Diritto alla salute e chirugia durante la pandemia di COVID-19 (original) (raw)
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L'identità culturale del nostro Paese 1 , così come del resto d'Europa, è oggi sottoposta a notevoli tensioni quale conseguenza della «progres--siva e inarrestabile trasfigurazione delle società occidentali in direzione mul--tietnica e multiculturale» 2 . Tale identità, ancorché già in passato solo tendenzialmente unitaria 3 , è oggi infatti certamente messa in discus---1 Per identità culturale nazionale «»non si deve far riferimento a concetti quali: identità linguistica, religiosa o etnica, bensì a quel patrimonio di valori che si traducono in principi (democrazia, eguaglianza) o di tutela dei diritti che sono il patrimonio genetico delle società occidentali, trasfuso, poi, nel patrimonio costitutivo della stessa Unione Europea». Cfr. P. BILANCIA, Società multiculturale: i diritti delle donne nella vita familiare, in V. BALDINI (a cura di), Multiculturalismo, Padova, 2012, 161. 2 L. CHIEFFI, Il multiculturalismo nel dibattito bioetico, Torino, 2005, 5.
Emergenza Covid-19, carceri e diritto alla salute
2020
n.313 presso il Tribunale di Roma n. 999-11 aprile 2020 Emergenza Covid-19, carceri e diritto alla salute Intervista a Davide Galliani. di Michela Petrini La situazione di emergenza determinata dalla pandemia è ancora attuale. Ogni giorno vengono comunicati dalla protezione civile e commentati dai mass-media i dati relativi al numero dei contagiati, dei morti e dei guariti, ma non sembra che vi sia particolare attenzione alla situazione sanitaria nelle carceri, secondo lei quali sono le ragioni di questo silenzio? La scena "carcere" nel Faust di Goethe-la più antica di tutta l'opera, composta quando l'autore, appena ventenne, fu testimone della tragica fine di Margherita Brandt-inizia con queste parole, pronunciate da Faust mentre sta per entrare nella cella di Margherita: "Mi penetra, da tanto non più provato, un brivido; tutta l'umana miseria mi stringe (…). Il tuo esitare è la sua morte". Lei mi chiede quali sono le ragioni del silenzio sul problema pandemia in carcere. La risposta più sincera e più giuridica che riesco a darle è questa: abbiamo smesso di provare i brividi che provoca l'umana miseria, e non comprendiamo che esitare significa morire. Esiste nella nostra testa un maledetto muro, che impedisce di pensare al mondo ristretto come pensiamo al mondo non ristretto. Sto parlando di pensare al carcere, non delle soluzioni da prendere. Ma è evidente che se la premessa è giusta (il carcere non abita Marte, il carcere in fondo siamo noi), allora le soluzioni sono conseguenti. Soluzioni che possono essere differenti, alcune più giuste di altre, alcune più sbagliate, come sempre del resto. Quello che non possiamo sbagliare è il punto di partenza: ed è esattamente il nostro grande errore, se vogliamo individuare il motivo del silenzio al quale lei accenna nella domanda. Vorrei aggiungere una riflessione. Tutti abbiamo nella testa questo maledetto muro. I politici, salvo alcune rarissime eccezioni. La protezione civile, che però non ho idea se abbia autonomia nella scelta dei temi sui quali relazionare. Le chiedo e mi domando: il giornalismo esiste ancora, se intendiamo l'arte di provocare, far riflettere, indirizzare? A me sembra che il giornalismo italiano viva un periodo di decadimento. Cosa aspetta un giornalista a chiedere della questione carcere e pandemia al presidente del consiglio, al ministro della sanità, al responsabile della brought to you by CORE View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk provided by AIR Universita degli studi di Milano
Il diritto a essere malati (e il dovere a rimanere sani)
Gina Gioia, 2020
1. Esisteva nell'antica Roma uno strano modo di dire: depontani senes o sexagenarios de ponte. La depontazione degli anziani potrebbe essere collegata alla cerimonia che si svolgeva alle Idi di maggio durante la quale fantocci di vimini con mani e piedi legati venivano gettati dal ponte Sublicio nelle acque del Tevere alla presenza delle più alte cariche della Respublica: vestali, pontefici, pretore. Pare che la cerimonia ricordasse degli antichissimi sacrifici umani e qualche studioso ha ipotizzato che i Romani delle primissime origini depontassero i sessagenari al fine di sgravare la società da pesi economici inutili. Usanza che del resto avrebbe riguardato molte popolazioni primitive. Lo sviluppo della società romana indusse ben presto a interrogarsi sull'origine di questi riti, che venivano chiamati Argei e di cui si erano perse le tracce sulle origini. Sono riportati da Festo e richiamati da molti altri, compreso Cicerone. Nonostante gli sforzi per trovare una spiegazione agli Argei, non si giunse a una conclusione condivisa. Quello che è certo è che già i nostri fondatori del diritto, oltre duemila anni fa, mostrano una vera ripugnanza verso la possibile tradizione dei loro progenitori. La stessa ripugnanza che proviamo ancora noi oggi. Il detto depontani senes, come mostrano alcuni studi moderni, non aveva niente a che vedere con la cerimonia degli Argei, per fortuna. Perciò, soprattutto grazie agli storici del diritto romano, è stato spiegato come i Romani, nemmeno ai primordi della civiltà, pensarono mai di sbarazzarsi dei loro nonni. 2. Una delle caratteristiche delle società civili come la nostra è quella di garantire il diritto alla salute di tutti, senza alcuna distinzione tra gli individui che ne necessitino. Il diritto alla salute è considerato un bene del singolo e, al contempo, un bene della collettività. Con il CoronaVirus si è rischiato di privare i singoli delle cure vitali necessarie per eliminare o attenuare gli effetti del virus, ma anche per trattare tutte le altre malattie, anche quelle più banali. Il rischio era che il sistema sanitario non reggesse l'impatto dovuto alla richiesta di assistenza provenienti da decine di migliaia di persone e che nessuno o pochissimi potessero ricevere le cure ospedaliere. Il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, avrebbe potuto essere violato, in maniera massiccia e sistematica.
