f866-0e63-4246-b479-83b84e58d1b3%2522%257d%26anon%3Dtrue&type=meetup-join&deeplinkId=7284b907-60ad-493b-80a5-e84b27fe53f0&directDl=true&msLaunch=true&enableMobilePage=true&suppressPrompt=true

L’autore introduce i contributi dedicati al libro Costantino il vincitore, collocandoli nel dibattito storiografico su Costantino e soffermandosi sulle scelte metodologiche di Barbero.