Il Logos e il Pantocrator (original) (raw)
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Giovanni Ferraro, Il Logos della Croce
Ferraro, G. (2014). Il Logos della Croce. Italica Wratislaviensia, 5, 269-283. DOI: http://dx.doi.org/10.15804/IW.2014.05.12
The existential story of Edith Stein is characterized by the pursuit of truth and by placing herself at its service. Starting from the philosophical discourse she reaches the word of the cross, the Logos of the analogy that relates separate determinations. Going through the various stations of her Way of the Cross in order to achieve her union with the Beloved, Edith Stein realizes the commandment of love: donate life to “save” forever every existence.
Il logos e il suo Altro Dominio della Ragione e "conoscenze rifiutate"
Le voci di Sofia, 2023
Il pensiero moderno è stato segnato profondamente dall'idea di razionalità ereditata dal logos greco, nato in contrapposizione e negazione del suo Altro, ovvero dell'approccio sapienziale al reale tipico delle religioni misteriche ed iniziatiche. Con la nascita della scienza moderna a seguito della rivoluzione scientifica, l'uomo occidentale ha edificato la propria identità nella contrapposizione al mondo magico ed esoterico degli antichi, che è stato visto come il deposito di ogni superstizione e sintomo di arretratezza di pensiero. Tuttavia, la sua pervasività nelle varie epoche storiche e la sua persistenza anche nell'età contemporanea, persino in uomini di scienza e pensatori legati alla tradizione razionalistica dell'occidente, pone la necessità di intenderne in modo non riduttivo e liquidatorio il suo significato nell'economia del pensiero umano.
Il logos, forza vitale del cuntu siciliano
MONTANARI - RAVENNA, 2010
Non esiste nella lingua italiana un termine che adeguatamente traduca questo modo della narrazione orale. Il cuntu, per un siciliano, è ben più del mero racconto di un fatto, di un avvenimento, di una fiaba. Il cuntu vive la sua realtà nella voce di chi lo narra e nella fantasia di chi l'ascolta. Il cuntu va al di là dei confini temporali entro cui nasce e diventa esso stesso memoria, nel continuo divenire della vita, attraverso la voce del suo narratore, che ne diventa il vero e unico protagonista. È la voce ad avvincere, sempre sospesa tra dire e non dire, permeata di tensioni emotive e corporali.
Differenti ricostruzioni di identità: Longarone e Venzone
Alcamo Marina. Ricostruire il paesaggio costiero. Reconstructing the Coastal Landscape, 2020
Longarone and Venzone are two towns that were reconstructed completely. Their destruction originated from two disastrous events: Longarone disappeared because of the Vajont catastrophe of 9th October 1963, while Venzone was razed to the ground during the 1976 Friuli earthquake. Their locations were similar: indeed, both towns had been built in a river valley, where several roads met, al the feet of very steep mountains; both were strategic for the nearby villages. The years immediately preceding their destruction had been characterised by two different ideas of development and urban planning, with Longarone focused on economic recovery and Venzone on cultural growth. It is therefore difficult to compare the results of the reconstruction of these two towns, given the differences in their history. Longarone was founded anew on the basis of an urban plan inspired by the “most modern urban planning concepts”. Venzone, on the other hand, retained the same structure and the same buildings, having been rebuilt as was and where was by popular request.
In Principio era il Logos E il Logos si fece carne. Hegel commenta il Prologo giovanneo , 2021
Il Prologo del Quarto vangelo, che la tradizione della Chiesa attribuisce all’apostolo Giovanni, è da sempre un luogo privilegiato per l’interpretazione esegetica, teologica e filosofica. Nelle intenzioni dell’evangelista il Prologo è un inno a Gesù Cristo. Quando Giovanni parla del Logos non intende fare una speculazione né sull’origine del mondo né su Dio. Egli vuole risalire alle origini di ciò che è stato visto: la storia di Gesù. Riflettendo sulla persona e la storia di Gesù, l’evangelista ha compreso che egli è da sempre, dal principio, presso Dio. Anzi Gesù non è solo in principio presso Dio, ma è il Logos che è Dio. Hegel conosce molto bene la profondità spirituale del testo giovanneo, ma va oltre. Come per i suoi contemporanei (Fichte, Schleiermacher e Schelling), anche per il filosofo di Stoccarda il Prologo diventa la fonte per “riscoprire” la verità, la rivelazione e la manifestazione speculativa della vita e della natura divina, un movimento logico-eterno che il velo della rappresentazione religiosa tiene nascosto. Questo lavoro viene così a completare il discorso iniziato con la Logica della Rivelazione. Trinità, Incarnazione e Comunità nel pensiero di Hegel (2020).