Il diritto alla salute durante e dopo la pandemia. Milestones per un confronto
2021
The essay recalls the long debate on the evolution of the Italian health care service, with a particular focus on its origins and its founding principles. These are identified as milestones of right to healthcare and serve as a basis for a discussion on remedies and malfunctions highlighted during the pandemic emergency.
Virus in fabula. Diritti e Istituzioni ai tempi del covid-19
EUT - Edizioni Università di Trieste, 2020
Il saggio è stato pensato, curato, discusso e studiato all'unisono dai due estensori. Per mere esigenze curricolari, si segnala che le sezioni 1, 4 e 5 sono di Mauro Barberis, le sezioni 2 e 3 si devono a Nicola Muffato. Lo "stato d'emergenza" in cui viviamo è la regola (W. Benjamin, Tesi di filosofia della storia, 1940) 6 O forse, più precisamente, a un diritto informato ai principi del costituzionalismo liberale, per il quale le condotte private sono libere ove non espressamente vietate, mentre gli atti dei poteri pubblici sono vietati ove non espressamente autorizzati. 7 Obiezione concettuale e non normativa, illustrata dalla sentenza della Corte Suprema statunitense Ex parte Milligan, 71 U.S. (4 Wall.) 2, 1866, pp. 120-121. The Constitution of the United States is a law for rulers and people, equally in war and in peace, and covers with the shield of its protection all classes of men, at all times, under all circumstances. 8 Cfr. ancora C. Schmitt, Teologia politica, cit.. Ma la stessa tesi, le cui radici si ritrovano nel pensiero di Machiavelli e Hobbes, è già chiaramente sostenuta in A. Hamilton, The Necessity of a Government as Energetic as the One Proposed to the Preservation of the Union (1787), in A.
DIRITTO ALLA SALUTE: RIFLESSIONI IN MOVIMENTO
Stati Uniti D'Italia.it 1 aprile, 2021
In tempi pandemici il diritto alla salute è divenuto un Moloch, che tutto può fare e disfare. Ma secondo l'art. 32 della Costituzione è veramente così? Un esame sereno e sintetico di questa norma insieme agli artt. 13 e 16 Cost., alla luce della decisione della Consulta 83/2013.
Un diritto fra i doveri? Lo «strano caso» del diritto alla salute
R. Balduzzi - M. Cavino - E. Grosso - J. Luther (cur.), I doveri costituzionali: la prospettiva del giudice delle leggi, Giappichelli, Torino, 2007
Stampa: Stampatre s.r.l. -Torino Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, comma 4 della legge 22 aprile 1941, n. 633 ovvero dall'accordo stipulato tra SIAE, AIE, SNS e CNA, CONFARTIGIANATO, CASA, CLAAI, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI il 18 dicembre 2000. Le riproduzioni ad uso differente da quello personale potranno avvenire, per un numero di pagine non superiore al 15% del presente volume, solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, via delle Erbe, n. 2, 20121 Milano, telefax 02-80.95.06, ., ID., Romanzi racconti e saggi, a cura di A. Brilli, Milano, 1982, 559 ss.
Diritto alla salute e responsabilità medica alla prova del CoViD-19
2020
The CoViD-19 pandemic has promptly brought together the social and individual aspects of the right to health, highlighting some issues that are typical of the healthcare service: nosocomial contagion risk and cure decision against the backdrop of disequilibrium between health needs and available resources. The essay tackles these matters in light of the civil liability system outlined within the law n. 24/2017, putting forward some integrative proposals of the protection framework.
DIRITTO SOCIO SANITARIO COMPARATO -ITALIANO EUROPEO
GIUSEPPE VITELLO, 2015
AUTORE GIUSEPPE VITELLO Diritto socio sanitario comparato - Italiano Europeo L'Autore ha inteso offrire spunti in ordine al complesso rapporto tra i diritti socio sanitari ed il diritto materiale. In particolare l'Autore ha voluto dare risalto ad alcune dinamiche riguardanti l'effettiva applicazione di tutela sostanziale, riconosciuta e garantita dalla Carta costituzionale negli artt. 2, 3 e 32 , 36, 37, 38 ss. Cost.